Mamma, aiuto! - prima parte

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Premetto che papà non ha mai fatto nulla per impaurirmi. Mai alzato le mani o roba simile, queste cose non hanno mai fatto parte del nostro "vivere". Anzi, ha una mentalità aperta verso tutti gli orizzonti. Ma per qualche motivo, mi ha sempre fatto provare impaccio, quando ne necessitava.
Quando c'è stato, o c'è ne bisogno.
Con uno sguardo deciso, o con un semplice gesto; come  non coccolarmi, scherzare con me, o rompermi le palle gratuitamente, (cosa che fa continuamente), lo adoro anche per questo. .
A mio parere, ho avuto un'educazione giusta, con semplici post it invisibili, da dover rispettare.
Quando vede che supero le mie tre, quattro uscite settimanali, inizia a guardarmi storto. Oppure mi dice "Signorina, ma sei sempre in giro? oppure "non hai nulla da studiare?" e cose del genere. Che io abbia da fare o meno, a lui non interessa più di tanto. L'importante è che mi veda in mezzo ai piedi, e non troppo in giro.
Ha sempre fatto così, sia con me che con Jenny.
Infatti, le volte in cui so che quello di papà, è un secco e sicuro "no", vado da mamma. Regola numero uno, andare da lei, per le cose più complicate.
La mamma, è sempre la mamma.
Però oggi anche se è lei, non so proprio come agganciare il discorso. Potrebbe forse andare... "Ciao mamma, vorrei presentarvi il mio fidanzato, che ne dici?" Sì, proprio quello che non avevo un mese fa, quando me lo hai chiesto.. oppure "Mamma, ho un fidanzato. Volete conoscerlo? " Così. Secca e decisa, senza paura.
Certo, come no...
Papà è capace di chiedergli il permesso di soggiorno, gli esami del sangue, e vorrà vedere pure la fedina penale. Questo ovvio, dopo la sua carta di identità, codice fiscale, e dopo aver visto quanti punti ha sulla patente.
Vabbè, entro nel panico. Ho sedici anni, non sono una bambina. Ma lui ne ha diciannove, cavoli. Come la mettiamo qua? Vaglielo a spiegare ai miei.
È che non voglio nascondermi.
Sto bene con lui, e sono convinta che andremo d'accordo. È quello giusto da presentare a mamma e papà. È il primo in realtà, e l'unico per me.
La prenderebbero anche meglio, se gli dicessi che non abbiamo ancora fatto nulla di strano. Anche se non è proprio la pura verità... Sì come no, la prenderebbero meglio. E poi non ci crederebbero mai.
Forza e coraggio!
Insomma, non stare ferma Lena, dai !
...Se non mi incoraggio da sola è la fine.
Jenny lo sa già, glielo scritto su whatsapp verso metà dicembre. Ci aveva già visto in giro, però si conoscono ufficialmente da circa due settimane. Siamo andati a trovarli a casa loro. Mi sono sentita benissimo. Mia sorella sistemata, più matura.
Io fidanzata...
Sembravamo due coppie che si conoscevano già da un po', che prendevano un buon caffè insieme. Mia sorella è una persona che mette a proprio agio le persone, da subito, e in qualsiasi situazione. Non vedo l'ora di rifarlo. Devo dire però che Andre mio cognato, non ha avuto un'ottima impressione di lui.
Non so il perché... Non è stato sgarbato, scontroso, o disinteressato.È che lo conosco, e l'ho percepito.
Forse l'ho notato solo io, sarò di nuovo paranoica?
Jenny è comunque felice per me, mi ha sempre detto "se tu sei felice, io lo sarò per te. L'importante è che tua stia bene".
Oh,magari anche i nostri genitori avessero la stessa reazione! Appena mi decido di affrontare il problema, mamma mi anticipa, eliminando le mie nuvolette invisibili. Secondo me, Jenny l'ha chiamata, anticipandole qualcosa.
<< Lena, cosa c'è? È tutta la sera che sei qua a pensare, e a fare non ho capito cosa. Ho steso la roba, fatto un'altra lavatrice, sono entrata in camera due volte, e non te ne sei nemmeno resa conto. Te l'ho detto, tu sei innamorata figlia mia. >>
Mi sento caldissima, e mi assale il classico tic nervoso alle gambe, che non controllo.
Sue giù. Su è giù .
<< Mamma, devo dirti una cosa. >>
<< Ecco.... ci risiamo, che hai combinato stavolta? Cosa devo coprire, c'è un brutto voto da firmare? >>
<< Ma no, nulla di simile, mi sa che ci hai azzeccato già un po' di tempo fa. Esco con un ragazzo, si chiama Kevin, e vorrei presentarvelo. >>
<<Ah... senza mi sa, tesoro mio. Lo sapevamo già, sai?
Vi abbiamo visti in piazza, e più di una volta! Che aspetti a portarlo qui in caserma? Gli facciamo due domande, e poi lo rilasciamo.
Tipo sabato a pranzo, che ne dici? >>
<<Ecco appunto, siate buoni mi raccomando. Non torturatelo come avete fatto con Andre, vi prego. >>
<<E dai Lena, si scherza. Tuo padre si dovrà pur divertire, solo due figlie ha. Questo, finché non arriva qualcuno, e se le porta via. Siete sempre state, e sempre sarete le nostre bimbe, anche quando avrete quarant'anni; dagli almeno sta soddisfazione, no? E a proposito, glielo dici tu del pranzo, no? >>
<< Ma... mamma! Secondo te perché l'ho chiesto a te per prima? >>
<< No, sono io che ti ho beccata, un altra volta. E comunque tranquilla,non sono così cattiva, forse... >>

Il primo passo è fatto.

AMANDOTI AD OCCHI CHIUSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora