Capitolo 35

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Con il passare dei giorni, la mia relazione con Grayson sembrava migliorare ogni giorno di più. Sapevo che si stava sforzando di cambiare, per essere dolce con me. Spesso notavo come guardava male qualcuno, che ignaro del mio legame con l'Alfa, mi fissava un pò troppo, ma poi non faceva altro. In quei momenti però, mi bastava solo attirarlo a me e baciarlo, e tutto sembrava passare. Apprezzavo tantissimo i suoi sforzi, perché mi facevano capire quanto ci tenesse a non rovinnare le cose con me. Per quanto riguarda le regole che mi aveva imposto, non aveva fatto nessuna di quelle cose. Di tanto in tanto scuoteva la testa se mettevo qualche gonna o un vestito, ma aveva tolto di mezzo il problema iniziando a lasciarmi succhiotti sulle gambe, costringendomi così a dover indossare jeans o pantaloni.  

Tuttavia con il passare dei giorni, avevo iniziato anche a sentire la mancanza di mio padre. Vedevo Cameron di tanto in tanto a scuola, ma non mi aveva ancora parlato. Avevo paura che facesse qualcosa di azzardato. Dopo un pò il mio fratellastro mi aveva detto che dovevamo parlare e io non mi ero tirata indietro. Ne avevo parlato con Grayson e lui aveva detto, siccome era una cosa di famiglia, avevo tutto il diritto di andare da sola e prendermi tutto il tempo che volevo. Non gli ero mai stato così grato, apprezzavo tantissimo che mi stesse dando tutta quella libertà, che stesse provando a cambiare per me, che si prendesse cura di me. Passavo così tanto tempo con lui che quando non eravamo insieme, mi sentivo completamente vuota e persa.

Quella domenica mattina, mentre mi preparavo per poter uscire ed incontrare mio padre e Cameron, già sentivo la sua mancanza. Mi era venuto dietro per tutto il tempo in cui mi preparavo: si era seduto sulla tavoletta del bagno mentre mi facevo la doccia, e mi guardava famelico mentre mi vestivo. Aveva stretto la mia mano quando eravamo entrati in macchina, siccome lui mi avrebbe accompagnato per poi andare a da Ethan, per risolvere delle cose. Per tutto il tempo non avevo potuto smettere di sorridere, amavo tutte quelle attenzioni.

Quando eravamo arrivati al piccolo bar, dove avrei dovuto incontrare gli unici uomini della mia vita, mi aveva stretto con forza tra le sue braccia e mi aveva lasciato un veloce bacio sulle labbra, facendomi desiderare ancora di più. Le persone però ci guardavano, e Grayson aveva fretta. Lui mi guardò attentamente, lasciando un chiaro messaggio agli altri che non dovevano guardarmi perché ero sua. Gli sorrisi quando trovai un un tavolo libero, siccome ero arrivata per prima, e poi lo vidi andare via.

Passarono solo pochi minuti ed iniziai a sentire la sua mancanza.

-Flaca...-sussurrò dolcemente una voce alle mie spalle. Mi voltai velocemente, trovandomi davanti mio padre.

-Ciao papà.-dissi alzandomi dalla sedia e recandomi verso di lui. Mi abbracciò con forza, e lo sentì sospirare di sollievo quando non mi tirai indietro. Solo allora mi resi conto della presenza di Cameron, che forse era venuto con mio padre.

-Sediamoci, forza.-disse mio padre.

-Allora...come va?-chiesi, sentendo la tensione iniziare a salire. Gli uomini non erano molto bravi a parlare...Ma dopotutto io avevo parlato solo con Sammy, Jacob e Ethan che sapevano di non dovermi parlare se non per motivi importanti.

-Bene...sono stato molto in pensiero per te, anche Cameron era preoccupato.

-Non ne avevi motivo, sto benissimo con Grayson.-dissi. Mio fratello roteò gli occhi.

-Lui é pericoloso, Bella. Capiscilo e allontanati da lui.-disse lui. Sentii una rabbia crescere dentro di me. Chi si credeva di essere?

-Non hai diritto di parlare di lui se non lo conosci.-dissi seria.

-Perché tu lo conosci?-chiese, stringendo la mascella

-Molto meglio di quanto tu possa immaginare.-dissi

-Davvero?Cazzo, ti ha picchiata!-disse alzando la voce.

-Cosa?-chiese mio padre, sgranando gli occhi

-Non mi ha picchiata, é stato solo un incidente. Adesso stiamo benissimo insieme.-dissi

-E quanto credi che durerà? Lui é manipolatore, Bella, farebbe di tutto per averti al suo fianco ed é molto bravo a fingere di essere la vittima. Credimi...lo conosco da molto più tempo di te.-disse

-Non mi interessa, Cameron. Comunque non siamo qui per parlare della mia relazione con Grayson.

-Va bene...Ma io non rinuncio, so che lui ti farà di nuovo del male.

-Me ne vado.-dissi infuriata. Feci per alzarmi, ma mio padre posò la mano sulla mia e mi fermo.

-Siediti, per favore. Cameron, lei ha ragione, non dobbiamo parlare della sua vita, ma della nostra storia. Anche se nemmeno io approvo la loro "relazione"-disse, forzando l'ultima parola

-Va bene.-disse il ragazzo

-Mija, prima di tua madre, io avevo già conosciuto la madre di Cameron. Entrambi avevamo capito di non amarci più, e quando scoprì che era incinta, le promisi di prendermi cura di lei e di mio figlio. Nel frattempo, incontrai tua madre. Si conobbero, e Gina, la madre di Cameron, mi disse di essere molto felice per me. Poi, io e tua madre, ci sposammo e lei restò incinta di te. Allora iniziò a cambiare, evitava Gina e suo figlio da parecchio e poi mi propose di andare via con lei, oppure di restare e perderla. Gina mi disse di andare via con lei, e io le promisi che mi sarei assicurato di mandarle i soldi di cui lei e il bambino avevano bisogno.-raccontò mio padre. Non riuscivo a credere. Non potevo credere che mia madre avesse fatto questo. Ricordavo pochissimo di lei, ma non avrei immaginato che potesse essere così fredda.

-Mia madre stava conservando dei soldi per permettermi di andare al college. Non li utilizzò mai, nemmeno quando la situazione per noi era critica. Ebbe un trasferimento, lei andò in California ed io restai qui con i miei zii. Venni a sapere del suo fondo e consumai tutti soldi per drogarmi. Mi indebitai con Grayson, perché dopo averli finiti tutti, cercavo lo stesso altre dosi man mano più forti. Iniziai a lavorare per lui per poter saldare il mio debito, allora anni dopo, mi disse come e dove trovarvi, insieme al numero di tuo padre.-continuò Cameron

Assorbii le informazioni che mi erano appena state date, sentendo la testa esplodermi.

-Io e Cameron ci parliamo da quasi tre anni. Il mio amico era a conoscenza di questa cosa, anche per questo mi propose di prendere il suo negozio.-disse mio padre

-Ed era pieno di debiti.-sussurrai.-Mi dispiace per tutto quello che vi é successo, davvero. Capisco che tu abbia avuto paura di dirmelo, papà, con il tempo ho capito di non essere nemmeno arrabbiata con te. Va tutto bene adesso, e capisco benissimo che tu voglia passare del tempo con Cameron. E' tuo figlio, dopotutto.-dissi alzando le spalle

-Sono anche tuo fratello.-disse lui, guardandomi in maniera profonda

-Lo so.

-Mi preoccupo per te.-aggiunse

-Non ne hai motivo. Io e Grayson abbiamo parlato e messo in chiaro tantissime cose, va tutto bene tra di noi.-dissi

-Hai intenzione di tornare a casa?-chiese mio padre, speranzoso

-Non lo so.-risposi. Mi piaceva tantissimo stare con Grayson, mi sembrava strano solo pensare di allontanarmi da lui.

-Bella, smettila di dire così tante cazzate!Mentre tu vivi di fantasia, lui sicuramente si starà già scopando un'altra.-disse Cameron, in maniera dura e fredda.

Mi alzai di scatto sbattendo le mani sul tavolo, tutti si voltarono verso di noi.

-Non parlare mai più così del mio ragazzo!

Just a possession/Grayson DolanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora