Credevo di poter fare a meno di te

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《Non avevi nessun orso alle spalle》annuncia in un sorriso debole.

Sbatto le palpebre, incredula.

Cosa stra cazzo stai blaterando? Brutto idiota senza cervello mi stava per venire un infarto. Lo sapevo che dovevo girarmi e controllare, invece no!! Mi sono fidata di te che sei solo uno stronzo. E poi che diamine hai da ridere?》strillo tutto d'un fiato gesticolando come a voler cacciare degli insetti dalla faccia.

Ride. Lui ride.

Lo spingo con tutta la forza che mi ritrovo e quasi avrei intenzione di afferrarlo dalle caviglie per farlo ricadere in un altro punto che non sia il letto dove si trova adesso.

Giusto per fargli sbattere la testa e vedere se diventa più intelligente.

Prima di spingerlo avrei dovuto assicurarmi che dietro ci fossero dei sassi o un letto di chiodi.

《Stai progettando il mio omicidio?》chiede divertito mettendosi comodo.
《Anche di peggio grandissimo pez-》lancio un urletto quando mi afferra il polso facendomi cadere sopra di lui.

《Levati imbecille!》dico disgutata.
Provo ad alzarmi e a liberarmi un minimo dalla sua stretta ferrea. Ma ho i polsi chiusi nella sua mano e le sue gambe fungono da morsa intorno alle mie.
《Colin! Mollami!》strillo arrabbiata provando a divincolarmi.
《Adesso tocca a me parlare!》ribatte serio facendomi immobilizzare.

《Va bene. Ma lasciami respirare.》sentenzio in uno sbuffo. Scuote la testa, facendomi capire subito che dovrò stare attaccata a lui come una scimmia al suo ramo.

《Partiamo dalle cazzate. Andrew!》esclama sicuro di sé sfiorandomi il viso con la mano libera.

Schiudo le labbra in modo quasi invisibile, restando confusa per questa strana carezza

《Mi ha fatto incazzare davvero quel giorno. Ma ricordati sempre ciò che sto per dire》sentenzia sicuro scrutandomi, come a controllare che stia prestando la giusta attenzione. Gli faccio un cenno del capo mentre deglutisco e guardo le sue labbra

《Non picchierò mai un mio amico. Dovrebbe fare una cosa davvero brutta, quasi illegale per far si che io alzi un solo dito su di lui!》esclama con calma.
Annuisco, ma l'unica cosa che so è che non ho capito neanche una singola parola di ciò che ha detto.
Le sue dannate dita continuano a scivolare lente dalla mia spalla al mio viso, lasciandomi completamente rintronata e confusa.

《S-smettila per favore...》mormoro con sguardo basso. Allontano il viso, quanto basta per fargli capire di interrompere quel suo gesto.
Ridacchia, una risatina così leggera che quasi credo di averla immaginata, ma le sue dita si spostano dal mio viso, facendomi fremere per il modo lento e tremendamente calmo con il quale lo fa.

《La sfilata...》mormora assorto attirando la mia attenzione.
Saetto lo sguardo sul suo viso e dopo quelli che sembrano secondi, o forse minuti, i suoi occhi si posano nei miei
《Lasciamo questo argomento per ultimo》sussurra sornione.

Scuoto la testa all'istante. Io voglio sapere. Ho bisogno di sapere cosa diamine prova e pensa di me.

《Non avere fretta ragazzina... dillo anche al tuo cuore》sussurra con un ghigno, posando l'indice proprio su quel punto.

Resto stupita dalle sue parole ma lo stupore sparisce completamente quando il battito del mio cuore mi arriva alle orecchie.
Mi basta un secondo per capire il motivo del suo commento da quattro soldi. Batte talmente veloce che sarebbe stato impossibile per lui non percepirlo.

《Okay... basta...》mormoro delusa, sono stanca di dovermi sorbire le sue cattiverie gratuite per ogni minima cosa.
Mi divincolo fino allo stremo e quando riesco a liberarmi ci metto poco a raggiungere la porta del bagno
《Fermati. Per favore...》mormora dispiaciuto avvolgendo le braccia intorno ai miei fianchi.

My new neighbors H.S. [Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora