Capitolo 52.

12.1K 819 329
                                    

<<Daisy>> abbozzò un sorriso quando mi vide.

Ero sempre stata abituata da piccola a vedere Ethan stare sempre bene fisicamente, e guardarlo su un letto di ospedale lo mostrava ai miei occhi parecchio debole e vulnerabile. Certo, era stato vittima di bullismo, ma io non avevo mai avuto occasione di vederlo fragile come lo era in quel momento.

<< Ethan>> sorrisi, chiudendo la porta alle mie spalle:<< Come stai?>>

Cercai di mantenere la calma e di non dare impressione di essere troppo curiosa di sapere se ci fossero stati gravi problemi per quanto riguardava la sua salute.

<< Meglio>> disse.

Mi sedetti su una poltrona accanto al suo letto e gli domandai:<< Cosa ti hanno detto i medici?>>

<< Dillo che sei entrata qui dentro solo per sapere questo...>> ridacchiò:<< Non mi merito prima un bacio?>>

Non potei fare a meno di schiaffeggiarmi mentalmente. Aveva ragione, eppure io ero così preoccupata delle sue condizioni fisiche che non ci avevo nemmeno fatto caso. Feci finta di niente e mi avvicinai a lui per lasciargli un bacio casto sulle labbra, ma lui mi appoggiò la mano sulla guancia, segno che gli mancavo e che non vedeva l'ora di assaporare le mie labbra.

<< Mi sei mancata... >> sussurrò guardandomi negli occhi.

<< Non ci vediamo da nemmeno un giorno>> sorrisi alla sua affermazione.

Era possibile che le persone si mancassero così tanto nonostante fossero a distanza da anche solo due ore? Era una domanda che mi ero posta spesso. Sentivo la mancanza di Ethan tutti giorni, nonostante io lo vedessi sempre e nonostante non lo mostrassi. Ma certo, l'accumulo di tutti quegli anni spesi a pensare di odiarlo avevano contribuito al fatto di sentire la sua mancanza sempre.

<< E qual è il problema? Sento la tua mancanza in ogni singolo momento della mia giornata, anche adesso che sei qui con me>> rispose seriamente, facendo arrivare le sue parole dritte al mio cuore.

<< Scusate, sto interrompendo qualcosa?>> domandò una persona dall'ingresso della stanza, e io mi spostai subito dalla mia posizione con il volto vicino a quello di Ethan.

<< No no>> rispose Ethan scocciato.
Era un infermiere che pensavo fosse entrato per fare qualche domanda a Ethan o per farmi forse uscire perché non avevo il diritto di stare là dentro?

<< Ti ho portato quello che mi avevi chiesto per il mal di testa>> gli disse.

<< Grazie>> ringraziò Ethan e l'infermiere tolse, per fortuna, il disturbo.

Restai con Ethan di nuovo da sola in quella stanza d'ospedale, e mentre beveva cominciai a pensare a una delle cose più assurde che mi potesse venire in mente: ovvero che l'incidente di Ethan fosse voluto da qualcuno.

Guardai Ethan per cercare di capire se era il caso di dirglielo, ma lui mi anticipò:<< Comunque, visto che me l'hai chiesto prima, devono ingessarmi il polso perché ho preso una brutta botta>>

<< Quindi per quanto dovrai restare in ospedale?>> domandai.

<< Due giorni massimo, giusto il tempo di riprendermi e di fare altri accertamenti, ma nulla di cui tu ti debba preoccupare. Alla fine è stato un incidente in cui per fortuna non mi sono fatto troppo male, perché sono sicuro che quella persona aveva l'intento di farmi ancora più male.>>

<< In che senso?>> domandai.

<< Nel senso che non è stato tutto un caso. Qualcuno sapeva bene che io stavo andando da Sara e ne ha approfittato>> mi rispose.

STARLIGHT 2 ( MOONLIGHT)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora