Capitolo XIII

178 4 5
                                    

La mattina seguente Lu e sua sorella si alzarono tardi, fecero tutto di corsa e arrivarono in aeroporto 15 minuti prima della chiusura del Gate. "Hala Madrid" urlò sua sorella mentre parcheggiava la macchina. "Ti stai rincoglionendo sorella?" la schernì Lu. "No! Ho un motivo per dirlo. Hala Madrid, vai e prenditi il tuo presente e il tuo futuro, anche se non è lui, anche se è un altro. Vai e come dici sempre tu, divertiti!". Sua sorella non le aveva mai parlato così, Lu si sentiva troppo suscettibile quella mattina, i saluti della sera prima l'avevano addolcita troppo. Scese dalla macchina e salutò la sorella. "Lavora per farmi un nipotino tu. Così non devo più preoccuparmi di adottare i figli dei calciatori!" "Oh. Ma ora andrai a trovare il nuovo nipotino?" chiese Giulia. "Si penso di andare con Iker o con Marcelo o con Alvaro. Devo andare." "Fammi sapere" rispose la sorella salendo in macchina e partendo alla volta di Torino.

Atterrò a Madrid con 30 minuti di ritardo, i ragazzi erano già arrivati allo stadio. Prima di raggiungere la squadra però, Lu fece una piccola sosta alla 'Puerta del Sol'. Li, dopo circa due anni rivide Ines, la sua migliore amica dai tempi delle scuole. La sua compagna di avventure e di amori, colei che fino a due anni prima aveva vissuto tutto con lei. "Chicago ti ha reso davvero uno splendore" disse Lu guardando l'amica concentrata a lavorare, Ines sorrise, poi la guardò e disse "Uuu" con aria schifata. "Che c'è?" chiese l'organizzatrice già divertita. "Vieni con me" ordinò la fashion blogger. "Non mi merito neanche un abbraccio?" continuò Lu. "Questi sono Juan e Margherita, ti danno una sistemata e poi sono tutta tua" ammise l'amica lasciandola tra le esperte mani di quei due ragazzi. Effettivamente aveva proprio bisogno di un piccolo restauro, Juan si occupò dei suoi capelli mentre Margherita pensò al suo viso e al suo make up. Dopo mezz'ora Lu era pronta, fece un giro per il set dello shooting, guardò Ines lavorare e poi si sedette su di una panchina ad aspettare l'amica.

"Caffè?" chiese poco dopo Ines sedendosi al suo fianco. "Grazie" disse lei prendendo il bicchiere dalle mani dell'amica. "Non ti vedevo in quelle condizioni da quando Sergio ti ha lasciato" disse Ines tagliando i convenevoli. Lu sorrise, le mancava davvero Ines, quel suo modo di vedere le cose e di affrontarle le era sempre piaciuto. "Cosa sai di Sergio?" chiese all'amica. "Da quando sono partita dalla Spagna, ho smesso di leggere il gossip. Quindi niente" annunciò Ines. "Immaginavo" scherzò Lu. "Cosa dovrei sapere?" domandò lei. "Io e Sergio abbiamo avuto un piccolo riavvicinamento" chiarì l'organizzatrice. "Quanto piccolo?" "Due mesi e mezzo". Ines sbuffò "Ci sei ricascata" ammise un po' delusa. "Non mi giudicare" brontolò Lu. "Non lo sto facendo, ma di cosa ha avuto paura questa volta?" chiese la blogger. "Ha avuto un figlio" annunciò. A quelle parole Ines si ammutolì, poi le fu tutto chiaro. "Ti ha lasciato per lei, dopo che avete trombato come i conigli per due mesi? E tu hai avuto il crollo nervoso per lui?" domandò. "Mi sento giudicata" disse Lu. "Lo sei" rispose schietta l'amica. Lu sbuffò, poi bevve un gran sorso di caffè. "Lo hai almeno affrontato?" domandò Ines "Si, gli dato anche due sberle" rispose lei. "Almeno". Le due rimasero in silenzio per un po', a riprendere la parola fu nuovamente Ines che disse "Hai almeno capito qualcosa?" "Che ho sbagliato, che non è fatto per me" "E lo dici con questo tono? Ti posso ricordare che hai perso 4 anni della tua vita dietro ad un uomo indeciso?" chiese Ines. "Sergio non è indeciso" rispose lei. "Si! Con te si. Magari può essere l'uomo perfetto per un'altra ma tu hai bisogno di stabilità nella tua vita instabile. Hai mai pensato di passare ad un'altra categoria di uomini. Avvocati? Ingegneri? Che sia un uomo con le spalle forti nella vita e non con il conto corrente grande" ammise. "Non ho mai puntato a quello che stai farneticando!" chiese Lu. "Era per indicare i calciatori." annunciò Ines scoppiando a ridere con l'amica. "Voglio stare un po' sola ora. Basta uomini" disse Lu. "Tu sei fuori? Sei nel fiore dei tuoi anni, ti girano intorno gli uomini più belli e vuoi rinunciare a del sano sesso perché Sergio Ramos ti ha calpestato, per due volte, il cuore?" disse Ines amareggiata. "Io faccio sesso" ammise Lu. "Si, vediamo Ramos, quel tipo lì... il rugbista e guarda un po' Ramos" disse Ines. "Che lista di merda" annunciò Lu. "E' la tua" puntualizzò l'amica. Ines era la sola che riusciva a farle il culo facendola ridere, la sola che in quel momento oltre a farla sentire una stupida la faceva sentire donna. "Mi sei mancata" annunciò Lu abbracciandola. "Anche tu, ora vai li fuori, nel mondo e fai pentire Sergio. Deve dire 'Ah però che mi sono fatto scappare'" disse Ines. Le due si lasciarono poco dopo, con la promessa di vedersi al più presto, con la promessa di tornare ad essere loro!

Arrivò allo stadio saltellando e andò ad abbracciare tutti, tranne Sergio che vedendola non sapeva che fare. "Ragazzi, sono qui per vincerla questa coppa, quindi andiamo a Lisbona per vincere, Hala Madrid" annunciò sorridendo. "Perché sei così contenta?" le si avvicinò Fabio. "Perché mi sono rilassata una settimana, ho pensato ai cazzi miei e perché onestamente mi siete mancati più o meno tutti" "E che vuoi, siamo belli" intervenne Cristiano. "Tu sei forse quello che mi è mancato di meno" disse ridendo. L'allenamento passò velocemente tra risate e scherzi. Alla fine disse "Sergio posso parlarti? Giuro che non ti rubo più di 10 minuti" "Ti seguo" le rispose sorridendole. Quel sorriso la faceva sempre sciogliere "Hai intenzione di darmele anche oggi?" "No" ammise lei. "Non che non te le meriteresti" precisò. Entrati nello studio Lu recuperò la sua postazione dietro la scrivania mentre Sergio si posizionò dall'altro lato del tavolo. Lu lo squadrava e Sergio non riusciva a capire cosa stesse facendo "Ahhhh.. ho capito, volevi guardarmi bene da vicino" scherzò lui. "No. In realtà stavo notando le occhiaie da neo papà" disse scialba. "AH" "Ed è di questo che ti voglio parlare" precisò. "Lu ascolta.." disse lui. "No. Fammi parlare. Tornare qui, rivederti, riviverti, fare di nuovo l'amore con te. È stata la scelta migliore che potessi fare. Io, sarei rimasta legata a te a vita se non fossi tornata." "Che mi stai dicendo?" "Ero al parco l'altro giorno. Sul tablet mi è apparso il video del tuo goal dedicato a Sergio." "E?" "E li ho capito tutto. Mi si è aperto un mondo che prima non consideravo. Tu ami la famiglia, non puoi allontanarti da loro. Ed è anche giusto che dopo nove mesi ti tocca alzarti la notte e cambiare pannolini" "Si, lo sto facendo" "Riprendi la tua vita con Pilar Sergio. Amala, perché anche se neghi l'ami. Ti ha dato la cosa più bella e più importante della tua vita. Tuo figlio." "Cosa mi stai dicendo?" "Che finisce qui. Che noi non siamo più giusti." "Lo stai facendo per me o per te?" chiese lui. "Lo sto facendo per tutti e due. Noi siamo la storia d'amore più bella che io abbia mai visto Sergio. I nostri momenti, quelli belli e anche quelli brutti rimarranno nel mio cuore a vita!" "E' tutto finito?" chiese lui. "Si. Sarei ipocrita a dirti che non ti amo più ma è finita." "Be anche io ti amo" disse lui. "Sei sicuro di amare me?" domandò lei. "Che domande fai?" "Sergio. Io sono il passato, lei è quella giusta. Con lei ti completi. Lei è la certezza" ammise mentre ad ogni parola si stava accoltellando- "Hai trovato la perfezione. Quella che cercavi in me ma non hai mai trovato!" "Un tempo l'avevi." disse lui. "Quella Lu non esiste più ormai." "Quando lo hai capito tutto questo? Quando hai capito che non vuoi più lottare?" chiese l'andaluso. "Non è questione di lottare. È questione di scelte. Ci sei o no. Arricchisci o rovini. Se prima ti ho arricchito, ora ti rovinerei. Lo so perché ti conosco. Perché so che un giorno mi avresti detto per te non ho..." "Non è vero e lo sai" "Sergio." lo riprese lei. "Non siamo neanche capaci di lasciarci" disse lui. "Non lo stiamo facendo, non c'era una decisione da prendere" "E se tu fossi la mia felicità?" chiese lui. "Non lo sono." rispose schietta. "Come fai a saperlo?" "Perché non mi guardi più con quegli occhi da pesce lesso" disse lei mostrandogli il video. "Era gli occhi per mio figlio" corresse Sergio. "Frutto dell'amore con lei" "Ma.." "Nessun ma.. voglio conoscerlo... sembro pazza? Forse lo sono.." "Lo sei.. come lo sono io" disse lui sorridendo. "Ecco perché tra noi non è più possibile" disse uscendo dalla porta lasciandolo li...

Mentre usciva e andava verso il parcheggio si schiantò contro un uragano in corsa che la fece precipitare per terra con il sedere. "Ahii" "Scusa Lu! Cazzo non ti avevo visto, perdonami" disse aiutandola a rimettersi in piedi. "Alvaro che stavi facendo?" "Devo recuperare la mia roba e di fretta. Mi farò perdonare. Giuro". Andò verso Iker massaggiandosi la chiappa. "Che hai?" "Alvaro mi ha ucciso" "E' contento, è venuta sua mamma a trovarlo" "Ah ecco!" "Sembri più tranquilla" affermò il capitano. "Ho appena chiuso con una parte della mia vita" "Davvero?" "Si." disse sorridendo. Per la prima volta serena.

NdA: Ciao ragazze, buon mercoledì a tutte! Questo è uno dei miei capitoli preferiti. Alla grande famiglia dei personaggi si aggiunge anche Ines, personaggio fondamentale da qui in avanti. Tutto in questa storia ruota attorno ad un mondo d'amicizie. Spero che la storia continui a piacervi. Cosa accadrà secondo voi ora? Sergio lotterà? E Lu? Seguirà il consiglio dell'amica o rimarrà ferma sulla sua decisione? Un bacio a tutte! Ditemi cosa ne pensate 😘

La volta buona - EC19 || S. Ramos e A. MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora