Capitolo II

350 10 0
                                    

"Andrà bene; andrà tutto bene, lavorerai con Ancelotti. Iker ti ospiterà ed è già al settimo cielo, ti troverai bene e lo sai che non c'è bisogno di farti tremila paranoie". Da ormai 15 minuti abbondanti Cesc cercava di rassicurare Lu, ma i suoi tentativi sembravano vani. "Cesc, tu lo sai che io non mi controllo, sai che Sergio è Sergio, sai che ho deciso di non andare a vivere con lui e tornare in Italia, sai quanto sono stata stronza e menefreghista e sai quanto mi odia" ammise lei dall'altro lato del telefono. "Non ti odia, Lu! Gli hai spezzato il cuore e sei stata la sola in grado di fargli provare quei sentimenti. Ti ha amato tanto.." "e ora sta con un'altra, aspetta un figlio da lei e io torno dal nulla nella sua vita, lavoro con lui dopo anni di silenzi e parole non dette!" "E allora digliele, parlagli e lavora con serenità ma non dire di no ad un'opportunità tanto importante. Poi per me è il destino che vi fa rincontrare" "ma che destino....Cazzo Cesc devo scappare, ho un'intervista tra 20 minuti e giuro che ci penso ma non so cosa farò" "Segui il tuo cuore, lo so che ti porta lì a Madrid". Con un ansia assurda e i brividi lungo tutto il corpo Lu si cambiò, indossò le scarpe tacco 12 e uscì dal suo ufficio con il cappotto in mano, dirigendosi verso la sala conferenze! Le interviste erano la cosa che più le piaceva, poteva essere velenosa senza offendere nessuno. Era il suo modo per scaricare la rabbia. Ma si bloccò in un silenzio tombale quando un giornalista le chiese: "Si dice che Ancelotti la voglia a Madrid per seguire la squadra e che lei abbia accettato per andare a riprendersi il suo amore perduto." Lu non sapeva cosa dire, sbiancò e sul volto del giornalista apparve un ghigno malefico. "Io ... non so ancora se andare a Madrid, ci sono tante cose da valutare" riuscì a dire lei "Ramos è una delle tante cose da valutare? È questo il motivo per cui non vuole andare?" "Ramos è un giocatore valido, come tutti al Real e come tutti i giocatori che io conosco, la sua vita privata non è affar mio! Ora se le dispiace voglio parlare di calcio" ribatté lei con le mani che le tremavano e il cuore che rischiava di uscire dal petto! Dopo aver finito l'intervista la sola cosa che voleva fare era tornare a casa e farci una doccia di 50 minuti! Stava aspettando Giorgio vicino alla sua macchina, come al solito il difensore era in ritardo. Lei aveva l'istinto di entrare in spogliatoio e gridargli di tutto, era sul punto di incamminarsi quando tutta la ciurma si piazzò davanti a lei guardandola in modo torno! "Quando avevi intenzione di dircelo?" sbottò Simone "Cosa?" disse lei stizzita "Che te ne vai a Madrid, che lavorerai con il Real" intervenne Claudio con uno sguardo glaciale! Fu lì davanti a tutti i suoi amici che Lu sbroccò di brutto, iniziando a dire parole una dietro l'altra senza senso e iniziando a piangere a dirotto cercando di sfuggire da quei ragazzi che la guardavano senza capire il perché della sua reazione. Fu proprio lì che Leonardo con l'aiuto di Marco la prese di peso e la portò dentro cercando di calmare la sua ira. In tutti i modi i ragazzi cercarono di capire il perché Lu, la loro calma e tranquilla organizzatrice, avesse reagito così. Ora, dopo che lei era uscita dal bagno erano tutti li che la guardavano, le avevano fatto preparare un tè e l'avevano fatta sedere su di un divanetto. Claudio esordì con sguardo preoccupato "Lu! Che succede! Siamo i tuoi amici e abbiamo capito tutti che c'è qualcosa che non va" "Ti faccio io la valigia se vuoi, non puoi non andarci" disse Giorgio "e poi sono solo due settimane e torni qui" disse calmo come non mai Simone. "Ho avuto una relazione, alcuni anni fa" ammise "con chi..?" chiese sorridendo Marco. "Sergio Ramos" ammise "Ramos??? Cioè tu sei stata con Ramos? Quando??" Claudio era incredulo! "In sette mesi non ti è mai passato per la mente che forse era giusto dircelo?" sbotto Leo! Dopo vari minuti di completo silenzio fu Giorgio ad intervenire: "ora davvero mi stai dicendo che non vuoi andare in uno dei club più forti al mondo per Ramos? Per un ragazzo? Dici sempre di tirare fuori le palle! Le tue dove sono ora? Sveglia Lu!". Lu rimase stupita dalle parole di Giorgio, era sempre stato il più protettivo nei sui confronti e da 7 mesi ogni mattina andava a prenderla a casa per portarla all'allenamento E ORA lui la voleva mandare in pasto ai leoni? I ragazzi avevano capito che Lu non avrebbe più detto niente su quella storia per quel giorno e allora la riaccompagnarono a casa per poi rincasare a loro volta. Lu sapeva di aver fatto una cavolata a sbroccare con loro, sapeva che di loro si poteva fidare, ma non era pronta a raccontare tutta la storia! Non era pronta a riaprire il vaso di Pandora! Non era pronta a niente e non si capacitava della scenata che aveva fatto con i ragazzi! Da quando 2 anni prima era tornata dalla Spagna aveva rivoluzionato la sua vita. Era certa di aver dimenticato le parole di Sergio, era certa di essere andata avanti, ma ora la certezza di vederlo le aveva fatto crollare tutto! Aveva promesso a Cesc e ai ragazzi che ci avrebbe pensato, ed era quello che voleva fare. Pensare e dormire! Decise di farsi un bagno prima di andare a letto, fu lì che iniziò a pensare. A pensare a quando all'età di 19 anni aveva fatto richiesta per lavorare nella federazione spagnola per l'estate, si ricordò quando arrivò la lettera di risposta, della gioia, della partenza, del primo incontro con Del Bosque e del suo dire "se vuole il posto con noi è suo, ma deve imparare lo spagnolo". Già, era partita dal sud dell'Italia che di spagnolo conosceva solo 3 parole, sul bando richiedevano l'inglese, ma una botta di fortuna l'aveva fatta arrivare a lavorare con i calciatori. Era lì che aveva conosciuto Cesc, il suo insegnante di spagnolo insieme a Pepe e Gerard. Era lì che era incominciato tutto, la cotta per Sergio, la sua finta indifferenza, i baci rubati, la vittoria della Spagna ai mondiali e la loro prima notte d'amore. Si ricordò anche della paura di perdere tutto, del suo ritorno a casa dopo l'estate 2010, delle chiamate di ore con Sergio, della sua sorpresa in Italia e poi della gioia provata all'arrivo della lettera di prolungamento di contratto con la Roja. Del suo ritorno a Madrid, dei paparazzi che seguivano lei e Sergio ovunque, delle loro uscite, delle sue presenze allo stadio con la maglia numero 4 sulle spalle, del loro convivere dopo pochi mesi, del loro amore che sembrava eterno. Eterno finché Del Bosque non la incitò a proseguire la sua carriera anche in Italia, ad essere una manager europea, a spingersi dove nessuno era mai arrivato. Si ricordò della gioia e del dolore di quei momenti. Delle liti lunghissime con Sergio, di lui che usciva sbattendo la porta, dei musi lunghi, del suo ritorno alla Roja per gli europei. Della loro ultima notte, della loro ultima litigata, della mattina in cui Iker l'aveva accompagnata a prendere l'aereo. E di tutto quel tempo che aveva passato a piangere. Di quei rapporti che aveva chiuso senza volere. Quella sera Lu analizzò al microscopio la sua vita. Le venne in mente Del Bosque e le sue formidabili parole "Provaci anche quando tutto il mondo ti è contro", già il mondo, ma adesso a lei sembrava che tutto l'universo le si fosse messo contro.

NdA: Ciao a tutte! Spero che la storia vi piaccia. È la mia prima FF e spero che continuiate a leggerla. Vorrei sapere da voi cosa ne pensate! Un bacio a tutte..

La volta buona - EC19 || S. Ramos e A. MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora