9 Capitolo REVISIONATO

1.1K 49 2
                                    

10:00 p.m.
Mi gira parecchio la testa,ma decido ugualmente di alzarmi e di fare una doccia rilassante.
Mi infilo l'intimo,prendo un semplice leggins e una felpa dell'honiro e metto le cuffie,le mie migliori amiche.
"Stasera resto a casa
Tu lo sai
Il freddo non l'ho mai sopportato
Vorrei capire perché
Però sei L'unica forza che ho"
La musica è tutto quello che ho
È l'unica salvezza che ho.
È tutto per me.
Mi ha vista piangere,ridere,urlare,mandare a fanculo tutti,distruggermi, distruggerli, lei li ha distrutti.
È l'unica in grado di calmarmi quanto tutto va a puttane,sono sicura che non troverò mai qualcosa o qualcuno più importante di lei,
Semplicemente perchè non esiste.

A 13 anni,quando entrai in questo maledetto tunnel,che ancora mi tiene intrappolata,la conobbi,e tirai un sospiro di sollievo,perché capii che non sarei stata sola in questa spaventosa situazione.

L'etichetta che mi ha fatto avvicinare al rap è stata la HONIRO,ricordo ancora quando premetti play su quella canzone di Mostro,che cambiò totalmente il mio pensiero,
mi fece capire che non ero l'unica a sentirsi in questo modo,
che non ero l'unica su questo mondo.

--
Decido di guardare un film e mangiare qualcosa perché ovviamente non ho sonno.
Opto per una serie tv, una delle mie preferite:
American Horror Story.
"Sono calmo,
conosco il segreto,so cosa sta per succedere
E so che nessuno può fermarmi
Neanche me stesso (...)
Non provo niente
Noi viviamo in un mondo schifoso
È un mondo schifoso e assolutamente inutile."

--
5 a.m.
Voglia di distruggerli.

--
8:30 a.m.
Mi alzo,metto uno skinny nero,una maglia di Sercho e la felpa di Giorgio e vado a scuola,pregando la distruzione di questo edificio e delle persone al suo interno. Per fortuna la campanella suona appena io entro in classe e scendo in cortile.
Appena svolto l'angolo lo vedo
con la schiena appoggiata al muro, con degli skinny neri e una felpa grigia.
Faccio l'indifferente e gli passo accanto senza salutarlo,ma lui mi prende per il polso facendomi girare verso di lui

"Hey non saluti il tuo eroe?"

"Non vedo nessun eroe"

"Ogni giorno sempre più simpatica"

Ridiamo e andiamo nel retro per una sigaretta,mentre fumo però mi accorgo che i suoi occhi sono fissi su di me,che osservano ogni mio movimento,e ciò mi imbarazza molto,così colgo l'occasione per dirgli:

"Lo so che sono bella ma così mi sciupi"

"Che fai mo mi copi le frasi?"

Dopo questo cala di nuovo imbarazzo e non so come spezzarlo,ma credo sia meglio andarmene prima che la situazione peggiori.
Faccio per ritornare in classe e gli porgo la felpa

"Grazie per la felpa"

"Puoi tenerla,se vuoi"

Indecisa su ciò da dire accenno un sorriso e mi stringo all'interno della felpa perché fa molto freddo.

--
Andrea: Tesoro stasera alle 8,sono sotto da te

--
8 p.m.

infilo una felpa della Obey,mi aggiusto il trucco,prendo le sigarette e scendo.

"Più dell'invidia mi spaventa il fallimento,molto più di una troia mi spaventa il sentimento, quando chiudo gli occhi vedo il doppio delle cose."

--
11 p.m.
Siamo sedute in un bar e mentre loro parlano del più e del meno io mi perdo ad osservare i movimenti della gente che mi circonda,accorgendomi che tutto questo appare molto malinconico.

"E allora con Giorgio?" Mi chiedono

"Niente" rispondo

"Dai ti ha dato la sua felpa" dicono su di giri

"E quindi? Non voglio parlare di lui"

"Perché?"

"Perché si"

"Non ti capisco proprio a volte"

Neanche io mi capisco,o forse ho semplicemente paura di ricascarci,di ricascare in una sporca trappola,di stare male per ancora un'altra persona.
Ho talmente paura che anche uno stupido gesto fatto da parte sua mi riempe di terrore,e allora qua scatta la modalità stronza,come faccio ogni volta.
Anche se scappo da tutti,sono consapevole che ho solo bisogno che qualcuno mi trovi e mi capisca.

--
È mezzanotte e sono appena tornata a casa, mi butto a peso morto sul letto che si trasforma in un prato.

Una donna seduta mi passa un cesto,
Mia nonna.
Accetto con sospetto
Lo apro
Infilo la mano
Qualcosa mi morde
Non riesco a tirare fuori la mano
Mi risucchia al suo interno.

5:30 a.m.

Un altro fottutissimo incubo.
"Non voglio sentire la verità
Nemmeno a pensare a quando tu eri qua
Chiudo la fantasia e dopo la realtà
Perché nulla è peggio dei sogni a metà. "

--
8 a.m.
La testa mi fa malissimo e a malapena riesco ad alzarmi e ad andare a scuola,ma a migliorare la situazione è il prof di greco

"Adele e Paola interrogate"

Perfetto direi
Suona la campanella e pensiamo di esserci salvate ma lui borbotta :

"Oh è suonata,venite in 5b allora"

Cazzo 5b
Giorgio.
Sono costretta ad andare se non voglio un 2.
Seguiamo il prof ed entriamo in classe sotto gli sguardi dei tanti ragazzi presenti in classe,tra questi riconosco Mirko che mi saluta con un sorriso e i ragazzi che l'altra volta stavano sulle scale con Giorgio.
Sì ma Giorgio?
Non c'è.
Meglio.
Inizio a parlare della letteratura ma vengo interrotta dalla porta che si apre,
Eccolo,
Sulla soglia della porta
Con quegli occhi vuoti che mi guardano
Ha del rossetto rosso sulle labbra
Mi giro e continuo l'interrogazione facendo finta di niente,ma è impossibile.
Sento lo sguardo di Giorgio che brucia sul mio corpo.

"L'interrogazione è conclusa"

Finalmente, ho preso 7, non che me ne freghi però buono,
le materie umanistiche sono quelle in cui vado meglio,
anzi quelle in cui vado bene e basta.

"Allora noi andiamo in classe prof"

"Ma tra poco suona,restate qua.
Ci sono dei posti liberi,andate a sedervi"

Quando Giorgio sente queste parole fa andare via il suo compagno di banco e mi fa segno di sedermi vicino a lui.
Non voglio,non posso.

"Adele cosa fai ancora in piedi,c'è un posto vicino a Giorgio, all'ultimo banco,su va a sederti."

E che palle prof eh
mi siedo e non lo degno di uno sguardo.
I suoi occhi sono ancora su di me, la sua mano sulla mia coscia e un "Bimba" sussurrato
Sobbalzo e dico:

"Non toccarmi." con tutta la rabbia che avevo in corpo, ma cosa crede di fare?

"Hey nervosetta"

Ha del rossetto anche sul collo,che schifo.

"Hai del rossetto sul collo"

"Cazzo" sussurra e si pulisce

"Gelosa" mi sfida

"Io?" Dico con più menefreghismo possibile

"Sì tu"

"Ti sbagli di grosso"

"E perché sei arrabbiata ?"

"Vuoi davvero saperlo?"

"Beh si"

"Perché non sono un giocattolo,e neanche come le troie che frequenti,da me non avrai mai niente di ciò che vuoi,quindi è inutile che perdi tempo,lasciami in pace."

Suona la campanella salvandomi per la centesima volta e me ne torno in classe, lasciandolo lì da solo e sorpreso.

--
Ultimo- L'unica forza che ho
Sercho & Lowlow- Skinny e vans
Lazza- Replica

❌Lieto Fine❌ (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora