Quando la porta venne aperta, Cameron e Bella mi guardarono con gli occhi spalancati. Afferrai il braccio della ragazza senza esitazione, poi la portai oltre l'uscio di casa Dallas.
-Cosa fai?- chiese il ragazzo
-Vado a vedere la casa di Bella Lightwood.-dissi lanciandogli un'occhiata di sfida. Lui strinse la mascella ma non fece nulla, non poteva rischiare che lei lo scoprisse.
-Cosa dico?- mormorò quasi come se avesse vergogna. Bella lo guardò quasi sconvolta, forse si aspettava che facesse qualcosa.
-Tu sei quello ribelle Dallas, stupiscimi.-dissi allontanandomi con la ragazza
Aprì la porta di casa sua con difficoltà, le tremavano le mani e io sorrisi. Amavo vedere le persone spaventati da me, amavo esercitare il controllo sulle persone e sulle cose che mi circondavano. Portai le mani sui suoi fianchi, avvicinai il mio corpo al suo e portai le labbra al suo orecchio.
-Ti rendo nervosa?- accarezzando leggermente i suoi fianchi e mordendo il suo lobo
Finalmente riuscì ad aprire, entrando seguita subito da me. Portai un braccio attorno al suo stomaco, la spinsi contro di me. Il mio braccio sinistro la teneva ferma stringendola, la mia mano destra afferrò i suoi capelli per tenere ferma la sua testa. Gemette per il dolore, verso che accese qualcosa di primitivo in me.
-Rispondimi. Ti intimorisco?
-S..si-disse e vidi le lacrime formarsi ai lati dei suoi occhi.
-Voglio vedere la tua stanza, Luna.
Bella annuì, la liberai dalla mia presa e iniziai a camminare alle sue spalle mentre mi portava lungo il corridoio. Si fermò dopo aver raggiunto la seconda porta a destra, l'aprì quasi lentamente.
La stanza mostrava chiaramente segni di essere stata abitata da poco, alcuni vestiti erano poggiati disordinatamente sul letto piuttosto che nell'armadio. Il letto era invece fatto con cura, alcuni pupazzi lo decoravano, senza renderlo però infantile. Mi avvicinai e presi un pupazzo che era quello che mi incuriosiva di più. Un piccolo panda che portava delle iniziali: un T, una K, una S e una C
-E' un regalo che mi hanno fatto i miei migliori amici.-disse togliendomelo delicatamente dalle mani-Me l'hanno regalato prima che partissi.
-Eravate uniti?
-Si, Scarlett e Kayle erano le amiche migliori che potessi chiedere. Tayler si prendeva cura di tutte noi, aveva il compito di spaventare tutti i ragazzi che ci infastidivano.- disse sorridendo, si era persa nei suoi pensieri.
-Qui nessuno ti darà fastidio.-dissi serrando la mascella e sedendomi sul letto
-Già..
La feci sedere su di me, strinsi le braccia intorno al suo busto. Iniziò a vagare con lo sguardo, afferrai il suo mento per costringerla a guardarmi.
-Cucciola, sei così innocente. Lo posso leggere nei tuoi occhi.-sussurrai portando lentamente le mie mani lungo i bordi della sua maglia.
Deglutì mentre alzai la sua maglia, portai lo sguardo sulla pelle del suo stomaco man mano che esponevo una parte del suo stomaco. Poi la maglia cade a terra. Mi leccai il labbro, guardandola con desiderio.
-Credimi, é da molto che non vedo un volto così innocente a Bradfort. E sai perché?- sussurai avvicinandomi alle sue labbra. Scosse la testa in segno di negazione.-Qui a Bradfort togliamo l'innocenza a tutti. Tu, purtroppo, hai incontrato me e credimi, quando avrò finito con te, desidererai di essere rimasta a casa tua dai tuoi amichetti.- afferrai il suo culo, fiondandomi sulle sue labbra. Lei gemette nel bacio e io ne approfittai per far passare la mia lingua nella sua bocca.
Capovolsi la situazione, strinsi i suoi polsi, impedendole così di muoversi. Morsi con violenza il suo labbro inferiore, un altro gemito di dolore lasciò le sue labbra. Avvertii il sapore di sangue e solo allora mi allontanai. Guardai il suo volto sconvolto, poi le sorrisi e baciai una seconda volta le sue labbra in maniera più dolce
-Ciao Luna.-dissi prima di alzarmi dal letto.
Tornai a casa in poco tempo, i ragazzi mi aspettavano tutti svegli. Si preoccupavano per me, temevano che potessi perdere il controllo e farmi male. Non sapevano che alla fine, rischiavano solo le persone che mi giravano intorno nel momento sbagliato.
-Alfa, tutto bene- chiese Demi, io annuii-Dove eri? Ci hai fatto preoccupare.
-Ho fatto solo un giro e mi sono tranquillizzato.- appena finii di dire quelle parole, il mio telefono vibrò, segno che avevo ricevuto un messaggio.
Da Cameron:
Adesso che lo sai, cosa vuoi fare?
A Cameron:
Averti nel palmo della mia mano, voglio che tremi ogni volta che le sono vicino perché potrei dirle il tuo sporco segreto. Glielo dirò quando meno te lo aspetti, sicuramente ti odierà.
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Just a possession/Grayson Dolan
FanfictionIn una Bradfort senza regole, con poliziotti corrotti e persone che fingono di non vedere mai nulla, Grayson Dolan regna su quella piccola cittadina facendo tremare tutti. Lo chiamano l'Alfa per il suo comportamento da uomo dominante e per il tatuag...