35 Capitolo

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La donna si avvicina al nostro tavolo per prendere le ordinazioni e io le chiedo un caffè,mentre Giorgio lascia sia me che lei a bocca aperta per la risposta.

"Io avrei voluto avere una madre,ma non è stato possibile,quindi mi accontenterò di un caffè"

"M-ma tu che ci fai qui?"

"Mi sono trasferito un anno fa ormai "

"Oh capisco"

"E invece no,non hai mai capito un cazzo" sputa infine arrabbiato davanti alla madre,per poi uscire dal bar seguito da me.

La donna rimane lì seduta a guardarci andare via,e io non posso fare a meno di notare l'espressione piena d'ira di Giorgio,che cammina velocemente,quasi corre, infatti sono rimasta indietro.
Faccio per raggiungerlo e bloccarlo con una mano e incrocio i suoi occhi:
tutto quel vuoto che all'inizio mi tormentava,
è ritornato.

"Gio torniamo a casa?
O andiamo a fare due passi?"

"I-io beh,tu va a casa,io faccio un giro in moto"

"Vengo con te?" chiedo ma lui ormai è già sulla moto che sfreccia via da tutti,
via da me.

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"Hey mora,ma quel codino del tuo ragazzo?"

"E' andato a fare un giro"

"È successo qualcosa? Avete litigato?"

Dio Luca calmati,sono appena entrata in casa e già mi fai il 4 grado.

"No,ora salgo su"

Salgo in camera e preparo sul letto i miei vestiti,ho bisogno di una doccia che duri un giorno intero dio santo.

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3a.m.
"E non m'importa se non mi ami più,
E non m'importa se non mi vuoi bene,
Dovrò soltanto reimparare a camminare se non ci sei tu."

Mi giro e rigiro nel letto,che sembra vuoto senza di lui e guardo l'ora dal telefono:
le 3 di notte,e di lui nessuna traccia,nessun maledetto messaggio,nessuna fottuta chiamata.
Che fine hai fatto Giorgio?
Mi rigiro tra le coperte ma i sensi di colpa si impossessano di me,ancora una volta.
Mi alzo e mi cambio con una semplice felpa nera e degli skinny,e proprio mentre mi sto allacciando le scarpe entra Luca timidamente

"Luca,entra pure"

Lui entra ma ha una faccia strana, sembra che abbia passato un guaio,
rimane sulla soglia della porta fissandomi senza dire niente,
così decido di avvicinarmi,
ma cosa gli è successo?

"Giorgio ha avuto un incidente,e ora è grave in ospedale"

Mi sussurra talmente piano che spero sia sono un altro dei miei incubi del cazzo.

"C-cosa?"  Chiedo perplessa

Senza dire niente si incammina e lo seguo,saliamo in macchina e in un secondo siamo arrivati in ospedale.

Corro per l'edificio sperando di trovare il mio ragazzo ma niente,
così chiedo informazione a un'infermiera e in compagnia di Luca corro verso la sua stanza.
Mi blocco sulla soglia della porta appena lo vedo,con tanti piccoli tubicini attaccati alle braccia,gli occhi chiusi e un elettrocardiogramma al suo fianco,
il battito è lento e il panico sale in me.
Mi allontano dalla stanza per andare in bagno, è tutta colpa mia,sarei dovuta rimanere con lui,aiutarlo.
Che razza di fidanzata sono?
Non dovevo farlo,non a lui.
Cado per terra mettendomi le mani fra i capelli e cercando con tutta la forza che possiedo in questo momento di non urlare tutta la rabbia verso me stessa che mi sta consumando poco a poco.
Riesco solo a pensare che dovevo stargli vicino,che ho commesso un errore imperdonabile e l'ansia e il panico fanno a gara dentro di me.
Il battito aumenta,sembra di impazzire.
Vedo tutto sfocato,
Dio quanto vorrei abbandonarmi a tutto ciò  e mollare,ma se non lo faccio,
è solo per lui, anche se ormai dovrei lasciarlo andare.
A fatica prendo le pillole dalla tasta della mia felpa e ne butto giù due,meglio raddoppiare la dose.

"Ti giuro non so come andrà a finire,
mi guardi e non so che dire."

Mi sciacquo la faccia e ritorno da Luca.

"Adele cazzo dove eri finita? Mi stavo preoccupando "

"Scusa Lu', scusa"

Mi abbraccia cercando di calmare sia me,che lui stesso.
Spero che tutto questo finisca al più presto.
Poggio la testa sulla sua spalla e passiamo la notte tra sigarette e caffè,fino a quando arrivano Emanuele e Marika seguiti da un dottore.

"Voi siete i parenti del ragazzo?"

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Calcutta- Cosa mi manchi a fare
Jesto- Non so mentire

❌Lieto Fine❌ (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora