Capitolo 64.

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"I fiori sono le Stelle della Terra, le Stelle sono i fiori dell'Universo." (Janet Mattei)

«Non ho alcuna intenzione di dirglielo» insistette Noemi. Quel pomeriggio avevamo deciso di dedicarci un po' di tempo e di andare a farci un giro in centro città alla ricerca di qualche vestito carino e di qualche bar in cui stare al calduccio. Era tanto tempo che non uscivamo solo io e lei, e ne sentivo la necessità sia perché sarebbe stata un'ottima distrazione ai problemi con mio padre, sia perché avevamo molte cose da raccontarci, ed ero determinata a sapere qualcosa di più riguardo alla cotta di Noemi per Ale.

«Devi dirglielo. Non pensi sia meglio farlo? Più tiri avanti questa storia e più ti sentirai male nel vederlo. Che ne sai che tra poco non si troverà una ragazza? Ci starai male il doppio e ti pentirai di non avergli detto di provare qualcosa per lui» spiegai.

«Non sei molto d'aiuto Daisy»> sbuffò.

«Sto solo cercando di convincerti a fare la cosa giusta, perché non ti fa bene andare avanti in questo modo»

«Non voglio rovinare la nostra amicizia in caso mi dicesse di no» confessò.

Noemi era una ragazza che teneva in modo particolare all'amicizia, immaginavo solo cosa potesse significare per lei perdere il legame con Ale solo per aver confessato i suoi sentimenti. Ma così come Noemi, anche Ale ci teneva alla loro amicizia e sapevo che nel caso non avesse ricambiato i suoi sentimenti, avrebbe fatto di tutto per farla sentire a proprio agio.

«Ale non ti farebbe mai del male e sai anche che sarebbe capace di fare qualsiasi cosa pur di mantenere la vostra amicizia» spiegai.

«Vedremo come andranno le cose, ma per ora non sono per niente convinta»

«Tu pensaci, anche se secondo sai benissimo anche tu cosa sia la cosa giusta da fare in questo caso, solo che hai paura di non poter più tornare indietro» dissi prima di entrare in un bar per bere qualcosa di caldo. Come ogni sabato pomeriggio, i bar erano pieni di gente quindi a fatica trovammo un posto tranquillo in cui poter parlare senza dover gridare.

«È la prima e ultima volta che veniamo in questo posto»> disse Noemi, sedendosi finalmente.

«Wow, non sapevo che le persone di basso livello potessero anche solo mettere piede in questo locale» dietro Noemi c'era Tina. Noemi ovviamente si spaventò come faceva di solito quando sentiva la voce fastidiosa di Tina.

«Oh dio, il diavolo in persona. Ma con tutti i posti che ci sono in centro, proprio qui dovevi stare?» domandò Noemi, voltandosi verso di lei.

«Simpatica come sempre, mia cara. Ma in realtà le matricole siete tu e la tua amica, perciò, conviene che te ne vai, e anche subito» minacciò Tina.

«Si dà il caso che questo posto non sia di tua proprietà, quindi posso fare quello che voglio. Resto, ma solo perchè so che ti da profondamente fastidio». Quella risposta irritò Tina che decise di andarsene via, lasciando me e Noemi finalmente da sole. Era assurdo quanto complicato fosse il rapporto tra quelle due. .

«Brava, sì, le conviene stare zitta» disse Noemi, sedendosi.

«A quanto pare il vostro odio, anziché diminuire, cresce ogni giorno di più» ridacchiai.

«Già quella diventa ogni giorno più insopportabile. E ammetto che mi piace risponderle a tono, anche perché la maggior parte delle volte riesco a farla stare zitta perché non sa che cosa dire». Già, a Noemi piaceva competere con Tina, facevano a gara a chi zittiva prima l'altra. Ci sistemammo al nostro tavolo e cominciammo a guardare le cose che c'erano per poterci riscaldare. Optai per una cioccolata calda, visto che fuori si gelava e per continuare a girare per il centro avevo bisogno di energia.

STARLIGHT 2 ( MOONLIGHT)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora