Il ragazzo mi guarda con aria incazzata.
《Non guardarmi così. Non è colpa mia se quei coglioni dei medici mi hanno obbligato a stare qui.》
Cosa? Lui deve dormire qui? Ma che cazzo...
《Cosa?》
《Tu sei Alice giusto?》
《Si...》
Mi guarda intensamente e io non distolgo lo sguardo. I suoi occhi verdi diventano neri e gli compare un sorriso da psicopatico sulla faccia, indietreggio e colpisco un carrello, sto per cadere ma una mano mi afferra e mi riporta su, mi tranquillizzo quando vedo che è tornato normale. La mia mente mi giochi brutti scherzi...
Noto che ha ancora la mano sul mio braccio, la scrollo via e lo guardo scazzata.
《Senti io non so perché cazzo sia qui, ma preferirei non avere a che fare con nessuno, soprattutto ragazzi.》
《Scorbutica di merda.》
Mi giro e mi dirigo verso il bagno che è al fondo della stanza. Sto posto odora fin troppo di sterilizzato...
Mi lavo i denti e ritorno in stanza.
Emanuele si sta cambiando, si toglie la maglia con destrezza anche se ha il braccio ingessato. Magari si è già rotto così tante volte le braccia che ormai è abituato...
《Scorbutica che cazzo guardi?》
Non mi son accorta che lo stavo fissando. Non era mia intenzione, quindi distolgo lo sguardo.
Mi sdraio sul letto e lo vedo andare verso il bagno.Non ho mai dormito con un estraneo e se dovessi avere uno dei miei incubi? Cosa farei ? Se lo svegliassi?
La luce si spegne.
《Notte.》
Cosa? Mi ha dato la buona notte, ma che ?
《Notte?》
《Si notte, che hai nessuno te l'ha mai detto? 》
《N...no》
Mi fermo a guardare il buio e incomincio a chiedermi, chi ha chiesto il mio parere? Chi mi ha chiesto se avevo voglia di avere un incazzato cronico in camera?
《So a cosa pensi.》
《Ah si?》
《Chi ha chiesto il nostro parere?》
Come diavolo ha fatto? Mi legge nella testa ?
《A me nessuno.》
《 Va beh. Spero almeno che tu non sia sonnambula.》
《E io spero che tu non russi!》
《Tranquilla honey, non ti disturberò》
Honey ? Ma che ? Mi ha chiamata miele... Ma questo non sta bene...Restiamo in silenzio per mezz'ora, penso che si sia addormentato. Io ho deciso di non dormire. Uno perché così non faccio incubi e due perché mi fa male la mano.
Mi giro e lo guardo e inizio a vedere cose di lui che prima non avevo notato. Ha il viso rilassato e gli occhi chiusi. Mi soffermo sul sopracciglio e noto che ha due buchi. Mi chiedo se è davvero quel che resta di un piercing...
Poi lui si gira e la coperta gli lascia scoperta un po la schiena e noto un tatuaggio, non riesco a leggere cose c'è scritto perché i raggi della luna che passano per le tapparelle illuminano a malapena la stanza...
《 Mi stai bruciando la schiena...》
Oh cazzo ma allora è sveglio.
《Scusa.》
《Cosa hai fatto alla mano? 》
È ancora girato di schiena e le sue parole sono attutite.
《Ti interessa?》 Sputo acida.
《Sì. 》
《E tu?》
《Cazzi miei》
Sì gira e mi guarda negli occhi.
《Bene siamo pari allora.》
《Non riesci a dormire ?》
Perché me lo ha chiesto? Cosa gli interessa ?
《Io... no.》
《Nemmeno io.》
Entrambi non sappiamo più cosa dire così continuiamo a guardarci. La sua presenza mi turba soprattutto quando mi guarda così. Mi fa incazzare.
《Perché mi guardi? 》
《E tu perché prima mi fissavi?》
Bella domanda, non so nemmeno io la risposta in effetti.
《Guardavo il tatuaggio.》
《SOLVE ET COAGULA 》
Latino, l'ho studiato alle medie in un corso.
《Scusa l'ignoranza, cosa vuol dire? 》
《Niente di importante Honey.》
Di nuovo quel nome.
《Non chiamarmi così!》
《Se no? Mi picchi.》
Ma cosa?
《 ma cosa vuoi oh. 》
Si mette seduto sul letto e un filo di luce gli illumina il viso e i suoi occhi brillano.
Mi accorgo che lo stavo fissando e così distolgo lo sguardo.
《Non hai sonno?》 Gli chiedo.
《No. Non ho mai sonno.》
《Ah.》
《Tu?》
Io si che ho sonno, ma ho paura di addormentarmi.
《No.》
《Ora mi dici come ti sei fatta quella roba, sembra doloroso.》
《Ho tirato un pugno a un albero e mi sono spaccata le nocche della mano. Mi hanno messo qualche punto qua e là, niente di che.》
《Perché hai tirato un pugno all'albero, pensavi che non fosse duro?》
《Fanculo.》
《Oi. Calmina 》
《E tu?》
Passa dai miei occhi al muro.
《Io mi sono schiantato contro un muro in moto...》
《figo》
《Gia 》
Mi muovo un po e un dolore terribile mi fa sussultare.
《Tutto bene ?》 Sì alza e mi viene in contro. Sento il materasso del letto piegarsi sotto il suo peso.
《Si》
《Non dire stronzate.》 Prende una cosa dal cassetto e me la porge.
È un barattolino con dentro delle pillole.
《Cosa sono?》
《Anestetici, prendine uno. Oltre a farti passare il dolore ti fa addormentare. Ho "preso in prestito" il barattolo dalla farmacia dell'ospedale.》Ne ingoio una e lui poggia la mano sulla mia gamba.
《Alice so che sembra strano ma c'è un motivo se ci hanno messi qui assieme.》
Le sue parole sembrano distanti. Quella roba è davvero forte e subito cado in un sonno pesante.
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Salvati da sola.
عاطفيةLa felicità nei suoi occhi era scomparsa, la ragazza china sul libro non era più Alice. Ora dal suo viso traspariva solo freddezza. Non è colpa sua, chi ha capito troppo non sa più cosa fare se non restare a guardare il vuoto.