Capitolo 12

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Grayson stringeva la mia mano, la sua presa era delicata ma decisa allo stesso tempo. Ancora una volta la sua presenza fece abbassare la testa a tutti, ancora una volta restai stupita dal fatto che intimidisse così tante persone con facilità. Intravidi subito da lontano, le due ragazze che avevo conosciuto la volta scorsa. Con loro c'era un ragazzo alto e un aspetto quasi intimidatorio, ma appena sorrise a Demi l'aria da cattivo ragazzo sembrò sparire del tutto. Notai l'assenza di Jacob e Mahogany, forse non erano ancora arrivati oppure si trovavano da un'altra parte, dopotutto la casa sembrava essere gigante.

-Andiamo Luna-disse trascinandomi verso il suo gruppo.

Stassie fu la prima a vedermi, si alzò dal divano e sorrise. Mi stupii quando mi strinse con forza nelle sue braccia, il mio corpo era completamente irrigidito ma poi ricambiai il suo abbraccio. Quando mi lasciò andare, spostai lo sguardo su Demi e lei alzò la mano per salutarmi, ricambiai. Il ragazzo invece mi sorrise, un sorriso che molte ragazze avrebbero trovato attraente.

Due uomini si avvicinarono a Grayson e notai un sorriso formarsi sul suo viso. Sembrava un sorriso sincero, uno che non gli avevo mai visto fare, nemmeno quello che mi aveva rivolto quella stessa mattina si avvicinava a questo.

-Will- dice stringendo l'uomo, non ci prestai molta attenzione perché fui catturato dal ragazzo accanto.

Grayson aveva un fratello....Gemello!

-Lei é Bella-disse Grayson riportandomi sulla terra

-Io sono William, lo zio di Ethan e Grayson.

-Finalmente ti conosco!-esclamò il fratello-Abbiamo sentito molto parlare di te. Io sono Ethan il suo gemello.

Ben presto, tutti si persero nelle proprie conversazioni. Grayson si era seduto su uno dei divani, ma siccome non c'era più spazio, io ero finita sulle sue gambe. La sua stretta era possessiva intorno ai miei fianchi, la sua mano libera disegnava dei cerchi immaginari. Notai come alcune ragazze mi lanciavano sguardi quasi di invidia, tuttavia appena capivano che le stavo guardando, abbassavano il capo.

Mi sentivo intimidita e fuori luogo in quel posto, tutti sembravano essere il doppio di me e a proprio agio. Non appartenevo per niente a quell'ambiente.

-...Quindi tra un mese verranno qui, giusto per vedere che tipo di persone siamo.-disse William.

Parlava del suo importantissimo successo ad Amsterdam, si vantava di quanto velocemente avesse convinto quei uomini a fornirsi della sua roba. Diceva che tutto era stato più facile perché aveva fatto una buona impressione sulla figlia del capo, siccome lei era la principessa di papà, lo aveva convinto in poco tempo. 

-Grayson, puoi venire un attimo?-chiese William. Il ragazzo dagli occhi castani mi guardò per pochi minuti, poi annuì in direzione di suo zio. Mi alzai in piedi per permettergli di alzarsi in piedi, mi sorride e poi si avvicina a suo zio.

-Stassie...-disse Grayson in tono autoritario, i suoi occhi si posarono velocemente su di me e poi sulla bionda che annuì.

Perfetto, adesso avevo anche bisogno di essere vigilata. Demi mi sentì sbuffare e mi rivolse uno sguardo di scuse, Stassie invece si voltò verso di me e mi fece un occhiolino. Come faceva a prendere tutto alla leggera?

-Non preoccuparti, non ti ucciderò se respiri troppo forte o cose simili.-disse ridendo

-Bene, perché dovrei parlare con lei.-disse una terza voce. Alzai lo sguardo per trovare gli occhi di Cameron, un piccolo sorriso si formò sul suo volto ed un altro si formò automaticamente sul mio.

-Okay, ora non sfidiamo troppo la fortuna.-disse Stassie

-La riporto indietro prima che Grayson torni, nessuno sarà nei guai.Lei roteò gli occhi e sbuffò un piccolo "va bene".

-Ti adoro, Baby.- esclamò baciandole la guancia

Ci allontanammo insieme, presto capii che mi portava verso la porta. Bene, avevo proprio bisogno di un pò di pace. Da quando mi aveva fatto compagnia quella sera, avevo smesso di essere così tanto terrorizzata da lui.

-Allora...perché qui?

--Volevo solo dirti che non ci sarò per un pò, mio nonno materno non sta bene e passeremo del tempo con lui.

-Mi dispiace.

-Dovrei stare via solo per due settimane, cerca di non sentire troppo la mia mancanza.-disse con un sorriso sornione

-Ci proverò, ma non ti prometto nulla.

-Mi piace, sai?-disse indicando la bandana che portavo tra i capelli.

-E' una nuova moda.

-Non trovavi né codini né fermacapelli.

-Come lo sai?

-Intuizione.

Tra noi cade un silenzio piacevole, finché non mi allontanai leggermente dalla ringhiera. Portai le mani tra i capelli e mi tolsi la bandana e poi lo legai intorno al suo polso.

-Così ti ricorderai di me.

-Adesso mi metto a vomitare.

-Fottiti.

-Dovresti entrare, prima che torni Grayson.- feci per andare, ma la sua mano si strinse intorno a mio polso per fermarmi.

Sorrisi quando fece scivolare un anello al mio dito.

-Abbi cura di te.

-Anche tu.-dissi e un'aria malinconia sembrò cadere su di noi

-Vedi di no perdere la verginità mentre sono via, o almeno cerca di non farti uccidere.

-Perché credi che io sia vergine?

-Perché non lo sei?

-Questo é per me da sapere e per te da non pensare neanche.

Entrai sentendolo ridere dietro di me. Mi guardai intorno e trovai subito il gruppo di Grayson. Lui non c'era ancora e tirai un sospiro di sollievo, ma ero così presa dai miei pensieri che finii per scontrarmi contro qualcuno.

-Quindi eri in bagno.-disse una voce roca. Guardai Grayson con occhi spalancati, deglutii nervosamente.

-Già.

-A meno che tu non sia scappata dalla finestra, il bagno si trova in fondo alle scale.-disse indicando la parte opposta da dove ero sbucata. Sussultai quando strinse con forza il mio polso. I suoi occhi divennero più scuri, la sua mascella si serrò e notai il cambiamento nel suo corpo.-Dove cazzo eri?- solo allora i suoi occhi si posarono sull'anello.-Fottuto Dallas.

-No...-mormorai quando tolse con prepotenza l'anello dal mio dito.

-Sei mia Bella, prima lo capirai, meno problemi avrai...

Just a possession/Grayson DolanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora