《Colin, aspetta!》chiedo in una supplica cercando di raggiungerlo.
Il freddo pungente della notte mi entra fin dentro le ossa, superando senza problemi il golfino di cotone e il mio sottile strato di pelle.
Aumento il passo quando vedo che sta per inoltrarsi nel bosco.
《Colin!》lo afferro dal giubbotto, riuscendo finalmente a fermare i suoi passi.Prendo dei respiri profondi mentre lui sta fermo immobile dandomi ancora le spalle. Strattona il giubbotto, come a voler cacciare via la mia mano chiusa a pugno su quest'ultimo.
《Non è come pensi tu...》
《Perché? Cosa penso io?》domanda seccato girandosi per guardarmi.La mia mano scivola via dal retro del suo giubbotto, la lascio cadere inerme lungo il fianco mentre guardo i lineamenti del suo viso evidentemente tesi
《Abbiamo solo-》
《Non mi interessa, Skyler.》il mio sguardo saetta sui suoi occhi all'istante.Alzo le sopracciglia, completamente sorpresa dalle sue parole che si rivelano, ovviamente, soltanto bugie
《È ovvio che ti interessa. Te ne sei andato via.》dico ovvia stringendomi nelle braccia.
Il vento mi fa svolazzare i capelli sul viso, cosa che mi impedisce di guardare i suoi occhi verdi per alcuni secondi.《Vado via perché sono stanco.》dice con poco interesse facendo spallucce.
Assottiglio gli occhi, guardandolo con un misto di rabbia e confusione
《Perché hai lasciato la mia mano allora? Ti ha dato fastidio e mi dispiace, Colin! Mi dispiace ma l'ho capito solo ades-》
《Non mi ha dato fastidio. È tutto qui》picchietta l'indice contro la mia fronte
《È tutto nel tuo cervello. Ti stai creando castelli di sabbia, e mi dispiace dirtelo ma ti crollerà tutto quanto addosso》sussurra tra i denti.Le mie labbra si schiudono incredule, deluse. Resto a guardarlo per un tempo che mi sembra lunghissimo
《Beh, è tutta colpa tua》ribatto cercando di apparire sicura, ma la mia voce si incrina leggermente, cosa che gli fa spuntare un sorrisetto laterale che mi fa allontanare di qualche passo
《Colpa mia?》il suo sopracciglio si alza mentre si indica con la mano e mi guarda diverito. Annuisco
《Si, Colin. Tu, i tuoi gesti e le tue parole.》esclamo con più sicurezza di prima. Accenna una risatina scuotendo la testa e guardandomi male《È colpa tua e del modo in cui interpreti》mi accusa senza battere ciglio, lasciandomi di stucco, ma per fortuna mi riprendo quasi subito.
《Quanti cazzo di modi ci sono per interpretare te che mi afferri la mano? Quanti dannati modi esistono per interpretare le parole che mi hai detto in quella casa?》chiedo retorica allargando le braccia. Posso vederlo in modo nitido mentre digrigna i denti e fissa la luna alle mie spalle.
《Hai solo paura di ammettere che sei geloso, Colin. Ti da fastidio quando Nathan è nei paraggi a ronzarmi intorno, ti ha dato fastidio sapere di ieri sera. Anche il primo giorno ti ha dato fastidio, quando mi hai vista dopo un mese dove tu ti sei fatto i cazzi tuoi!》La mia voce si è alzata di un'ottava, riecheggiando nell'aria gelida che si nasconde tra gli alberi.
Lo scruto con attenzione, e i suoi lineamenti sembrano essersi rilassati. Ogni tanto contrae la mascella e si pizzica il labbro tra i denti, indeciso su qualcosa da fare o dire
《"Sono un idiota che crede di sapere ciò che non vuole ma che poi si comporta da cretino facendo tutto il contrario" cit.》sputo fuori frustrata dal suo dannato atteggiamento.《Continua a comportarti così. Almeno mi sarà più facile prendere una decisione.》concludo dicendo un enorme bugia.
Giro i tacchi e quando sono vicina a casa decido di prendere un respiro profondo e sedermi sulla panchina appena dentro al vialetto.
È sfiancante.
È davvero sfiancante stare dietro ad un ragazzo così, quella più bambina dovrei essere io visto che ho diciotto anni, ma vedendo come si comporta, mi sembra più che altro lui il bambino della situazione.
E forse sarà anche colpa mia, non ho espresso a pieno ciò che penso o che credo di provare, ma come dovrei fare con uno così?
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My new neighbors H.S. [Wattys2018]
Teen Fiction[☆IN REVISIONE COSTANTE☆] Skyler Evans è una ragazza di 18 anni, ma non è come la maggior parte delle sue coetanee, è viziata, ma d'altronde non poteva essere altrimenti visto la vita sfarzosa che i genitori le hanno sempre permesso di fare. La sua...