A tuo rischio e pericolo

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《Sei ancora qui con me?》La voce dolce e scherzosa di Demyan mi riporta alla realtà. Mi giro con un sorriso debole incrociando subito i suoi occhi marroni.
《Si, scusa... sono un po' agitata per il primo giorno di lavoro》dico deviando lo sguardo.

Ho detto una bugia.

Non riesco a togliermi dalla testa gli occhi verde smeraldo di Colin. Ieri è stato davvero imbarazzante stare in macchina con lui. Mi sembrava di stare in compagnia di uno sconosciuto.
Non ha parlato neanche per un secondo durante il tragitto verso casa e, ovviamente, neanche io ho spiccicato una singola parola.

Sembrava teso, nervoso, arrabbiato, agitato... un miscuglio di cose che ho notato solo dalle sue mani e dal modo in cui stringeva con forza il volante.
Avrei voluto fargli alcune domande ma ho preferito evitare visto il suo cambio d'umore repentino.
Mi sono chiesta se fosse, giusto così a caso, un tantino bipolare e facendo quel pensiero mi sono ritrovata a ridacchiare.

L'occhiataccia che mi aveva rifilato era stata abbastanza cattiva da farmi smettere all'istante. Per questo motivo, quando siamo arrivati al nostro palazzo, sono scesa di corsa dalla sua macchina. Ho accennato solo un ciao a cui però non ho ricevuto risposta.

Chiudo gli occhi quando una luce accecante mi si para davanti. Quando li riapro sbuffo silenziosamente e mi copro la faccia con una mano. Maledetti paparazzi.
I flash aumentano notevolmente, infastidendomi non poco dal momento che non sono da sola ma in compagnia di Dem.

"Oh merda! Demyan"

Mi giro di scatto trovandolo al mio fianco con un cipiglio sul viso. Riesco a vedere un grosso punto interrogativo sopra la sua testa.
Ridacchio leggermente e afferro il suo braccio trascinandolo con me all'interno del primo bar.

《Cavolo... io ci sono abituato visto che fuori dal night li trovo sempre, ma cosi...》lascia la frase a metà mentre mi guarda pensieroso, ho già capito ciò che voleva dire
《Ma così è pesante...》concludo per lui in uno sbuffo. Annuisce prima di poggiare una mano sulla mia schiena e accompagnarmi ad un tavolo libero.

Quando ci sediamo sono felice di non essere vicino alle grandi vetrate. Almeno per un po' possiamo stare tranquilli
《Ma è sempre cosi? Cioè, ogni volta che esci te li trovi intorno?》chiede sconvolto afferrando il menù.
《Per la maggior parte delle volte si, è esattamente così...》mormoro distratta leggendo uno dei menù per la colazione.

Ordiniamo due cappuccini, due brioche al cioccolato e un frullato da dividere. Quando la cameriera dagli occhi esageratamente truccati va via, ci rivolgiamo un sorriso veloce

《Avete preso una decisione per il lavoro al night?》chiedo stranamente speranzosa. Non è di certo il lavoro che prediligo svolgere ma, ahimè, tutti quei soldi mi farebbero più che comodo. Non so perché ma sento il bisogno di guadagnare qualcosa con le mie mani.

Forse vedere le mie coetanee andare a lavoro e muoversi durante la giornata mi ha fatta sentire un po'... una nullafacente ecco. Oppure ho semplicemente iniziato a capire come vanno le cose.

《Due persone non sono d'accordo!》esclama Dem riportandomi alla realtà. Socchiudo gli occhi mentre lo guardo stranita
《Okay... Colin e...》lascio la frase a metà inclinando leggermente la testa
《E... Andrew!》dice scrollando le spalle. La mia bocca si spalanca immediatamente
《Per quale motivo? Non ha nessun dirit-》
《È un socio come tutti noi. Ha tutto il diritto che vuole!》dice Demyan ridacchiando. Sbuffo infastidita e mi segno mentalmente che oggi pomeriggio gonfierò di legnate Andrew.

《A che ora inizi?》
《Alle 9.00. Quindi fra mezz'ora!》dico guardando l'orologio. Finalmente la cameriera arriva con la nostra colazione e ci tuffiamo sul cibo.

My new neighbors H.S. [Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora