Capitolo 38.

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Canzoni per il capitolo:

Maja Francis - Last Day of dancing

Mix Arctic Monkeys ( Do i wanna know) + Don't - Ed Sheeran


I medesimi avvenimenti esteriori o le medesime condizioni toccano ognuno in modo diverso o, a parità di ambiente, ognuno vive tuttavia in un altro mondo. (Schopenhauer)

<<Daisy, hai già sbagliato il punto uno della lista che ti ho fatto questo pomeriggio>> disse Noemi, arrabbiata per il fatto che io fossi già in ritardo, nonostante quella fosse una serata particolarmente importante vista la presenza di mister occhialuto.

Avevo un motivo ben preciso per essere arrivata in orario. Oltre ad aver pensato per tutta la giornata alla foto e alle possibili motivazioni secondo le quali mio padre avrebbe potuto tradire la mamma, mi ero anche dedicata allo studio per gli esami che, nonostante fossero lontani, in realtà erano anche parecchio vicini. Il tempo era volato mentre ripetevo a memoria le cose che piano piano mi entravano in testa.

<< Ti avevo chiesto di fare solo una cosa, Daisy>> continuò a sbuffare.

<<Siamo ancora in tempo per recuperare. Andiamo dentro il locale e diamoci da fare. Non si accorgerà nessuno del fatto che siamo in ritardo, c'è già un casino di gente>> spiegai.

Noemi era davvero preoccupata. Era una ragazza che dava una particolare importanza al lavoro che svolgeva, perciò per lei anche solo un ritardo di cinque minuti era una cosa davvero grave.

Ci avvicinammo all'ingresso del locale e cercammo di mimetizzarci il più possibile con le persone che mangiavano o semplicemente stavano in fila al bancone per prenotare il proprio tavolo. Mi nascondevo dietro le persone e tenevo il mio volto coperto dal cappuccio della felpa, in modo tale da non farmi riconoscere da nessuno. Stessa cosa Noemi, la sciarpa che aveva al collo le copriva più di metà volto. Ci stavamo riuscendo, persino le ragazze che lavoravano con noi non si stavano accorgendo di nulla.

Mancava poco all'ingresso della piccola stanzina in cui potevamo cambiarci nelle nostre orribili divise da cameriere, gli ultimi passi... Noemi afferrò la maniglia della porta e ci chiudemmo dentro, con il cuore che andava a mille e il respiro pesante.

<< Che sia la prima e ultima volta che facciamo una cosa del genere, chiaro?>> puntualizzò Noemi.

Annuii, con la schiena ancora appoggiata alla porta della stanza e la paura che qualcuno possa scoprirci:<< Muoviamoci a vestirci. Prima cominciamo a lavorare e prima evitiamo di dare nell'occhio>>

Solitamente non ero velocissima nel mettermi quella divisa, mi faceva talmente ribrezzo che anche solo a toccarla mi sentivo male. Quella sera, invece, in tre minuti ero già pronta completamente. Si vedeva benissimo che ero in ansia anche io, ma non perché per me fosse una cosa effettivamente fondamentale arrivare in orario, solo perché tutta quella paura me l'aveva attaccata Noemi.

La mia migliore amica aprì la porta per uscire dalla stanza, ma capii dalla sua esclamazione:<< Oh merda>> che il nostro tentativo di non essere scoperte era appena andato in frantumi.

STARLIGHT 2 ( MOONLIGHT)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora