Un altro Lunedì sbagliato - prima parte

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Ieri, o meglio stanotte, non ho potuto godermi il calore del suo corpo nel mio letto.
Dormivo già. E quando ciò accade, niente e nessuno mi sveglia più fino al giorno seguente.
Kevin e papà sono rimasti a parlare praticamente tutta la notte, o quasi. Difatti papà stamattina ha fatto tardi, di conseguenza ha occupato il bagno più del solito, e io rischio di precipitare in un irreparabile ritardo.
Io, che al mattino ho i millesimi di secondo contati, non posso permettermi di perdere nemmeno un minuto; sballa tutto l'orario! Tipo effetto domino, presente? Dopo la prima tessera, cadono tutte.
Tanto dirglielo o non dirglielo, è uguale. Bussare, rompere le palle, o gridare (cosa che a casa nostra non esiste o sono guai), è inutile. Lui ci mette quanto ci mette. Per questo va sempre per primo, o meglio, per secondo. La mamma è sempre la prima a svegliarsi. Non va mai in conflitto con nessuno. Alle sei è già in piedi! Si lava, si trucca, prepara il caffè e la colazione a tutti.
Va avanti fino alla sera tra casa, lavoro, cucina, lavare, stendere ecc. E non le manca mai l'amore, ha piccole attenzioni per tutti. Infatti il più delle volte la chiamo la mia Wonder. Come Wonder Woman. Non so come riesce a tenere tutto sotto controllo. Soprattutto se stessa, con tutti i casini che ci circondano continuamente. In famiglia, la roccia è papà. Ma il terreno bello solido e fermo, è la mamma.
Fatto sta che io calcolo tutto al secondo, corro come una pazza verso la fermata pensando che potrei anche svegliarmi prima, ma ho già le mie belle abitudini. Difatti, perdo il pullman delle otto e dieci, e ritardo di ben dieci minuti.
Se il bagno si fosse liberato prima, non avrei avuto tutti questi problemi già di lunedì mattina.
Io odio iniziare male la settimana. Il buon giorno si vede dal mattino?No, non per me. Il mio motto è : il Lunedì di oggi, te lo porterai dietro per sette giorni.
E guarda che te lo porti sul serio dietro per tutta la settimana.
Bene, io il Lunedì faccio sempre qualche stronzata.
Sarà per quello chela settimana poi, non spruzza fortuna da tutti i pori...
Altro mistero risolto.
Almeno oggi al mio ritorno, ci sarà lui a casa. Sarò ancora più contenta di tornarci. Ora che ci penso meglio è come se convivessimo, in realtà lo stiamo facendo.
È che mi fa un effetto strano perché tutto questo è successo un po' forzatamente.
Sono solo quattro mesi che siamo insieme, per me è comunque un infinità ma non avrei mai pensato a qualcosa di simile.
È comunque poco il tempo trascorso insieme, e tante, sono ancora le cose da affrontare. Ma ne sono felice, dal peggio di questa situazione magari ne uscirà qualcosa di buono.
Mi auguro.
Tornare a casa di lunedì, con una nota per "ritardo" non è il massimo. Potrei dire la verità, che la colpa è di papà! Non sarebbe nemmeno una bugia, mi ha occupato il bagno.
Correndo verso il cancello della scuola sento dietro di me il vice preside che grida :
<< Lena Comar, sei in ritardo! Ringrazia che siamo in due, e che oggi sostituisco Creva in matematica, fila in classe prima che inizi a fare l'appello! >>
<< Si vice preside grazie! E ...buongiorno! >> dico correndo affannata.
E come ogni giorno,  i miei compagni sono già tutti in classe, o quasi .
Una minima percentuale è seduta con il diario o il quaderno aperto, (tipo lo 0,001 % che equivale a mezza persona).
La maggior parte invece gironzola per la classe introducendosi nei propri gruppetti.
Il mio mi attende con ansia.
Non vedo l'ora di raccontare alle mie amiche il casino successo.
Voglio sentire qualche pensiero in più. Anche se in realtà difficilmente mi tocca, e loro lo sanno bene.
L'unica regola che abbiamo è dirci tutto, dritti al punto e schietti senza problemi.
<< Giorno ciurma! Oggi Creva non c'è, lo sostituisce il vice preside. L'ho incontrato ora qui fuori. E poi la notizia del giorno è... rullo di tamburi... Kevin è da me! >> dico avvicinandomi alle pazze delle mie compagne.

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