Capitolo XV

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"Sei pronta? Alvaro sta arrivando" le gridò Sara da sotto. "Eccomi" disse Lu uscendo dalla porta. Era bellissima fasciata in quel suo lungo abito verde. "Sei una meraviglia" ammise Sara. "Tu sei uno schianto. Lo dicevo io che il colore corallo ti donava" scherzò lei. Quando Iker uscì dal bagno con indosso il vestito disse "Come sto?" "Perfetto" dissero in coro le ragazze. "Wow. Siete uno schianto" "Andate dai" disse Lu ai ragazzi." "Tu vieni con Alvaro?" domandò Iker. "Si. Perché?" "Perché con questo schianto di moglie non so se arrivo alla cena o torno a casa prima" ammise. Sara divenne fucsia "Iker, ma puoi dire queste cose a Lu. È una ragazza non un burbero calciatore dello spogliatoio." I due si guardarono e risero. "Ammetto di aver sentito di peggio. Ma non da Iker. Da lui mai" disse Lu. I due uscirono e quando aprirono la porta Alvaro era li. Lu lo squadrò un po'. Era davvero figo, in realtà non l'aveva mai guardato prima d'ora. I due rimasero in silenzio a guardarsi per un tempo indeterminato quando lui disse "Wow. Sei bellissima. Splendida. Non trovo un aggettivo per descriverti" "Va bene dire che sto bene. Ma tra i due quello a cui cadranno tutte ai piedi sei tu" "Non direi" "Alvaro senti. Io ti chiedo scusa di averti portato a questa cena" "Lu, va bene. Ti toccherà farmi una pizza ma sono contento di venirci. Giuro."

La compagnia di Alvaro le metteva sempre allegria. I due insieme si divertivano e lui aveva qualcosa di speciale, era un ragazzo speciale con tante doti, tra cui i lenti. "Sei bravissimo con i lenti." "Dici? Mia madre era fissata e ogni Natale e Capodanno ci faceva ballare in coppia" "Ecco ora tutto si spiega. Florentino è contento che siamo qui" ammise lei. "Tu invece?" "Io cosa?" "Tu sei contenta di essere qui?" "Onestamente sono contenta di esserci con te. Alvaro io sono un casino nella vita. Vivo su di un aereo, non ci sono quasi mai. E questo molte volte mi ha portato via dalla felicità o mi ha portato da tanti amici" rispose con un tono triste. "Questo ti ha portato via da Sergio ma ti ha portato da un amico come me?" la incalzò lui. "Come sai di me e di Sergio tu?" "Davvero pensi che siamo così stupidi? Eravate i protagonisti della storia d'amore più seguita in Spagna. Lui calciatore, bello, ricco e famoso. Lei assistente, italiana, bella e intelligente. I due partono per i mondiali e quando tornano stanno insieme. Passano momenti meravigliosi finché lei non decide di partire per l'Italia e tutto si rompe. Destino vuole che lei ritorni a Madrid, proprio dove gioca lui." "E destino vuole che lui abbia un'altra e aspetta un figlio da lei" dice lei concludendo la storia. "Cosa è successo poi?" "I due tornano insieme, convinti dell'amore che provano l'una per l'altro. Ma poi lui diventa padre e non lo dice a lei. Lei ha un crollo nervoso sotto gli occhi dei suoi migliori amici spagnoli, quando lo scopre. Così uscita dall'ospedale lascia Madrid e quando torna ha deciso che lui non è più la sua strada. Che lui non lascerà mai quella gioia che ha appena trovato. E quindi i due soffrono ma la loro storia è finita" "E tu ci credi?" "Devo farlo Alvaro. Per me, per lui e per suo figlio" "Una storia così bella con un destino così triste?" "Se ci pensi il destino non è tanto triste. Lui calciatore, ricco, famoso e bello ora diventa padre. Corona il sogno della vita, avere una sua famiglia con una donna bella che lo ama. Lei, l'italiana intelligente, è affermata nel suo lavoro, tanti amici e tanti posti da scoprire" "Le manca solo il cavaliere" "Non tutte le principesse hanno un cavaliere con il cavallo bianco a salvarle. Alcune si salvano da sole" "Cenerentola lo aveva" "Ma aveva anche i topini, tanti amici indispensabili per la riuscita di tutto".

Mentre i due ballavano e discutevano sulla giusta conclusione della storia, Sergio si avvicinò e chiese "Posso ballare?" "Parli con me?" chiese lei. "Si, non penso il Re prenda bene un mio ballo con Alvaro, con tutto il rispetto" "Passo a riprendermela al prossimo giro" disse Alvaro lasciandola li a ballare con Sergio. "Ramos, che vuoi?" "2 cose" disse lui continuando a ballare. "Ovvero?" "Chiederti scusa per tutto. Dirti che con questo vestito sei uno spettacolo e che sono geloso di Alvaro" "Sergio" sbuffò lei esasperata. "Tra me e Alvaro non c'è niente, ma ti prego, se devo andare avanti smettila di farmi questi complimenti" "Scusa." disse con la voce da cane bastonato. "E poi smettila di fare questa voce. Era tutto semplice all'inizio di tutto, quando ci siamo conosciuti su quel campo. Tu eri sfacciato con me e io lo ero con te. Riproviamoci. Eravamo buoni amici" "Eravamo, ora non lo siamo più. Io e te non avremo mai il rapporto che hai con Cesc. Per il semplice motivo che noi abbiamo fatto l'amore insieme." rispose lui. "E allora che facciamo? Io non voglio rinunciare alla Spagna, ai mondiali. Non voglio però nemmeno che le cose rimangano così" "Neanche io lo voglio. Comportati normalmente. Dici che non mi ami. Vivi la tua vita. Non ti intralcio se è davvero questo che vuoi".

La volta buona - EC19 || S. Ramos e A. MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora