Monotonie spezzate - prima parte

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A Periodo freddo e monotono, ho freddo dentro.
Le giornate sembrano non voler partire. Alle volte sono così tristemente uguali.
Amo quello che faccio, ma ciò che mi circonda mi butta giù. Sarà il mio classico periodo pre - ciclo che mi fa quest'effetto.
Che palle tutto quanto...
Svegliati, e subisci quella orrenda sveglia, che ti perseguita da sempre. Alzati, con il letto che ti supplica di non farlo. Lavati la faccia e i denti.
Fai colazione, e vestiti; un tocco di trucco, e pronta!
Si fa per dire...
Vai alla fermata dell'autobus, attendi il suo ritardo prendendo freddo.Scendi dopo nove fermate, allo stop davanti scuola.
Questo lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, e anche venerdì.
Non cambia mai nulla.
Ogni tanto, Kevin passa a prendermi, e andiamo a divertirci un po'.
Anche qui, si fa per dire.
Ultimamente usciamo sempre con i suoi amici. Non siamo quasi mai soli. Dice che deve stare anche con i suoi amici, perché lavoricchiano insieme, e devono mettersi d'accordo. A me non frega niente di quello che dicono. Nemmeno li ascolto.
Il più delle volte sto al telefono, o ascolto la musica.
Chatto con le ragazze, o parlo con Dada su skype.
Ma lui, per stare con me, il più delle volte mi chiama.
Anche se con me poi sta poco.
Gli dico quasi sempre di sì. Un po' per stare con lui, un po' per non annoiarmi a casa, e soprattutto per evitare inutili discussioni con lui.  È permaloso! Sto iniziando a conoscere anche i suoi difetti.
Il sabato e la domenica, non si sa.
Li lascio al mistero, cercando sempre di non fare grossi programmi. Preferisco vivermi le giornate a pieno, senza particolari impegni. Tranne il sabato mattina, è legge il giro al mercato con mamma.
Sarebbe uno spreco non sfruttare la mattinata, comprando qualcosa di carino per me, o per la casa; come dice mamma.
Il primo giro, lo facciamo andando a comprare tutto il necessario. Frutta, verdura, e roba varia. Portiamo tutto a casa, e ci si fa il secondo giro, per fare una vera e propria perlustrazione di ciò che c'è. E non esiste sabato, che non si torni a casa con almeno una maglietta, un paio di pantaloni o altro. Un bel salto a salutare mia sorella, e si torna a casa.
Nel pomeriggio appunto, dipende. Può essere niente, come un bel giro in centro.

Oggi è domenica, e devo assolutamente sfoggiare il mio nuovo cappotto beige; regalo fresco fresco, da parte di mamma. Scelto accuratamente nel giro di sole due ore di su e giù per il mercato.
Non so se avrò molte chance di esibirlo.
Kevin vorrebbe che andassimo a casa sua, ha casa libera. Ultimamente è così. O con i suoi amici, o rinchiusi a casa a farci le coccole, e altro.
Sì, è bello non lo nego, ma mi manca divertirmi un po' con lui. Andare in giro e camminare senza meta. Cantare in macchina a squarciagola,le canzoni di un qualsiasi rapper emergente..
Eppure quando vogliamo, siamo incredibili nel completarci.
Sarà che ultimamente è giù di morale, perché litiga spesso con sua mamma.
Non voglio appesantirgli di più le giornate, gli voglio bene. Ce ne vogliamo un sacco.
Vorrei essere una dolce distrazione, della sua brutta realtà. Ma non sempre mi è permesso.
Inizio a conoscerlo bene.
Eppure, non è molto che stiamo insieme.
Giorno dopo giorno, sto imparando a riconoscere le sue espressioni.
I suoi sguardi tristi, o infuocati. Quelle occhiate tenere che riserva solo a me, e le frecciatine infastidite ai suoi amici quando mi "calcolano troppo". Poi arriva quella sua dolcezza, che all'improvviso spegne la rabbia repressa verso il mondo.
Le sue lacrime di una settimana fa, versate sulle mie spalle, hanno un po' spento, quel fuoco che ha dentro.
Dice che sono la seconda persona con cui è riuscito a sfogarsi. Ci era riuscito solo con la sua nonna.
Sono felice di essere la sua roccia...proprio io, che sono sempre stata la più piccola, la più fragile se così si può dire.
Grazie all'amore, sono riuscita a trasformarmi in un enorme masso, pronto a reggere le sue incontenibili emozioni.
Lui, con me tra le sue braccia, si sente al sicuro.
Fa tanto affidamento su questa roccia, l'unica della sua vita.
Mi ama, lo so per certo!
Questo mi basta.
Appena lo  vedo, capisco subito che qualcosa non va.
<< Ehi tesoro, cosa succede? >> gli chiedo ad occhi sbarrati.
<< Succede che sono in mezzo alla strada, quella bastarda mi ha buttato fuori. >>

AMANDOTI AD OCCHI CHIUSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora