Entro in camera e mi butto sul letto, ho appena mandato a fanculo mia madre perché dice che ho la camera da sistemare, mi guardo in torno. In effetti una sistematina qua e là non farebbe male a nessuno.
Sento bussare alla porta.
<<Che diavolo vuoi ora?>>
<<Ali sono io, posso entrare in wonderland.>>. Mio fratello mi prende in giro da quando ero piccola perché avevo appeso alla mia porta un post con su scritto "this is wonderland if you wont to pass you must be crazy".
<<Stronzo levati.>>
Lui entra lo stesso e si butta sul letto di fianco a me.
<< Bello schifo sta stanza, esattamente come hai fatto a ridurla così?>>.
《Fanculo. Vai via.》
Ora devo ritrovarmi pure mio fratello che mi fa la predica. A me la mia camera piace così, punto e basta.
Lo spingo fuori dalla porta facendoli un teatrale gesto dell'ombrello.Mi giro in torno cercando di capire da dove iniziare... poi però mi soffermo sui mobili e sulla porta. Da quando avevo tredici anni riempio la mia camera di frasi e disegni. Quattro anni di scritte, qualcuna più deprimente altre più felici, a seconda di come mi sentivo in quel giorno. Mi soffermo su una frase in particolare...
"《Perché ridi sempre?》
《Perché se mi fermo a pensare sono nella merda più assoluta》"
Quella frase l'ho scritta l'anno scorso, l'avevo trovata su un libro e mi piaceva. Forse in questo periodo mi sono fermata troppo a pensare e la merda mi è salita fino al cervello...
Vicino alla frase ci avevo anche aggiunto delle impronte delle mie mani dipinte di rosso sangue e il risultato è molto macabro.Accendo il cellulare e metto un po di canzoni e inizio a pulire con sottofondo "borderline " di low low.
Mi perdo nelle parole che sembrano esattamente cosa sento dentro me, nel profondo. Certe cose le so solo io, non voglio che altre persone sappiamo come sono davvero, sarebbero troppo spaventate e se ne andrebbero.Tiro fuori l'aspirapolvere e inizio a pulire sta camera del cavolo così dopo potrò finalmente stendermi. Questa giornata sta andando troppo per le lunghe, chissà come è andata a Giulia. Dopo la chiamo e le chiedo ma ora è meglio darsi da fare.
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Salvati da sola.
RomanceLa felicità nei suoi occhi era scomparsa, la ragazza china sul libro non era più Alice. Ora dal suo viso traspariva solo freddezza. Non è colpa sua, chi ha capito troppo non sa più cosa fare se non restare a guardare il vuoto.