NdA: Ciao Ragazze! So che dopo questo capitolo mi odierete! Ma il tempo corre veloce e le cose cambiano in fretta! Un bacio a tutte! 😘 Commentate.
Sono passati due anni! Due anni da quanto tutto il mondo di Lu è stato stravolto. Due anni da quando Alvaro è arrivato a Torino, da quando la Juve ha acquistato ¾ del suo cartellino lasciando al Real solo ¼, da quando Ines era tornata pienamente nella sua vita e tutto sembrava girare per il verso giusto con gioia e tranquillità. Da quando la Juve aveva la priorità sul suo cartellino Lu non viaggiava più tra Torino e Madrid, si poteva permettere, qualche volta, anche il lusso di rimanere a casa e pulire o semplicemente rilassarsi un pò. Così era successo una mattina, Lu stava pulendo casa, era da un po' che non si sentiva benissimo. Come al solito attribuiva i suoi malesseri allo stress o all'influenza che girava e che tutti i suoi nipotini avevano avuto. Era un periodo strano quello, sua sorella si stava per sposare e lei avrebbe fatto da testimone a quell'amore che ormai dura da anni, quindi un attacco febbrile era l'ultima cosa di cui avrebbe avuto bisogno. Quella mattina, mentre era in bagno alla ricerca della carta igienica, che Alvaro non sostituiva mai, il suo sguardo cadde dentro ad un mobiletto. Il suo mobiletto, quello che conteneva i suoi assorbenti. Si fermò un attimo a guardare la scatola lì ancora intatta e inutilizzata, <<strano>> pensò poi però continuò la ricerca e le pulizie di casa. Stava passando l'aspirapolvere quando guardò la valigia, ancora intatta e da disfare. Pensò a quei giorni che aveva appena passato a Madrid, poi i ricordi la riportarono ad alcune mattine prima quando con Sara erano entrate in uno dei bar più lussuosi della capitale che però dovettero abbandonare presto per un forte attacco di nausea. Lu sbarrò gli occhi poi corse in cucina dove la sua agenda risultava inaggiornata. Anzi, l'ultima data era stata segnata solo 4 mesi prima. Si rimproverò di essere così sbadata, di essere stressata e quella mattina al supermercato comprò l'ennesimo pacco di assorbenti nel caso in cui le sue cose fossero arrivate da un giorno all'altro.
Il mister, stranamente, le aveva concesso la giornata libera e lei aveva contattato Martina per un pranzo solo donne che non accadeva da tempo. Appena Lu varcò la soglia di casa Bonucci un profumo forte l'investì e le provocò un senso di nausea pazzesco. "Che diamine stai cucinando?" chiese irritata. "Pasta e sugo come avevi detto tu" si difese l'amica. "Io devo andare in bagno" esordì. "Che hai?" "Nausea" "Da quando?" "Ora". "Sicura di star bene?" chiese Martina. "OK. Non so da quando non mi arriva il ciclo" esordì. Martina sbiancò "Oh Dio sei incint..??" "Non lo so" "Hai fatto il test?" "Marti mi sono resa conto di non avercelo 5 minuti fa, prima di uscire di casa" spiegò frettolosamente. "Aspetta" disse l'amica girando nei suoi cassetti. "Eccolo" disse tirando fuori un test di gravidanza. "Che ci devo fare?" chiese Lu. "La pipì sopra e poi vediamo se sei incinta o meno" "Ma dai Marti ma che dici, io incinta?" "Tutto è possibile su!" la esortò. "Ho paura Marti, dovrei dirlo ad Alvaro?" "Muoviti che dobbiamo cucinare, se il test è positivo glielo dici sennò amen" affermò la ragazza lasciandola sola. Lu fece il test e poi uscendo dal bagno, bianca cadaverica, disse a Martina "Impegnami in qualcosa che non so aspettare" "Andiamo ad apparecchiare" suggerì lady Bonucci ma mentre le due si dirigevano verso la cucina, il campanello di casa suonò ripetutamente.
Sulla porta di casa le due ritrovarono tutte altre ragazze felici e contente. "Vi siete messe d'accordo?" chiese Martina ridendo. "No ci siamo trovate tutte sotto" disse Carolina con la piccola nel passeggino mentre Agnese entrò con il piccolo Cristian in braccio, lo porse a Lu e disse "vado di la un secondo a parlare con il pediatra". Le ragazze erano tranquille, si erano sedute nel grande salone di casa Bonucci e avevano iniziato a chiacchierare come erano solite fare. Non si vedevano da troppo tempo tutte quante insieme e quell'incontro le aveva portate a chiacchierare di tutto e di più. Anche Lu si era rilassata, si era seduta sul divano vicino a Roberta e aveva iniziato a chiacchierare della settimane della moda. Quando Agnese tornò poco dopo con un sorriso allegro che le spiccava sul viso, continuava a fissare Martina. "Marti ci vuoi dire qualche cosa?" chiese. "No perché??" "Boh così. Pensavo avessi notizie per noi" spiegò velocemente. "Che notizie Agnese. Hai preso la febbre?" domandò Martina interdetta. "No scusa. Pensavo che presto sareste diventati 5?" "Davvero che bello" iniziarono le altre. "Il test è positivo?" chiese Martina guardando Lu. "SI" disse Agnese. "Scusa non volevo farmi i cazzi tuoi era li" cercò di scusarsi la signora Pepe. Lu rimase senza parole poi si chiarì la voce. "Non sono loro che saranno in 5 ma forse noi siamo in tre" ammise tutto d'un fiato. Le ragazze le saltarono addosso sorridenti e urlando "davvero che bello". "Ok. Che non vi scappi niente con nessuno" chiarì lei in tono minatorio. "Siamo mute" promisero le ragazze. Il pranzo si incentrò su quello, sulla maternità, sui bambini, ginecologi, pappine e pannolini. Lu era spaventata. Aveva deciso di non dire niente ad Alvaro per il momento.

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La volta buona - EC19 || S. Ramos e A. Morata
FanfictionLudovica, per gli amici Lu, è una ragazza di appena 23 anni che è arrivata a Torino per vincere e per far carriera, e in pochi mesi c'è riuscita! Lavora per la Juventus, dove tutti la fanno sentire a casa, fino a quando un giorno il passato torna a...