«Torno in Italia perché alcune volte nella vita bisogna fermarsi, guardare la strada percorsa, e prendere decisioni che ti portano lontano da dove sei in quel momento. Ebbene, mi sono fermata e la mia decisione mi riporta a Torino».
Lu guardava lo schermo da almeno 10 minuti. Ines, la sua amica, aveva appena pubblicato quel post sul suo blog. Non vedeva l'ora di riabbracciarla, erano anni che non abitavano più nella stessa città. Ma alcuni legami, forti come il loro, sopravvivono anche a miglia di distanza, anche con vite frenetiche come le loro. Quello che però lasciò un vuoto in Lu era stata la frase «fermarsi e guardare la strada percorsa». La sua vita era diventata così frenetica che continuava a prendere decisioni non ponderate, continuava a lottare con le unghie e con i denti per quella vita che le apparteneva, ma che era difficile da tenersi stretta. L'ultimo anno l'aveva letteralmente sconvolta, l'arrivo a Torino, il ritorno a Madrid, i mondiali, Sergio, Alvaro, era successo in modo così frenetico che a stento riusciva a ricordare tutto. Le sue vacanze sarebbero finite tra 2 settimane, due settimane e sarebbe ritornata ad essere la Lu di sempre, quella senza un minuto libero, quella che programma le cose, la donna forte e con senno che tutti si aspettavano. Amava la Calabria, amava l'odore del mare al mattino e la cucina della mamma, amava il sole pungente sulla schiena, l'odore degli alberi d'arancia, il caffè post pranzo con gli amici ed il gelato in riva al mare. Era tornata a casa da mamma tra i ricordi e gli amici di sempre. Quegli amici che non avevano mai avuto aspettative su di lei, quelli che le volevano bene per il semplice fatto di essere la Lu sbadata e casinista di sempre. La Calabria, i suoi amici, la sua famiglia ed il suo mare erano la cura perfetta, quello era il momento perfetto per staccare da tutto il suo mondo e pensare.
Quando finalmente decise di alzarsi dal divano, il suo cervello tornò ai suoi diari. Scriveva tantissimo quando era più piccola, anzi, scriveva tantissimo fino a che con l'arrivo a Torino e la nuova vita aveva smesso. Entrando in camera li trovò tutti li. Ne prese uno «Anno 2010» il suo ultimo anno al liceo, un sorriso spontaneo gli apparve sul volto. Sfogliò il diario e rilesse: «......- 100 Giorni alla Maturità. Dio quanta paura? Cosa farò dopo? Cosa sarà del mio nuovo amore così fragile? È stata però una giornata fantastica! Che sicuramente ricorderò a vita....» Sorrise, i 100 giorni alla maturità e chi li ricordava più. Andò avanti «...ho mandato la mail per la Spagna! Tentar non nuoce! Ines è incazzatissima, effettivamente se tutto va bene la lascio da Giugno alla fine del Mondiali ahahah. Devo farmi la mia vita però. Sbaglio?...» "Oddio Ines!" sibilò ricordando quanto l'amica l'odiasse in quel periodo. «Sono arrivata in Spagna! Madrid è stupenda. Il mister è un uomo dalle poche parole. Dei calciatori nemmeno l'ombra. Però che bello. Sono a Madrid. Dopo questo viaggio penserò all'università...» dopo aver letto quelle poche righe, sfogliò freneticamente le pagine fino ad arrivare «... Sergio! Che bacio! Neanche nei sogni più remoti ho mai immaginato un bacio così...». Inspirò profondamente e disturbata dalla vibrazione del cellulare chiuse il diario e rispose ad Alvaro. Aveva bisogno di stare da sola quel pomeriggio, Alvaro era appena tornato a casa, un infortunio l'avrebbe tenuto fuori dalla tournee estiva della squadra e quindi le aveva chiesto di tornare prima a Torino. Prese quel diario, si mise il costume e scese in spiaggia.
Dopo essersi immersa nelle fresche acque del primo pomeriggio, uscì, si stese al sole e riprese a leggere quel diario. Più leggeva, più si rendeva conto che all'epoca era proprio una ragazzina innamorata. Il nome di Sergio era scritto su tutte le pagine, come se il mondo che la circondasse fosse sparito. Quel giorno, lesse d'impeto tutto il suo vecchio diario, era come una giornalista o scrittrice, come una che aveva perso la memoria. Era affamata di ricordi, affamata di sensazioni. Quando aprì il diario del 2012. «3 Gennaio 2012! Sto preparando i Bagagli per tornare a Madrid, per la prima volta io e Sergio abbiamo aspettato il nuovo anno insieme. È stato fantastico, il sole, la neve e i fuochi d'artificio. Sono già stanca al pensiero che non appena arriverò nella capitale dovrò sciropparmi da sola un trasloco. Grazie Ramos, grazie federazione che mettete le trasferte del Real in giorni strategici, però sono entusiasta. Vado a vivere con Sergio, finalmente. Già immagino tanti piccoli Sergio che corrono per casa».
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La volta buona - EC19 || S. Ramos e A. Morata
FanfictionLudovica, per gli amici Lu, è una ragazza di appena 23 anni che è arrivata a Torino per vincere e per far carriera, e in pochi mesi c'è riuscita! Lavora per la Juventus, dove tutti la fanno sentire a casa, fino a quando un giorno il passato torna a...