7 Capitolo REVISIONATO

1.1K 59 10
                                    

9:15 a.m.
Suona la 2 ora e decido di andare in cortile, nel retro, lì non ci va mai nessuno a parte me, è il posto più bello della scuola se si vuole stare da soli.
Mi siedo sul freddo cemento e premo play,osservando gli alberi ballare per il vento e i miei capelli sbattermi in faccia.
"Questa strada, l'abbiamo consumata quando chiedevi di non essere abbandonata, guarda invece adesso poi com'è finita, scivola il mondo fra le mie dita."
Vengo distratta da una figura che si avvicina con una sigaretta,o meglio una canna tra le labbra,
è lui,
è Giorgio.
Appoggia la schiena al muro e inizia a fumare,come se io non ci fossi e devo dire che questa cosa mi irrita abbastanza,ma continuo a fare quello che stavo facendo prima del suo arrivo ignorandolo,ignorandoci a vicenda,nascondendo gli sguardi catturati di entrambi .Non voglio andarmene,mi piace questa situazione,ma mi accorgo che ormai sono passati vari minuti e devo tornare in classe,così mi alzo e rientro seguita dai suoi occhi.

--
1:15 a.m.
Suona la campanella e mi precipito all'uscita per tornare a casa,infatti fa freddissimo e non ce la faccio più a stare in mezzo a questa gente falsa.
Torno a casa e mia madre non mi rivolge la parola.
Mio padre tornerà stasera,ma sono sicura che la situazione non sarà diversa,

Chissà cosa avrebbero fatto senza di me,probabilmente ora sarebbero più felici.
Non so cosa fare.
Non so chi sono.
Non so cosa voglio.
Non so più niente.

--
3 a.m.
"Le mie condizioni qui peggiorano
I demoni mi divorano
Emozioni che si svuotano."
Il vuoto totale.
Il silenzio più assordante,
Spezzato dalle urla dei miei demoni.
Prendo una sigaretta e vado fuori al balcone,ma fa molto freddo così resto per poco, il tempo necessario per offrire ai miei polmoni un biglietto di sola andata verso la fine.
Ritorno immediatamente sotto le coperte ma non c'è verso di addormentarmi.

--
5 a.m.
Fortissimo senso di niente.

--
7 a.m.
Indosso uno skinny,le converse,una maglia di Cima e una felpa grigia e mi incammino verso scuola.
Persone vuote,prive di emozioni,ecco cosa mi circonda.

"E come vuoi che vada quando tutto cade giù,sulle tue gambe a sostenerti ci sei solo tu."

--
10:30 a.m.
3 ora, e un 2 in matematica, vaffanculo.
Vado in cortile,ho bisogno di stare un po' da sola,anche se in realtà io sono sempre da sola,
mentre però cammino a testa bassa seguendo i miei piedi, mi scontro con una figura, mormorando un:

"Porcodue guarda dove metti i piedi"

E ricevo in risposta un "cazzo vuoi"

Che si blocca però quando i suoi occhi incontrano i miei.
È Giorgio.

"Scusa" diciamo all'usignolo

"Vabbé " dico per poi sedermi e accendermi una sigaretta.

Si siede vicino a me senza però parlarmi,credo che ciò che ci siamo appena detti sia già troppo.
Mi sento osservata insistentemente,così mi giro verso di lui facendo incrociare i nostri sguardi imbarazzati.

"Io sono Giorgio"

"Adele" affermo sorpresa dal suo gesto

"Come la cantante"

"Anche il tuo nome è di un rapper"

"Ah si? E chi è?"

"Mostro"

Non mi risponde e si accende una sigaretta anche lui.
Sbuffo e faccio per andarmene quando mi prende per il polso.
Lo guardo e solo ora noto i suoi occhi
Non dicono niente,sono vuoti.

"Non puoi andare in giro con la sigaretta,se ti beccano ti ammazzano"

La mia scuola è molto severa,e se ci beccano a fumare ci sospendono,come se poi danneggiassimo le loro vite più delle nostre.

"Non m'importa" rispondo

"Ja siediti e non fare storie"

Lui mi fa segno di sedermi e così faccio

"Hai uno strano accento,non sei di qui?"

"Vengo da Roma"

"Adoro Roma"

"E' una città di merda"

Lo osservo fumare e decido che sia meglio non chiedergli il motivo del trasferimento e robe varie,insomma manco ci conosciamo,e poi a me,che me ne frega?

"Comunque sei stato carino in confronto all'altra volta" affermo riferendomi all'episodio sulle scale, per poi alzarmi e tornare dentro

"Quindi mi trovi carino?" mi chiede alzandosi anche lui e seguendomi

"Non ho detto questo"

"Ma lo pensi"

"Convinto tu"

"Sì che lo sono,da quando sono arrivato tutte mi corrono dietro e vogliono che le porti a letto"

"Io non sono come loro" dico per poi entrare in classe 

--
2 p.m.
Sta piovendo a dirotto e io sto correndo cercando di arrivare il prima possibile a casa,anche se ormai sono bagnata e infreddolita.
Passo la strada e una macchina che va troppo veloce mi fa perdere l'equilibro facendomi cadere, mi fermo e guardo il guidatore per mandarlo a fanculo,ma non avrei dovuto guardare.
Sono per terra,la guardo negli occhi,mi rialzo e ritorno sulla mia strada.
E lei neanche mi ha degnata di uno sguardo,
Questa donna è mia "zia",ma per lei nemmeno esisto,come per il resto della famiglia,come per il resto del mondo.

" per queste mezze seghe
c'ho già sofferto fin troppo."

--
10 p.m.
Mi sveglio con gli occhi lucidi,ho bisogno di buttate fuori tutta questa merda dio santo.
Vado in bagno,mi lavo il viso e vado a prendere un caffè in cucina dove trovo mia mamma che ignoro.
Ormai non mi importa di niente e nessuno,neanche di loro.
Mi hanno portata ad odiare il mondo intero,anche me stessa.

"Così freddo che muori assiderata se mi abbracci stretto
Nel mio cuore è dove muore ogni mio affetto."
Non ho bisogno di loro.
Non ho bisogno di nessuno,solo della musica.
Prendo le cuffie e premo play.

"Questo fortissimo senso di niente.Distruggi per creare,continua a farmi male tanto io ormai mi sono abituato a sanguinare"

--
6 a.m.
Mi vesto ed esco di casa in fretta, non so perchè, è molto presto ma inizio a correre.
Vado nel retro dell'anfiteatro per fumare e chissà,magari per vedere Giorgio.
Svolto l'angolo e lo vedo,
Con una ragazza
Mentre la bacia e le palpa il culo.
Fanculo,mi siedo e abbasso la musica per origliare la conversazione della coppietta alla mia sinistra

"Dai vattene" dice lui

"Okay,ma oggi passi da me vero?"

Con la coda dell'occhio vedo che gli passa un foglietto con il suo indirizzo, lo mette in tasca e viene verso di me sedendosi al mio fianco.
Non dice una parola,prende una sigaretta dal pacchetto mormorando un "cazzo" infatti è l'ultima, e io inizio a scrutare ogni parte del suo viso,
Quegli occhi vuoti,senza emozioni
Sono neri,
Dentro di loro noto l'oscurità più profonda
Il septum vicino al suo naso
I suoi capelli neri legati in un codino alto
Sposto lo sguardo sul suo collo
Nessun segno particolare
Indossa una felpa grigia abbastanza larga, scendo fino alle sue mani che usa per maneggiare il telefono e per portare la sigaretta alle sue labbra,ma poi si blocca e mi rivolge la parola.
Ma perché lo fa?

--
Ultimo-Ritrova i tuoi passi
Mostro-Sabato sera
Cima-Ora no
Eden-Non passerà

❌Lieto Fine❌ (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora