Capitolo 67.

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<< Ethan?>> domandò, guardando il ragazzo accanto a me:<< Sei tu? Sei veramente tu? Mio figlio?>>

Per un momento fui talmente sconvolta che non riuscii a connettere le cose tra di loro. Suo figlio? Ethan era suo figlio? Non riuscivo a crederci. Anzi, mi costringevo a non crederci perché la situazione che si era creata era talmente fuori dal mondo che non poteva essere vera.

<< Sei davvero tu? Oh mio Dio>> si avvicinò per abbracciarlo e stringerlo forte, ma lui fece un passo indietro per allontanarla.

<< Sì, sono io mamma>> rispose Ethan, con tono davvero freddo e distaccato.

Ero rimasta completamente senza parole nel scoprire che la donna con la quale mio padre aveva tradito la mia famiglia era la madre di Ethan. E lui, il ragazzo di cui mi ero innamorata, lo sapeva? Da come la guardava sembrava proprio di sì.

<< Sei sua madre? Cioè, mio padre sta con te, che sei la mamma di Ethan?>> feci la domanda ad alta voce perché la mia testa non voleva minimamente crederci.

<< Daisy, aspetta, posso spiegarti tutto...>> disse Ethan, dandomi conferma del fatto che lui sapesse benissimo da anni che quella donna fosse sua madre. Probabilmente sapeva anche dove viveva e che quello fosse il suo studio ancora da molto più tempo di quanto l'avessi scoperto io.

Aveva finto tutto e anziché dirmi la verità fin da subito, ha continuato a mentirmi per tutto questo tempo. Ed ecco anche scoperto perché non voleva che io mi vedessi con mio padre, non voleva che in qualche modo io scoprissi che quella era sua madre.

<< Daisy, scusa, ma mi ha scoperta>> entrò di corsa Noemi per scusarsi, ma io uscii dalla stanza ancora prima di sentire quelle parole.

Ero arrabbiata perché per l'ennesima volta Ethan si era dimostrato una persona poco affidabile. Se mi avesse amata e se avesse voluto la mia felicità così come tanto diceva, mi avrebbe detto tutta la verità non appena le acqua si fossero calmate tra di noi.

<< Daisy, aspetta>> sentii Ethan dietro di me, e per grandissima curiosità smisi di correre in direzione dell'auto di Ale, ma mi fermai e mi voltai nella sua direzione.

<< Tu lo sapevi? Sapevi che è stata tutto colpa di tua madre?>> domandai innervosita.

Lui non disse nulla per i primi secondi, continuò a guardarmi negli occhi e a cercare di trovare qualcosa da dire. Ormai era abbastanza tardi anche solo per parlare, non aveva nemmeno senso stare lì immobile ad aspettare le sue parole, anche se speravo che in qualche modo riuscissero a colmare la tempesta che c'era dentro di me. Volevo che le sue parole fossero in grado di riportarmi tra le sue braccia.

<< Lo sapevo, ma c'è una storia dietro che non sai e ho bisogno di raccontartela. Ti ho cercata, per tutti questi anni, non solo perché sono follemente innamorato di te, ma anche per raccontarti quello che ho sempre voluto tu sapessi. Quello che a tredici anni non ho avuto il coraggio di dirti>> spiegò.

<< E non ti sembra sia troppo tardi ormai?>> domandai.

<< Lo è, e mi dispiace. Speravo non lo venissi mai a sapere>>

<< Perché non me l'hai detto subito?>>

<< Non ne ho avuto la forza. Quando io e te abbiamo ristabilito il nostro rapporto e quando hai capito di provare qualcosa per me, non ero pronto a rovinare tutto dicendoti che tuo padre si era sposato con mia madre. Sapevo che la cosa ti avrebbe fatto davvero troppo male e le cose tra di noi non sarebbero andate bene. Infatti, le cose stavano andando alla grande prima che tu decidessi di incontrare tuo padre>>

STARLIGHT 2 ( MOONLIGHT)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora