43 Capitolo

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Si ma Giorgio cosa ha pensato mentre Adele ha provato a suicidarsi?
Te lo sei chiesto?
Questo capitolo e il prossimo sono il 41 e il 42 riscritti dal punto di vista di Giorgio.
Buona lettura
-aaarong 🌙

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pov's Giorgio

Apro lentamente gli occhi per poi strizzarli a causa del dolore causato dalla gamba,maledetto incidente.
Ho un mal di testa fortissimo,
di ieri ricordo poco e niente, la sua immagine stesa sul letto con i polsi doloranti per i tagli,la rabbia che ardeva nei miei occhi,io che la lascio dopo averla curata,avevo bisogno di pensare,di tempo.
Sono andato in discoteca da solo,ho iniziato a bere,prima un drink,poi due,poi tre,poi dieci,non so precisamente quanti ne abbia bevuti.

Mi giro dall'altro lato perchè il sole mi sta accecando,dio non sopporto nemmeno lui oggi,
e mi ritrovo accanto una tipa nuda,
ma che cazzo ho fatto?
Mentre stavo bevendo si è avvicinata una e ha iniziato a strusciarsi addosso a me,
ma che stupido che sono,
me la sono portata a letto.
Bravo coglione.
Devo andare da Adele,assolutamente,ho bisogno di lei,sono stato un codardo a lasciarla sola,lei non merita tutta questa merda.
Proprio mentre faccio per alzarmi per vestirmi trovo una lettera bianca con su scritto "Tua bimba"
Le mani iniziano a tremare,la paura di perderla mi riempe il corpo,apro la lettera e inizio a leggerla velocemente notando qualche lacrima caduta sulle parole scritte con l'inchiostro nero.

"Ciao Gio,
come stai?
Non so bene come iniziare questa lettera,nè come continuarla,sono le 6 del mattino e io me ne sto seduta su una panchina con una sola consapevolezza: quella di averti deluso,ancora una volta.
Non volevo essere un peso per te,so benissimo che non te la stai passando bene a causa dell'incidente,ed è per questo che non volevo caricarti anche delle mie stupide paranoie,
così ho deciso di sfogarmi in un altro modo,nel peggiore, e ti giuro che quando ho aperto gli occhi e ho incrociato i tuoi delusi e pieni d'ira,volevo scomparire.
Sapevo che ti serviva del tempo,d'altronde come biasimarti,l'avevi presa malissimo, ma non pensavo che ti saresti sfogato in questo modo.
Non pensavo che mi avresti dimenticato così in fretta.
Stanotte non sono riuscita a chiudere occhio,ho preso una decisione.
Sai,non so se ti è mai capitato di sentire di non farcela più,di sentirti ormai troppo pressato da tutti e tutto,da sentirti solo uno stupido peso,da sentirti inutile,e pensare che è meglio farla finita,per evitare di soffrire ancora.
Così stamattina sono venuta a casa tua,sono salita in camera e ho scoperto che quelle attenzioni di cui avevo bisogno erano state riservate ad un'altra persona.
Non ho avuto nemmeno il coraggio di picchiare quella troia e urlarti contro,sai perchè? Perchè tutto qusto è colpa mia,ho perso anche te,ho perso tutti veramente.
Forse hai ragione,
sono solo un'egoista,
siamo arrivati a questo punto per colpa mia, ma questi mesi sono stati i più belli della mia vita,
hai alleviato quel dolore e quella rabbia che brucia in me da sempre.
Mi alzo dalla panchina vicino casa tua dove sono seduta per scrivere questa lettera e ripensando a tutti quei momenti trascorsi insieme a te,i quali ormai sono solo dei stupidi ricordi,
dal primo giorno in cui ti vidi su quelle scale,la prima canna,il primo bacio,Roma,la prima volta,il primo litigio,ogni singolo minuto passato insieme,
entrerò e ti vedrò dormire per qualche secondo mentre ti lascerò questa lettera al tuo fianco,dove prima c'ero io.
Me ne andrò lasciandoti solo per libererarmi da quel peso che preme sul mio petto.

Grazie per avermi fatta sentire viva per un po' di tempo,
per avermi resa felice e anche per avermi delusa.
Questo è il nostro lieto fine.
Addio,
ti amo,o almeno credo.
-Adele"

Finisco di leggere la lettera con gli occhi lucidi,minacciano di scoppiare a causa delle numerose lacrime che vorrebbero cacciare,ma lo impedisco, non c'è tempo per piangere,
devo fermarla.
Infilo al volo un jeans,una felpa e le nike e scendo in salone urlando
"Raga cacciate quella troia,devo andare da Adele"

Riesco a sentire solo un "È stata qui" ma io sono già sulla mia moto che sfreccio a tutta velocità cercando di trovarla,è colpa mia.

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Giro tutta la città ma di lei nessuna traccia,inizio a pensare con la sua testa,dove andrebbe per ammazzarsi?
Un posto che rappresenta la libertà.
Cazzo certo la stazione,lei ama l'alta velocità, e ama viaggiare,mi ricordo ancora di quando la portai a Roma,
era così fragile e bella.
Come ho potuto pensare anche solo per un minuto di lasciarla sola?

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Arrivo alla stazione e vengo invaso da polizia,autombulanza, signori che corrono, bambini che piangono e urla.
Mi avvicino ai binari e un poliziotto cerca di impedirmelo

"Ragazzo non puoi venire qui"

"C-cosa è successo?" Chiedo conoscendo già la risposta,ma sperando che sia diversa.

"Una ragazza si è tolta la vita"

Mi sporgo sui binari e vedo solo un piccolo corpo ricoperto da un lenzuolo.
No,non posso crederci.
È ricoperta dal sangue,
Avrà pianto,sarà stata male, perchè non c'era nessuno a farle capire che lei in realtà era importante.
Non c'ero io.
Non le ho detto che era importante per me.
Dal lezuolo si vedono solo le braccia nude lasciando intravedere i numerosi tagli e le cicatrici fatte in passato.
Rimango a fissare quel corpo sotto al lezuolo immobile,
inizio a urlare il suo nome,
urlando di svegliarsi,
di non fare cazzate,
di tornare da me,
ma lei rimane lì,
apatica, morta anche fuori.

Scappo da quel maledetto posto,corro fino a raggiungere la mia moto,salgo e inizio ad accelerare sempre di più mentre il mio viso si riempe di lacrime ed i miei occhi si appannano grazie ai nostri ricordi.
Dio quando la vidi la prima volta già lo capii che aveva un dolore e una rabbia dentro di sè pazzeschi, le avevo promesso di starle accanto,proteggerla da tutti,ma non l'ho fatto.
Sono stato un codardo a lasciarla sola,forse se fossi rimasto con lei a coccolarla a quest'ora starebbe con me, e mi riempirebbe di baci,mentre io le ripeterei quanto è bella.
La gamba inizia a fare male,ma io invece di fermarmi,accelero.
All'improvviso mi fermo al semaforo, mi giro e incrocio il suo sguardo per poi cadere dalla moto,
non è possibile,
la vista si appanna del tutto,
non vedo più niente.

❌Lieto Fine❌ (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora