32 Capitolo

499 30 1
                                    

"Piccola" sussurra abbracciandomi

"Cosa è successo?" dico stiracchiandomi

"Non ricordi niente? Hai perso i sensi per un mese,
non sapevo che fare per farti svegliare
mi mancavi troppo,
le ho provate tutte,davvero tutte,
sono stato qua giorno e notte,vicino a te."

"Davvero hai fatto tutto questo per me?"

"Avevi dubbi eh? Piccola nana?"

"Ei io non sono nana" dico mettendo il broncio

Lui in risposta si avvicina per baciarmi.
Dio le sue labbra così morbide e screpolate allo stesso tempo,
sanno di sigaretta e caffè,si è distrutto qua dentro vicino a me,ma d'altra parte mi fa piacere sapere che qualcuno, forse, sentirebbe la mia mancanza se dovessi scomparire per sempre.

"Scusa Gio"

"Non scusarti,l'importante è che ti sei svegliata."

Riprendiamo a baciarci,
con molta foga,
da quando ci siamo trovati non ci siamo mai lasciati,siamo sempre stati insieme in ogni momento,ed essere separati anche se per pochi giorni e anche se lui era vicino a me, è stato terribile.
Non avrei mai pensato che qualcuno potesse farmi questo effetto,
a dividerci ci sono tanti tubicini con dentro della medicina che scorre fino ad attraversare la mia pelle e arrivare dentro le mie vene,ma siamo appiccicati e non ne vogliamo sapere di staccarci;
quella troia mi sta uccidendo,ma io non glielo posso permettere,non posso darle questo potere.

"Cuginettaa"

"Moraa"

"Amichetta"

"Tesoroooo"

Sono Chloe,Luca,Emanuele e Marika che su di giri entrano in stanza e si avvicinano al mio letto.

"Ci Hai fatto preoccupare mora "

In risposta mi limito a sorridere debolmente,non so cosa rispondere,non so cosa significhi essere presa in considerazione da qualcuno.

"Ma ora come stai?"

"Stanca" affermo

"Dai riposati ci vediamo dopo"

"Gio dai vieni anche tu" gli dicono

"No raga,resto con lei" afferma Giorgio stringendo la mia mano come quando da piccoli volevano separarci dalla mamma ma noi non ne volevamo sapere di lasciarla.

"No bro,vieni almeno per una doccia,poi ritorni"

"Dai vai Gio" gli dico

"Ci vediamo tra poco bimba"

Metto le cuffie,premo play e ho il mondo in mano,tutto ciò di cui ho bisogno per sconfiggerla.

"Corri fin quando non senti più nulla,le urla,il dolore,gli spari,corri fino a che quel giorni saranno lontani."

---
Mi trovo in una stanza bianca,da sola
Provo a cercare un'uscita ma non la trovo
Cammino
Cammino
Ma niente
Il panico si impossessa di me,
Il battito accelera
E sento solo la sua voce che continua a rimbombare nelle mie orecchie

"Io non posso prometterti che ti salverò,ma giuro puoi scommetterci che ci proverò,sono un perdente e tu sei tutto quello che ho,comunque vada non aver paura io ci sarò."

La sua voce,
La sua maledetta voce,
Mi riporta lucida
Non posso permetterle di rovinarmi
Continuo a camminare per la stanza in compagnia della sua voce,
Fino a quando noto una piccola maniglia nera
La stringo forte con una mano
Per poi aprirla.

Apro di scatto gli occhi e respiro a fatica.
Continuo a fissare il vuoto fin quando incrocio gli occhi di Giorgio che mi guardano impauriti,proprio come qualche giorno fa.

"Bimba"

"Hey Gio,tutto bene"

"Sicura?"

"Si,stavolta si"

--
"Ciao bella,come stai?" Mi chiede l'infermiera entrando nella camera

"Meglio" dico premendo pausa alla musica che stava rimbombando nelle mie cuffie,che condividevo con il ragazzo al mio fianco.

"Tutto merito del tuo ragazzo"

Lo guardo sorridendo per poi rigirarmi verso la donna vestita di bianco che mi porge una pillola

"Prendi questa"

"Cos'è?" Chiedo fissandola

"É un calmante,ti aiuterà a riposare"

Faccio un cenno per poi buttarla giù grazie a dell'acqua,mi accoccolo a Giorgio e mi riaddormento,con la forza di combatterla,anche questa volta.

---
10a.m.
È ormai mattina e mi stiracchio aprendo gli occhi infastiditi dalla lune del sole e accorgendomi di quanto ho dormito,dovrei prendere più spesso queste pasticche.
Mi giro e noto che Giorgio è ancora vicino a me che dorme mentre mi tiene stretta a sè.

"Allora signorina,un ultimo controllo e poi può andarsene" mi annuncia il dottore entrando nella stanza

"Era ora"

"Si ma non andare di fretta,uscirai stasera"

"Ma non posso andarmene ora?"

"Non se ne parla" in intromette Giorgio che nel frattempo si era svegliato.

"E dai Gio sto bene"

"No bimba,sopporta solo un altro paio di ore.
Per favore."

"Ascolta il tuo fidanzato e ora vieni con me per fare i controlli"

"Uff okay" sbuffo per poi seguire il dottore in un'altra stanza piena di macchinari strani e giganti.
Mettono ansia diosanto.

---
Mostro- Strike
Mostro- Supereroi Falliti

❌Lieto Fine❌ (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora