Bipolare

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Avete presente la ricetta dove l'ansia viene mescolata al disagio e rigirata con un pizzico di tristezza? Ecco, è così che mi sento.
Di merda.

L'ansia di dover stare con questa bambina mi sta attanagliando lo stomaco da sta mattina. Sicuramente non ci passerò tanto tempo insieme, infondo devo badare a lei dal tardo pomeriggio, ciò significa che poi si andrà a dormire e ci si rivede al giorno dopo.
Non so cosa le farò mangiare, probabilmente pappette già pronte, di quelle che si danno ai neonati e che trovi al supermercato. Riflettendoci bene mi è andata di lusso, per lo meno visto che ha gia quattro anni non dovrò cambiarle il pannolino sporco di cacca. Lì avrei sicuramente vomitato l'anima abbandonandola al suo destino.

A parte questo però, c'è un pensiero fisso nella mia testa, una nuvoletta che vi aleggia sopra e che mi impedisce di scacciare via un brutto presentimento. Credo sia dovuto più che altro al fatto di ieri sera. Quella voce oscura mi rimbomba ancora nella testa come un clacson a New York; forte e costante.

Inutile dire che questa notte non ho chiuso occhio, le mie occhiaie sono visibili a due metri di distanza; per fortuna esiste il trucco.
Avevo la sensazione di essere costantemente osservata, le persiane erano chiuse ma non mi davano neanche lontanamente un po' di sicurezza e di calma.
Ho fatto tutta la notte a guardarmi intorno e, anche se sapevo che nessuno fosse lì insieme a me, ad ogni minimo rumore sussultavo e iniziavo a trattenere il respiro.

Avevo l'ansia di sentire nuovamente quel cavolo di citofono suonare. Pensavo già a mille situazioni brutte e a come mi sarei ritrovata da sola, senza nessuno da chiamare o a cui chiedere aiuto.
Immancabilmente nei miei pensieri spunta il viso di Colin, come un miraggio che piano piano scompare al ricordo di ieri.

Ho chiuso.
In questo mese le cose sono cambiate totalmente per me.
Ho conosciuto lui e senza rendermene conto mi sono lanciata in qualcosa di assurdo e sbagliato. Mi è bastato guardarlo per perdere il controllo di me stessa, anche se... dannazione, lo rifarei altre mille volte al solo pensiero delle sue mani su di me.

È bellissimo, il modo in cui si muove, il modo in cui i suoi occhi osservano tutto, il modo in cui si passa le dita tra i capelli facendo guizzare i muscoli forti e tesi. Lui è bello, questo è un dato di fatto, ma è stato da bastardo quello che ha fatto.
Poteva evitare di raccontare cosa facevamo, di dire a tutti in quale situazione ci fossimo ritrovati ormai da un mese a questa parte.

Idiota pure io a creare alcuni momenti che ovviamente avrei potuto evitare. Ma ho colpa fino a un certo punto. Tutto ciò che si è creato non sono stata solo io ad alimentarlo. Come nella vasca idromassaggio.
Avevo semplicemente intenzione di fare un bagno e far rilassare Demyan, in amicizia; è stato lui ad avvicinarsi al mio viso con l'intento di baciarmi. Poi non è successo perché sono arrivati Colin e Andrew e si sono uniti a noi.

Ciò che è accaduto dopo di certo non lo rinnego, ammetto che mi stavo divertendo e lo trovavo anche eccitante ma quella determinata situazione non l'ho creata io, non sono stata io a mettermi addosso le loro mani, non sono stata io a spostarmi verso Demyan dopo aver baciato Andrew. Hanno fatto tutto loro e solo adesso capisco il perché.

Sussulto quando sbatto contro qualcuno e i miei pensieri se ne vanno a quel paese. Mi massaggio la spalla colpita prima di alzare il viso.

"Cristo" Alzo gli occhi al cielo infastidita. "Perfetto" penso, mentre serro la mascella e lo supero in malo modo. Accenno un saluto alla mia collega prima di uscire dalla libreria avviandomi verso la villa del direttore. 
《Skyler!》aumento il passo sentendogli pronunciare il mio nome; per giunta usa un tono esasperato, l'unica esasperata sono io.

Stringo la borsa tra le dita, devo cercare di stare calma e di non urlare per strada. Già in lontananza vedo dei paparazzi che vogliono rischiare di morire, oggi non è proprio la giornata adatta per foto e domande.
Tiro un urletto quando mi sento afferrare dal braccio e trascinare in un vicolo.

My new neighbors H.S. [Wattys2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora