36 Capitolo

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"Voi siete i parenti del ragazzo?" Ci chiede avvicinandosi un dottore

"Si"

"Beh,potete stare tranquilli,è stabile,
con parecchi graffi e tagli,ma stabile
e ha riportato un problema alla gamba"

"Scusi cosa intende con un problema?"

"Niente di grave ragazzo,dovrà solo stare a riposo per un po' "

"Possiamo vederlo?"

"Certo,andate pure"

Ci incamminiamo verso la sua stanza e io entro quasi a fatica,non posso entrare così,devo rimediare,devo cercare di annegare i miei sensi di colpa.

"Raga ci vediamo dopo,devo andare"

"Adele,ma non vuoi vedere Giorgio?" chiede Emanuele

Senza dargli ascolto esco dall'ospedale e inizio a correre sempre più veloce, fino ad arrivare al bar dove lavora sua madre,entro nell'edificio e di lei nessuna traccia, così mi dirigo al bancone e chiedo informazioni.

"Ma certo,stai parlando di Pamela"

"Si ehm,non c'è?"

"Oh no bella,si è licenziata"

"E sa dirmi dove posso trovarla? È un emergenza,si tratta di suo figlio"

"Non so niente,non sapevo nemmeno che avesse un figlio"

"Ah,devo andare,arrivederci"

Dico salutando la barista per poi uscire,
il cielo è nuvoloso,piove a dirotto e quasi non ho il coraggio di andare da lui,
ma devo andarci,
non posso tirarmi indietro così,
non possono vincere i miei demoni,
non in questo caso,
non con lui.

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"Pendo dalle tue labbra con un cappio,
L'amore divora
da dentro come un cancro ,
Facciamoci male,
Scordiamoci il male,
E fa ancora male,
Facciamoci male."

Sono ormai arrivata di nuovo davanti alla sua stanza,e senza pensarci troppo entro.
Si è addormentato,
osservo il suo viso leggermente rosso,
ricoperto di tagli,
uno sul labbro,
uno sul sopracciglio,
vari vicino all'occhio sinistro,
e altri sparsi,
i suoi capelli disordinati in un codino troppo largo,
il suo petto che si alza e si abbassa regolarmente e le sue mani posizionate ai lati dei suoi fianchi,le quali però ora sono strette dalla mia,mentre con l'altra gli accarezzo il viso e lui apre leggermente gli occhi strizzandoli per il dolore.

"Mi dai un bacio?" chiede

Sorrido leggermente per poi premere le mie labbra sulle sue.

"I ragazzi mi hanno detto che prima sei scappata "

"Oh,ehm,si cioè non proprio"

"Cosa succede nella tua testolina malata?"

"Ehm,niente,ero andata a cercare tua madre"

La sua espressione diventa cupa e incazzata,
non dovevo toccare l'argomento.

"Non devi cercarla,è solo una troia"

"I-io,scusa volevo starti vicino"

"Sei opprimente in questo modo,non voglio sentir parlare di quella troia"

"Da quando una persona che ti vuole aiutare è opprimente,eh?" gli urlo quasi con gli occhi lucidi

Lui ignora il tono spezzato della mia voce e mi chiede una sigaretta, ricevendo un "Vaffanculo Gio" come risposta,per poi andarmene.
Quest'ospedale ha rotto qualcosa,
sia nel mese in cui ha soffocato me,
sia in questi giorni,in cui sta soffocando lui.

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10 p.m.
Sento qualcuno scuotermi insistentemente ripetendo il mio nome,apro gli occhi e incrocio quelli di Marika

"Oh ma che ore sono?"

"Le 10 tesoro,ma da quando non vai a casa?"

"Boh"

"Beh dovresti andare,tranquilla stiamo noi qua"

"No,rimango"

"Oi Adele " dice aggiungendosi anche Emanuele

"Ma è successo qualcosa tra te e Giorgio?"

"Perchè?"

"È strano,incazzato"

Lo guardo e le lacrime minacciano di uccidere,cosa gli dico?
Insomma neanche io so il motivo per cui mi ha detto quelle cose,
per cui sia così,
e mi limito a muovere le spalle e continuo ad ascoltare la musica,
passando così la notte,tra rap e caffè,
tra paranoie e pensieri orribili.

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5a.m.
"Lo fanno uscire verso le 11" ci annuncia Luca dopo aver parlato col dottore.

Mi alzo per andare in bagno,
mi guardo allo specchio: ho gli occhi rossi,
sono struccata,con una faccia distrutta e due occhiaie più grosse del mio viso.
Mi sciacquo la faccia e passo per la sua camera,entro anche se in teoria non potrei, e mi siedo accanto a lui poggiando la mia testa sulla sua mano e cacciando silenziosamente mille lacrime,che ormai non riesco più a fermare.

"Ti lascerò in pace,te lo prometto."

Dico singhiozzando tra una lacrima e un'altra,la cosa migliore da fare è tornare sulla mia strada,senza lui, i nostri demoni sono troppo forti per stare insieme,hanno sopportato abbastanza,adesso hanno solo voglia di distruggersi.
All'improvviso sento la sua mano asciugarmi le lacrime e i nostri sguardi si incrociano,
ma ormai sono vuoti.

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Nick Sick- Pelle bianca

❌Lieto Fine❌ (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora