Sbuffo quando l'ennesimo scatolone pieno di libri mi viene messo tra le mani. A furia di caricare e scaricare scatole, mi si è spezzata un unghia. Ovviamente dopo aver imprecato mentalmente, ho preso l'appuntamento dalla mia estetista per questa sera.
Controllo l'etichetta identificativa prima di mettere lo scatolo a terra ed aprirlo. "Misery-Stephen King" rabbrividisco ricordando perfettamente di averlo letto. Amo questo scrittore anche se non prediligo le storie thriller o horror; soprattutto quando mi ritrovo a leggerle durante le mie notti insonne.
Ricordo come se fosse ieri il modo costante ed estremamente veloce con il quale giravo le pagine. È uno di quei libri che un capitolo tira l'altro. In un giorno e mezzo l'ho letto tutto, provando tanta di quell'ansia e paura da sentirmi quasi la protagonista di quelle righe scritte nero su bianco.
Mi rigiro il libro tra le mani, guardando come questo sia praticamente immacolato rispetto al mio ormai quasi ingiallito e spiegazzato sulle punte.
Scuoto la testa inorridita mentre guardo il libro. Ci pensate che in questa storia, una pazza psicopatica, ha rapito lo scrittore solo perché il finale scelto da lui, a lei non andava bene?
Gli ha fatto passare l'inferno seviziandolo e torturandolo dopo averlo imprigionato in una dannata casa sperduta nel nulla. Ma dico io... devi essere pazza forte per fare una cosa del genere, insomma non puoi rapire una persona solo perché ha scelto un finale diverso per il personaggio principale. Al solo pensiero che una cosa del genere possa accadere veramente mi vengono i brividi
《L'hai mai letto?》un urlo strozzato abbandona la mia gola, il libro mi vola dritto in faccia prima di cadere sul pavimento in un suono sordo.Porto la mano al petto, sentendo il cuore correre una maratona mentre qualcuno alle mie spalle inizia a ridere di gusto. Prendo un respiro gigante prima di girarmi e vedere un ragazzo chinarsi per raccogliere "Misery".
《Gesù...》mormoro spaventata chiudendo gli occhi per un istante.
《Scusami, non volevo spaventarti...》dice leggermente imbarazzato tra una risatina e l'altra. Apro gli occhi, incuriosita dal fatto di voler conoscere il viso della persona che mi ha quasi fatto venire un infarto.Inclino di poco la testa, squadrandolo da capo a piedi. Mi trovo costretta ad ammettere che non sarebbe stata poi una brutta morta se l'ultima cosa che avrei guardato fosse stato il suo viso angelico.
Ha un viso davvero bello, squadrato ma non troppo. Occhi di un marrone chiaro quasi tendente all'oro. Il naso sottile e leggermente all'insù danno un armonia inaspettata al suo viso, rendendo le sue labbra poco sporgenti ma carnose al punto giusto.Okay, posso rispondere alla sua domanda.
《Si, l'ho letto!》esclamo prendendo il libro dalle sue mani. Annuisce distrattamente rifilandomi un sorrisetto debole prima di parlare
《E cosa ne pensi?》Faccio spallucce. Gli do le spalle iniziando a sistemare i libri nell'apposito scaffale
《È da brividi e ti lascia con il fiato sospeso per tutta la lettura. Non amo molto l'horror ma questo libro mi ha preso dalla prima all'ultima pagina.》dico sbrigativa afferrando altre copie.《Mhmm... okay》sento dirgli, posso giurare l'abbia detto sorridendo e quando mi giro per guardarlo sta effettivamente sorridendo. Gli lancio un occhiata veloce prima di tornare a sistemare i libri
《Posso aiutarti?》chiedo provando ad essere gentile. Prima di essere dannatamente bello rimane il fatto che sia un cliente, quindi devo comportarmi in modo cordiale e reprimere, ovviamente, la mia sfacciataggine.《Mi hai già aiutato in realtà...》esclama serio con un tono di voce basso e roco. Corruccio la fronte non capendo e proprio quando sto per girarmi, vedo il suo braccio allungarsi oltre la mia spalla. Si avvicina di un passo arrivando allo scaffale difronte a me, la sua mano aggancia proprio il libro che poco prima mi avave fatto cadere a terra.
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My new neighbors H.S. [Wattys2018]
Teen Fiction[☆IN REVISIONE COSTANTE☆] Skyler Evans è una ragazza di 18 anni, ma non è come la maggior parte delle sue coetanee, è viziata, ma d'altronde non poteva essere altrimenti visto la vita sfarzosa che i genitori le hanno sempre permesso di fare. La sua...