Per tutta la serata avevo sentito i suoi occhi su di me, sapevo che seguiva attentamente ogni mio movimento.
La prima eravamo divisi in "coppie" e la vittoria, solo per pochi punti, andò a Tay e Malcom. La seconda invece, fu semplicemente maschi contro femmine...inutile dire che vincemmo noi ragazze, opera del fascino femminile. Con fascino femminile, intendo dire che l due ragazze facevano di tutto per far perdere la concentrazione ai propri fidanzati. Juliet ancheggiava eccessivamente ogni volta che passava davanti al suo ragazzo, lui la guardava quasi con la bava alla bocca.
Taylor aveva sorriso ad un ragazzo dall'altro lato della sala che non le aveva tolto gli occhi di dosso , Malcom lo fulminò con lo sguardo.
Ottenemmo due cose: il ragazzo smise di fissare Taylor, ma Malcom per liberarsi in fretta del suo turno, aveva mandato la palla fuori.
Quasi automaticamente alzai lo sguardo per poter guardare Grayson. Non era seduto sulla sedia, ma era in piedi, siccome era il suo turno. Il ragazzo era molto concentrato sulla palla che aveva tra le mani. Molte ragazze lo stavano osservando. Notai la ragazza che ci aveva provato con Liam, gli guardava il culo mordendosi il labbro. Avvertii una strana sensazione allo stomaco.
Mi alzai.
-Vado un attimo al bagno.
-Ok.
Mentre passavo davanti alla pista dove si trovavano Grayson ed il suo gruppo, camminai più velocemente perché non volevo incontrare lo sguardo di nessuno di loro. Forse per quel motivo, non notai che qualcuno si era alzato per seguirmi.
Grayson's pov
Mi leccai le labbra. Poggiai la spalla contro il muro, incrociai le braccia al petto e abbassai lo sguardo sul suo culo meraviglioso. Era piegata in avanti per sciacquarsi il volto, i jeans facevano un ottimo lavoro. Li sotto c'era un ben di Dio.
-Sai, se fossi mia, non ti avrei mai fatto uscire di casa vestita così.-dissi
Lei sobbalzò, il suo sguardo incontrò il mio e si raddrizzò, ma prima che potesse allontanarsi dal lavandino, io feci più veloce, la strinsi tra il mio corpo e il lavandino.
-Grayson...-sussurrò. Non sapevo se era un una forma di saluto o un avvertimento, seppi solo che amai il modo in cui il mio nome suonava sulle sue labbra.
-Non saresti uscita dalla stanza.-mormorai contro il suo collo. Ghignai soddisfatto quando vidi i brividi sul suo corpo- Non hai idea di quanto io sia arrabbiato.- la mia mano dalla spalla era scesa sulla sua panca scoperta. Ne approfittai per spingere il suo corpo indietro, eravamo così vicini che neanche l'aria sarebbe stata capace di passare tra i nostri corpi.-Ti guardano tutti e quel ragazzo ti sta troppo vicino.- la mia mano libera spostò i suoi e lasciai un bacio sul suo collo.
-Anche tu sei padrone di molte attenzioni.-disse con un filo di voce
-Sei gelosa?-chiesi sorridendo divertito.
-E tu?
Ridacchiai, i miei occhi si puntarono sullo specchio e vidi i suoi occhi curiosi, e i miei pieni di desiderio.
-Già...muoio proprio dalla voglia di toccarti.-dissi e la mia mano afferrò il suo seno. Un gemito di sorpresa abbandonò le sue labbra. Baciai il suo collo, assicurandomi di non togliere mai lo sguardo dallo specchio. Era la visione più erotica che avessi mai visto, e in quel momento, era una visione riservato solo a me.-Guarda-ringhiai quando distolse lo sguardo. La mia mano libera si posò sotto il suo mento per riportare la sua attenzione sullo specchio.
Inizia a sentire il suo cuore battere con forza contro la mia mano, sembrava che stesse correndo una maratona. L'avevo fatta diventare gelatina tra le mani.
-Ti prego...
-Ti prego, cosa?-chiesi divertito
La mano che prima stringeva il suo mento, scese verso il basso, accarezzai la linea dei suoi jeans con la punta delle dita. Chiuse gli occhi, mentre la sua testa si posava indietro sulla mia spalla-
-Vuoi che ti faccia sentire bene?- lei annuì con forza ed una voglia assurda di piegarla contro il lavandino, e prenderla proprio in quel momento. Ringraziai quel briciolo di autocontrollo che avevo.-Perché dovrei?Sei andata via come una bambina spaventata alla prima opportunità che ti é stata data.
-Perché sono tua e sono stata cattiva...Devi scoparti la tua cattiva bambina.-disse con voce roca.
Gemetti, spingendo in avanti i fianchi. Solo quando incontrai il suo culo, notai quanta voglia avessi di lei.
-Quindi, nonostante tutto, sei mia?-lei annuì-Come? Non sento.
-Si, sono tua.
Baciai di nuovo il suo collo, i suoi occhi erano tornati nei miei, sempre attraverso lo specchio.
-Questo lo avevamo capito entrambi.-sussurrai al suo orecchio.
Mi allontanai da lei e un piccolo ghigno si era formato sul mio viso. Andai verso la porta, quando mi voltai lei mi guardava con gli occhi spalancati, proprio come quando ero entrato.
Adesso che mi voleva, potevo tornare a prenderla.
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Just a possession/Grayson Dolan
FanfictionIn una Bradfort senza regole, con poliziotti corrotti e persone che fingono di non vedere mai nulla, Grayson Dolan regna su quella piccola cittadina facendo tremare tutti. Lo chiamano l'Alfa per il suo comportamento da uomo dominante e per il tatuag...