"Sicura che non vuoi che ti accompagni io? O tua sorella? O Martina?" chiese Alvaro. "Amore no. Grazie ma posso farcela cinque giorni a Madrid. Starò a casa Casillas andrò ad una cena della società e poi torno." "Non ti stancare. Prometti" disse abbracciandola. "No mamma tranquilla. Non mi stanco." "Sfotti di meno signorina. Il fatto che la donna della mia vita e mio figlio vadano via 5 giorni non è facile da mandare giù" "Abituati papà. Andrai all'Europeo e io con il pancione non so ancora se verrò a Parigi." Il ragazzo arricciò un po' il naso poi disse "allora la dottoressa ha detto che quando torni ci dobbiamo andare, ha detto anche che sta bene." "Visto? Stiamo benone. Io e nostro figlio siamo due tigri" "Ovvio ne prende da papà" "Si ne prende da mister modestia" "Speriamo non prenda la tua lingua" "Ma sentiteloooo mister sei la donna della mia vita" "Ti amo" disse lui ridendo. "Lecchino. Andiamo che sennò perdo l'aereo". In macchina verso l'aeroporto Alvaro in ansia ticchettava le dita sul manubrio "Nessuno sa che sei incinta lì a Madrid?" "No! Mi viene a prendere Cesc" rispose guardando fuori. "Ohhh buona fortuna amore, riuscirà la nostra campionessa a far tacere il migliore parlatore al mondo?" "Smettila, povero Cesc" "Chiama quando arrivi" la rimproverò. "Non bruciare casa e non fare tardi" "Ti amo" disse attirandola a sé con un braccio e baciandola. "Anche io". Lu salì su quell'aereo sapendo che almeno per un po', quello sarebbe stato il suo ultimo viaggio verso Madrid, verso il Real, verso la selección, verso Del Bosque, quel mister che prima di tutti aveva creduto in lei, verso Cesc, Iker, Danielle e Sara.
Quando arrivò a Madrid era già triste e Cesc se ne accorse subito. "Allora? Cosa ti turba?" "Ciao anche a te" disse distendendo un dolce sorriso. "Le ragazze prima di questa sera, dove Iker ha fatto aggiungere anche me e Danielle alla lista, hanno organizzato una giornata tra di voi. Ti porto da loro". Lu acconsentì ma il clima non era lo stesso. "Ti voglio bene Cesky" "Anche io. Ha un senso questo ti voglio bene?" "Lo capirai". Appena arrivò dalle ragazze le guardò e scoppiò in lacrime. "Cosa diavolo è successo?" disse Sara preoccupata. "Niente, in realtà è successa una cosa." "Stai bene?" "Benissimo" "E allora?" "Sono incinta" "Davvero?" chiese la giornalista. Sul volto di Sara e Danielle apparve un sorriso grandissimo, erano contentissime per lei, erano contente per Alvaro. "Ma allora perché piangi?" chiese Danielle, ma dopo una breve spiegazione Sara concluse con "Io posso venire in Italia sempre","Noi non ci perderemo mai. Perché non l'abbiamo fatto prima mia cara" affermò di seguito la signora Fabregas. La giornata passò tranquilla e anche con Sara e Danielle il discorso del giorno furono neonati, pappine e cacchine.
Dopo aver chiamato Alvaro e aver ascoltato il resoconto del ragazzo sull'allenamento di quella mattina, Lu si era rannicchiata sul divano del salone insieme a Martin e Lia "Sorpresaaaaa" urlò poco dopo Sara entrando nella sala con un uomo molto familiare a Lu . "Nicolas il pettine migliore di Madrid" urlò Lu. "Ciao bellezza e il figaccione del tuo ragazzo dove è?" "A Torino!" rispose semplicemente. "Pronta? Che vestito hai? Come facciamo i capelli?" "Naturali, dato che ci sei spuntali e spuntali solo". Dopo 1 ora e mezza le tre ragazze avevano i capelli perfetti, Lu alla fine si fece convincere da Nicolas e legò i capelli in una semi-coda. Si fece truccare in modo leggero e rigorosamente con trucchi waterproof. Per quella sera indossò un vestito blu. Quando i ragazzi arrivarono a prenderle erano già vestiti, profumati e perfetti.
Arrivati alla cena Lu sfilò sola sul red carpet finché Cristiano non posò con lei per un paio di foto. Entrata nell'enorme salone parlò con il mister Del Bosque e lì si commosse. Del Bosque, quell'uomo burbero, la sorprese stringendola in un abbraccio "Ludovica. Un bambino è la benedizione del cielo. Tu e Alvaro lo meritate, siete due persone fantastiche, c'è Fernando e sono sicuro che sarà ben addestrato da te. Il tuo posto alla Roja è sempre lì che ti aspetta." Con queste parole si congedò lasciando che Lu concludesse con Ancelotti e Perez. Anche qui Lu venne chiamata sul palco ed anche lì a Madrid, la città che l'aveva vista nascere fece il suo discorso d'addio.
"Voi non lo sapete ma ho già tenuto questo stesso discorso a Torino non meno di una settimana fa. Anche lì, il presidente voleva un mio discorso, anche oggi mi trovo a farlo senza aver preparato niente, anche qui mi trovo a parlare con il cuore in mano. Sono qui per dirvi grazie. Grazie a tutti, società, presidente e calciatori. Sapete, questa mattina quando sono arrivata in aeroporto Cesc Fabbregas mi ha detto "cosa devo sapere che ancora non so". Beh Cesc non sai che sto salutando il Real e la Nazionale spagnola. Questa mattina con il cuore triste ho preso l'ultimo aereo Torino-Madrid di questo campionato. L'ultimo aereo, fino ad Ottobre o anche più in là, che mi porterà in Spagna. Aspetto un bambino, a Ottobre diventerò mamma, io e Alvaro siamo felicissimi, ma il mio andare e venire da Torino non ha reso la gravidanza facile. Lascio per il momento con grande dolore il calcio spagnolo, lascio qui tanti amici e tantissimi campioni. Voglio ringraziare il mister Del Bosque, mister Ancelotti, tutta la selección e il Real Madrid. Grazie a tutti. Grazie di cuore.. ma permettetemi tutti di dire grazie ad Iker e Sara che mi hanno ospitato a casa loro lungo tutto questo periodo, grazie a Sergio, il mio amore impossibile per voi giornalisti spagnoli, il sedotto e abbandonato. Quello che i giornali non sanno è che dopo la mia rottura con Sergio il rapporto è inevitabilmente cambiato ma siamo riusciti ad avere un rapporto sano. Xabi il mio ago della bilancia. Pepe e Marcelo gli unici a farmi ridere sempre, Fabio che ha rovinato sempre tutti i miei alti momenti di pensiero, Karim che finalmente ha messo la testa apposto, Gareth il solo sano in questa gabbia di matti tutti. Cristiano, Angelo, e Jordi che hanno sempre avuto una parola giusta nei miei momenti di pazzia. Grazie. Ricordate sempre giocate con il cuore, la teste e le gambe. Divertitevi sempre perché sennò è la fine. Hala Madrid" le lacrime cominciarono a scendere sul volto di Lu quando venne raggiunta sul palco da Iker e i ragazzi. Tutti erano li per dirle grazie, per farle i complimenti, per dirle che era meravigliosa e che la scelta che aveva preso era quella giusta. "Posso dire una cosa?" Lu si voltò e vide Sergio al microfono. "Buonasera a tutti. Non nego di essere rimasto basito da questa notizia, 2 settimane fa era sul campo con il mister a preparare le nostre giornate, a gridare e oggi è incinta e ci lascia. Il Real Madrid è cresciuto tanto in questi anni, ha vinto tanto anche grazie a te Lu. Alla tua caparbietà, al tuo saperci fare, al tuo modo dolce e duro contemporaneamente. Hai insegnato tante cose a me, ma quella che rimane qui nel mio cuore è la prima frase che mi dicesti su quel campo a Las Rozas ormai 6 anni fa. "gioca con il cuore e divertiti" è questo l'insegnamento che si è inculcato in ognuno di noi. So che sarai una madre meravigliosa e noi della selección ci meritiamo un premio per averti preparato lungo tutti questi anni. Auguri a te, ad Alvaro e al piccolo. Zio Cescky, zio Iker e tutti gli zii che ha già qui a Madrid aspettano con ansia di conoscerlo. Tu ricorda quello che abbiamo insegnato noi a te.. Keep calm and smile Always. Ti voglio bene" Lu si avvicinò e l'abbracciò fortissimo piangendo poi si avvicinò in lacrime al microfono. "Meno male che ho usato il waterproof oggi, grazie Sergio, grazie a tutti. GRAZIE".
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La volta buona - EC19 || S. Ramos e A. Morata
FanfictionLudovica, per gli amici Lu, è una ragazza di appena 23 anni che è arrivata a Torino per vincere e per far carriera, e in pochi mesi c'è riuscita! Lavora per la Juventus, dove tutti la fanno sentire a casa, fino a quando un giorno il passato torna a...