Capitolo 45.

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Canzone per il capitolo:


<< Questo è un sistema binario triplo, e tu sei la stella che deve scegliere a chi avvicinarsi. Devi decidere con quale stella fonderti. Sta tutto a te>> mi aveva sussurrato Ethan prima di andarsene.

Da piccola mi chiedevo sempre da dove arrivasse la passione che Ethan porta con sé fin da quando eravamo piccoli. Ogni giorno lo vedevo disegnare quelle stelle sui quaderni, prendere appunti da libri che solo lui riusciva a capire e guardare il cielo. Ero curiosa, ormai si sa, e una sera fredda d'inverno decidemmo di trovarci sulla nostra solita casetta sull'albero. Ci eravamo portati da dentro casa mia grandi mucchi di coperte pesante in modo tale da coprire bene i nostri corpi, e mio papà ci aveva anche montato una piccola tenda per farci stare dentro e non prendere freddo in maniera esagerata. Ci aveva detto esplicitamente di stare chiusi la dentro e di non gironzolare per la casetta perché avremmo preso freddo, ma quando mai due ragazzini di dodici anni appena vengono lasciati da soli danno veramente ascolto al consiglio del padre?

Beh, non io ed Ethan. Ci portammo le coperte e ci sistemammo vicino a una finestrella per guardare le stelle in cielo, e come una delle nostre sere Ethan cominciò a raccontarmi qualcosa riguardanti galassie e stelle.

<< Lo sai che presto la galassia di Andromeda e la via Lattea si scontreranno?>> disse quella sera.

<< Oh mio Dio! E noi che fine faremo?>> domandai spaventata.

<< La razza umana in realtà non ci sarà più. A meno che non riesca ad evolversi talmente tanto da riuscire ad andare in un altra galassia e trovare un pianeta con la posizione perfetta vicino a una stella. Darei qualsiasi cosa per essere sulla terra per sempre e poter osservare ogni attimo di avvicinamento>> sognò ad ogni aperti.

<< è davvero affascinante>> dissi tra me e me.

<< Che cosa?>> domandò.

La mia fantasia cominciò già a viaggiare:<< Pensa a quanto sia affascinante il fatto che queste due galassie riescano ad attrarsi una all'altra, cioè quanta forza ci vuole per far avvenire una cosa del genere. Un po' come se due persone fossero legate dal filo invisibile della gravità e che, quindi, dopo un po' saranno destinate a incontrarsi e a fondersi insieme>> riuscii a cogliere l'aspetto romantico in una cosa che fin realtà non lo era.

Ethan sorrise a quella mia affermazione e, rimboccandosi meglio le coperte disse:<< Sì, pensa se una cosa del genere dovesse succedere nella vita reale>>

Fu grazie a quel ricordo che riuscii ad addormentarmi quel pomeriggio dopo essere tornata all'università. La mia testa stava pensando a quanto fosse assurdo che io ed Ethan ci eravamo ritrovati dopo così tanto tempo, per sua volontà, certo, ma eravamo un po' come la Via Lattea e Andromeda e restavano sempre legate tra di loro e che piano piano si avvicinavano sempre di più.

Nel mio sogno ricordai il momento in cui gli domandai anche:<< Come mai ti piace così tanto l'astronomia? Cioè, da dove nasce questa tua passione?>>

<< In realtà non saprei spiegarlo nemmeno io. Una volta, vidi un documentario sul Sistema Solare e pensai che la vita è be diversa oltre la Terra. La fuori c'è tutto un mondo in grado di poterci stupire sempre. E per questo mi sono messo l'obiettivo personale di diventare una delle persone che lavorano per la NASA. Non so ancora il tipo di lavoro che farò, ma vorrei davvero scoprire mondi ogni giorno. E poi, una delle cose che più mi hanno spinto a farmi piacere l'astronomia, sono le stelle. Soprattutto, mi piace il fatto che possano essere collegate a nostro piacimento e attribuire un significato tutto nostro, come tu hai fatto prima con le due galassie. Ognuno crea ciò che vuole e crede in ciò che vuole. Non è splendido?>>

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