Capitolo 42

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Secondo tutti gli studenti, Bradley Simpson da le migliori feste della città, dopo l'Alfa. Ma questo era un particolare che non tutti avevano avuto la fortuna di conoscere. Dopo la fine della settimana, i fiori e le storie, non ho più sentito Grayson. Per quanto stessi male a causa sua e di quello che aveva fatto, non riuscivo a togliermi dalla testa l'idea di vederlo, di dirgli che sono innamorata di lui, che lo perdonavo tutto perché sapevo che ci teneva a me. Inoltre non riuscivo a smettere di pensare a lui con un'altra, era diventato una specie di pensiero fisso. Guardavo male ogni singola biondina tinta ed ogni possibile ragazza che poteva essere andata a letto con lui, in passato pure adesso.

Ma ritornando a Bradley, quella mattina, aveva detto che, la sera stessa, avrebbe organizzato una festa per festeggiare l'ultimo giorno di scuola e che eravamo tutti invitati. Io non avevo voglia di andare, tuttavia Juliet e Taylor la pensano in modo diverso.

Mi era impossibile non pensare a lui, sopratutto quando vedevo il volto ferito di Cameron. Non mi sorpresi quando, una volta arrivata alla festa, insieme a Juliet, Liam, Malcon, Joe e Taylor, mi ero recata in cucina per poter prendere un bicchiere della cosa più forte che avevano da offrire. Liam non mi aveva rivolto la parola, limitandosi solo a salutare e a parlare con me solo se strettamente necessario.

Bevetti l'ennesimo sorso di quella bottiglia di birra a poco prezzo, storcendo il naso quando il bruciore alla gola non ebbe l'effetto desiderato. Sospirai, guardando le persone ballare spensierate. Quando lo vidi, il mondo si fermò intorno a me, la musica divenne improvvisamente ovattata e l cuore prese a battermi con forza nel petto. Per quanto arrabbiata fossi con lui, non riuscii a fermare quella sensazione di pace che provai quando lo vidi. I suoi occhi si incrociarono con i miei, e mi sembrò sollevato quando mi vide. Sorrise debolmente, e allora notai i suoi occhi stanchi e spenti. Ricordai dei suoi incubi e il fatto che solo io potessi calmarli, e il senso di colpa mi travolse.

-Vieni a ballare.-

La figura di Juliet coprì la mia visuale, e in un certo senso, le fui grata per averlo fatto. Sorrisi ed annuii; avrei fatto di tutto per togliermi la sua immagine dalla testa. Mi trascinò sulla pista da ballo, dove già c'era Taylor. Ci sorrise quando ci vide arrivare, afferrando la mia mano e spingendomi verso di lei. In quella maniera, ero premuta tra i corpi delle due ragazze. Non c'era malizia nei confronti l'una dell'altra, ma tutte le persone nella stanza sembrarono fermarsi a guardare quello che molti ragazzi definirebbero "un ballo hot". Tirai la testa all'indietro, chiudendo gli occhi e ballando con loro due, fregandomene di tutto e tutti. Non sapevo dove fosse, ma sentivo i suoi occhi bruciare su di me.

-Amo questa canzone.-dissi eccitata.

-Bene.-gridarono in coro le due ragazze

Odia il modo in cui la mia pelle iniziò a bruciare, quando avvertii, piuttosto notai, l'intensità dei suoi occhi su di me. Portai lo sguardo su Taylor, concentrandomi sui movimenti. Le mani della ragazza davanti a me si posarono sui miei fianchi, quella dietro di me, invece, iniziò ad accarezzare le mie braccia.

-Fottutamente eccitante.-mormorò qualcuno 

I nostri occhi si trovarono. Era seduto sul divano, con una ragazza che provava a parlargli, ma lui guardava attentamente me. Sorrisi, quando una volta che la ragazza provò a toccare il suo braccio, Grayson afferrò il suo polso spingendola via in maniera poco gentile. La ragazza sbuffò, ma comunque andò via, dicendo di non rischiare.

Ci leccammo le labbra nello stesso momento. Lui perché sapeva che stavo ballando per lui, ed io perché la sua attenzione era riservata a me.

Le mie mani si posarono sui fianchi di Taylor, poggiandomi meglio contro il petto di Juliet.

-Qualcuno passerà una nottata molto intensa.-sussurrò Juliet al mio orecchio, facendomi scoppiare a ridere. Grayson la guardò male.

-Non credo di essere l'unica.-notando i loro rispettivi ragazzi.

Vidi Demi avvicinarsi a lui, sussurrando qualcosa al suo orecchio. Strinsi la mascella quando li vidi uscire dalla casa.

Insieme.

Da soli.

Quando la canzone terminò, mi scusai per andare a bere un pò d'acqua. Un ragazzo dai capelli mori si stava versando un bicchiere di bitta. La figura era estremamente familiare.

-Bella.-disse, facendomi un cenno col capo

-Sammy.-dissi, sorridendo

-Bel ballo.-disse, facendomi l'occhiolino.

-Felice di averti fatto piacere.-dissi, e notai quanto maliziosa suonasse la mia voce. Si schiarì la gola, grattandosi la nuca imbarazzato.

Presi un bicchiere d'acqua, poi uscii dalla casa per prendere un pò d'aria. Presi un respiro profondo, mentre l'aria invernale mi fece venire i brividi.

Mentre camminavo, sentii due persone parlare in lontananza. Non mi sarei avvicinata, se non fosse stato per un forte colpo che sentii. Più mi avvicinavo, più mi era chiaro che fossero due ragazzi. La figura di uno era fin troppo familiare.

-Ti ho detto di starle lontano, brutto stronzo, e tu che fai? L'accompagni alla festa?- . Spalancai gli occhi quando il pugno colpì la guancia del ragazzo sotto, ringhiando infastidito.-La porti in moto perché sai che sarà il solo modo in cui lei ti toccherà mai?

-Non le ho più parlato, Alfa, proprio come avevi ordinato. Non volevo portarla in moto, ma gli altri...-disse la voce. Mi sentii male

-Non mi interessa degli altri! Fottuto coglione, non devi toccarla e starle vicino!-disse furioso, e anche nel buio mi sembrò di vedere la sua mascella tendersi.

-Tu non la meriti, comunque.-disse

-Chiudi la bocca!

-Che razza di persona sei se l'allontani da tutti i suoi amici?

-Chiudi la fottuta bocca, stronzo!-abbaio con forza. Spalancai gli occhi e la bocca quando vidi una pistola venire puntata contro la testa di lui.

Immagini di Morgan e quello che era successo mi ritornarono in mente. Eccetto che questa volta, non era quel ragazzo olandese, ma Liam.

-Grayson...-dissi, senza sapere da dove venisse fuori la forza per poter parlare.

Si voltò di scatto e i suoi occhi scuri mi fecero capire una cosa: quello era l'Alfa.

Just a possession/Grayson DolanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora