<<Daisy>> abbozzò un sorriso quando mi vide.
Ero sempre stata abituata da piccola a vedere Ethan stare sempre bene fisicamente, e guardarlo su un letto di ospedale lo mostrava ai miei occhi parecchio debole e vulnerabile. Certo, era stato vittima di bullismo, ma io non avevo mai avuto occasione di vederlo fragile come lo era in quel momento.
<< Ethan>> sorrisi, chiudendo la porta alle mie spalle:<< Come stai?>>
Cercai di mantenere la calma e di non dare impressione di essere troppo curiosa di sapere se ci fossero stati gravi problemi per quanto riguardava la sua salute.
<< Meglio>> disse.
Mi sedetti su una poltrona accanto al suo letto e gli domandai:<< Cosa ti hanno detto i medici?>>
<< Dillo che sei entrata qui dentro solo per sapere questo...>> ridacchiò:<< Non mi merito prima un bacio?>>
Non potei fare a meno di schiaffeggiarmi mentalmente. Aveva ragione, eppure io ero così preoccupata delle sue condizioni fisiche che non ci avevo nemmeno fatto caso. Feci finta di niente e mi avvicinai a lui per lasciargli un bacio casto sulle labbra, ma lui mi appoggiò la mano sulla guancia, segno che gli mancavo e che non vedeva l'ora di assaporare le mie labbra.
<< Mi sei mancata... >> sussurrò guardandomi negli occhi.
<< Non ci vediamo da nemmeno un giorno>> sorrisi alla sua affermazione.
Era possibile che le persone si mancassero così tanto nonostante fossero a distanza da anche solo due ore? Era una domanda che mi ero posta spesso. Sentivo la mancanza di Ethan tutti giorni, nonostante io lo vedessi sempre e nonostante non lo mostrassi. Ma certo, l'accumulo di tutti quegli anni spesi a pensare di odiarlo avevano contribuito al fatto di sentire la sua mancanza sempre.
<< E qual è il problema? Sento la tua mancanza in ogni singolo momento della mia giornata, anche adesso che sei qui con me>> rispose seriamente, facendo arrivare le sue parole dritte al mio cuore.
<< Scusate, sto interrompendo qualcosa?>> domandò una persona dall'ingresso della stanza, e io mi spostai subito dalla mia posizione con il volto vicino a quello di Ethan.
<< No no>> rispose Ethan scocciato.
Era un infermiere che pensavo fosse entrato per fare qualche domanda a Ethan o per farmi forse uscire perché non avevo il diritto di stare là dentro?<< Ti ho portato quello che mi avevi chiesto per il mal di testa>> gli disse.
<< Grazie>> ringraziò Ethan e l'infermiere tolse, per fortuna, il disturbo.
Restai con Ethan di nuovo da sola in quella stanza d'ospedale, e mentre beveva cominciai a pensare a una delle cose più assurde che mi potesse venire in mente: ovvero che l'incidente di Ethan fosse voluto da qualcuno.
Guardai Ethan per cercare di capire se era il caso di dirglielo, ma lui mi anticipò:<< Comunque, visto che me l'hai chiesto prima, devono ingessarmi il polso perché ho preso una brutta botta>>
<< Quindi per quanto dovrai restare in ospedale?>> domandai.
<< Due giorni massimo, giusto il tempo di riprendermi e di fare altri accertamenti, ma nulla di cui tu ti debba preoccupare. Alla fine è stato un incidente in cui per fortuna non mi sono fatto troppo male, perché sono sicuro che quella persona aveva l'intento di farmi ancora più male.>>
<< In che senso?>> domandai.
<< Nel senso che non è stato tutto un caso. Qualcuno sapeva bene che io stavo andando da Sara e ne ha approfittato>> mi rispose.
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STARLIGHT 2 ( MOONLIGHT)
Teen FictionSe non senti più la voce delle stelle, ricordati di me.