Non è possibile

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Lo scruto con attenzione nella sua posizione dritta ma con gli occhi bassi. Fissa la busta gialla poggiata sul tavolo, l'unica cosa che in questo momento mi divide da mio padre.
Sono passati due giorni da quando i ragazzi sono andati via. Due giorni in cui non ho visto neanche l'ombra della persona che sta seduta di fronte a me.

Deglutisco a vuoto non sapendo se iniziare a parlare oppure no, l'unico rumore che si espande in cucina è quello delle sue dita che sbattono nervose contro la superficie del tavolo. Mette più ansia di quella che ho già.

《Papà...》
Alza lo sguardo di scatto, sembra quasi sorpreso da quella parolina che ho pronunciato debolmente per attirare la sua attenzione.

Più guardo i suoi occhi, più ci vedo dentro i miei. Quel colore che ho sempre reputato raro e invidiabile da tutti, un colore che solo noi possediamo.

《Mi dispiac-》
《Non è questo che mi interessa》esclama brusco senza neanche farmi finire.

《Fammi parlare... ho bisogno di dirti ciò che penso e che provo》dico in una supplica. Annuisce lievemente dopo un attimo di riflessione, forse più per il mio sguardo triste che per la voglia di ascoltare quello che ho da dire.

Prendo un respiro profondo e, dopo qualche secondo, alzo nuovamente lo sguardo su di lui

《È vero. È vero quando dici che non mi sono comportata nel migliore dei modi. Hai ragione papà e te lo dico apertamente, lo ammetto senza troppi problemi. Ho rischiato di rovinare la nostra famiglia per qualcosa di futile e poco sensato ma... adesso non è più così. Amo Colin, lo amo davvero tantissimo. Mi fa sentire protetta, al sicuro, mi ha cambiata papà. Non sono più la ragazzina snob che pretende più di quello che può avere.
È grazie a lui se adesso sono così, è grazie a lui se ho imparato a cucinare e sai il perché?》Lo guardo dritto negli occhi, in quegli occhi azzurri che mi fissano disarmati

《Un singolo messaggio. Mi ha mandato un messaggio che mi ha fatto aprire gli occhi senza neanche rendermene conto. Non sapevo fare niente, mi affidavo sempre agli altri, ero una nullità... come diceva lui-》
《Che razza di uomo direbbe una-》Lo interrompo alzando una mano.

Serra la mascella prima di farmi cenno di continuare
《Lo direbbe un uomo a cui interessa una ragazza. Lo direbbe un uomo con il solo tentativo di far aprire gli occhi alla ragazza che gli piace. Lo direbbe un uomo che rivuole al suo fianco la ragazza di cui si è innamorato, mi avete trascinata qui senza neanche farmi spiegare; gli sono grata per avermi inviato quel messaggio. Anche se il mio pensiero potrà sembrarti concorto.》Dico in un mezzo sorriso.

《Perché è tanto speciale?》saetto lo sguardo su mio padre quando mi pone questa domanda. Lo scruto con attenzione, voglio capire se sta prestando la giusta attenzione prima di rispondere.

I nostri occhi si incrociano in un legame così forte da farmi decidere di alzarmi. A passo sconnesso lo raggiungo, mi posiziono davanti a lui.
《Perché mi fa sorridere》pronuncio con un filo di voce, con i miei occhi sognanti nei suoi stupiti.

《Mi fa sorridere ogni singolo giorno, anche dopo aver litigato o discusso, lui riesce a strapparmi una risata. Lo fa con i gesti ma ci riesce benissimo a parole》sussurro dolcemente dividendo le sue mani incrociate. Gli allargo le braccia prima di sedermi sulle sue gambe e abbracciarlo forte.

So di averlo convinto.

Ricordo perfettamente le parole che mi ripeteva quando ero più piccola
"Trova una persona che riesca a farti sorridere. Una persona che non si allontani da te, per lo meno non prima di vedere un sorriso sul tuo viso causato da lui."

《L'ho trovata, papà. Quella persona di cui parlavi quando ero piccola... È Colin per me.》chiudo gli occhi quando il tocco delicato delle sue braccia entra in contatto con la mia schiena. Sorrido.

My new neighbors H.S. [Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora