Capitolo XLI - ULTIMO

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Sempre e per sempre!
"Buongiorno" disse Lu entrando nella cucina della villa la mattina di Capodanno. "Oh era ora" commentò Cesc che era seduto al tavolo. "Mattia ha fatto i capricci, gli altri?" chiese lei. "Sono andati a fare l'ultima sciata, Alvaro è con loro" "E tu come mai sei qui?" "Perché noi torniamo tra un po' a casa, Londra ci attende e io devo tornare al campo." "Che ragazzo diligente, la verità è che 'la sera leoni e la mattina coglioni'" scherzò lei. "Danielle è di sopra?" domandò la ragazza. "No. È andata a sciare, io non c'avevo voglia, non ho i postumi di una sbronza" rispose l'amico. "Preparo una cioccolata calda ne vuoi? Sei talmente invecchiato che non riesci a tenere più il passo di Ramos e Casillas" "Voglio la cioccolata e smettila, quelli sono alcolisti anonimi, tuo marito non scherza neanche" disse l'amico buttandosi sull'enorme divano davanti al camino. Poco dopo Lu rientrò con due tazze fumanti che posò sul tavolino di fronte al divano. "E quindi diventi di nuovo papà, vecchio, ma papà" "Già. Altre coliche, urla e piantolini" rise l'amico. "Ahahah amo Mattia ma onestamente non ti invidio" "E tu voli in Polinesia a sposarti" chiese l'amico. "Già. Sposo un alcolista." "Se vuoi ti consiglio un gruppo per la disintossicazione" scherzò il ragazzo. "Grazie Cesc" ammise lei. "Di cosa? Del gruppo? Non ti preoccupare" "Di tutto. Di esserci stato sempre, di avermi spinto con Iker a seguire il mio cuore, ad avermi fatto incontrare Alvaro, ad avermi reso felice. Lui mi rende felice, è l'uomo della mia vita, il padre dei miei figli. E senza di te tutto questo non sarebbe successo." "Ti ricordi quando litigammo perché non pensavo Sergio fosse quello adatto a te?" chiese il centrocampista. "Si, ricordo. La lite più forte mai avuta con te e il capitano" "Beh, io voglio bene a Sergio, è forse uno dei miei migliori amici della nazionale. Ma a pelle non vi vedevo. Non lo vedo neanche con Pilar, onestamente, però non era il tipo per te. È il ragazzo migliore del mondo, ma non era l'altra metà della tua mela" "Pensieri profondi. Ubriacati spesso" lo prese in giro lei "Che fai il prossimo mese?" chiese poi. "Non lo so! Lavoro suppongo" "Promettimi una cosa Cesc. Che sarai il mio testimone di matrimonio, che ci sarai sempre, che mi parlerai schietto come adesso e che rimarrai al mio fianco" "Io non ho mai creduto all'amicizia tra uomo e donna. Non ci ho mai creduto. Per un periodo ho anche pensato di essere innamorato di te. E invece sei la mia eccezione" ammise il ragazzo. "Tu sei l'eccezione di tutti" ammise Iker entrando in salone. "Sei l'eccezione di donna. Sei l'amica, la sorella, sei la nostra eccezione. Sei quella che è arrivata in punta di piedi e ora è essenziale per le nostre vite. Sei quella che ci fa riflettere, che ci fa scherzare, che ci dà gli stimoli giusti. Onestamente sono orgoglioso di essere tuo amico e amico di Alvaro" "Capitano mi vuoi far piangere?" "Io no! Assolutamente" ammise Iker buttandosi sul divano e abbracciando i suoi amici.

Amici importanti per passi importanti
Era lì pronta, pronta ad andare a sposare il suo uomo. Era in camera con Ines, Sara, Martina, Danielle e Roberta. Purtroppo solo loro erano riusciti a seguirli in Polinesia. "Sei pronta?" chiese Martina. "Si andiamo" disse lei guardandosi per l'ultima volta allo specchio. "Leo e Claudio chiedono se sei sicura di voler andare da sola fino all'altare" "SI. Grazie e poi vado con Mattia non vado da sola" ammise prendendo il figlio tra le braccia. "Bueno. Allora ti aspetto e ti prendo il piccolo quando arrivi" disse Sara uscendo con le altre dalla camera. "Andiamo a sposare papà amore" disse lei guardando suo figlio. Uscì dalla camera, percorse il corridoio che distanziava dalla porta per uscire fuori. Appena uscì incontrò gli occhi di Alvaro e tutto il resto del mondo svanì. Lei guardava lui e lui guardava lei. Lo sciamano fece loro il rito e poco dopo il momento delle promesse scritte da loro. "Io ti accolgo come mia sposa, come mia amica e compagna di vita. Ti ho scelto due anni fa e lo faccio ogni giorno da allora. Lo farò per il resto della mia vita, perché sei la mia tempesta quotidiana, la mia gioia quotidiana, il mio sorriso e anche la mia rabbia. Sei la madre di mio figlio e sarai la madre ti tutti i figli che il Signore ci donerà. Ti amo oggi più di ieri, il mio amore per te cresce sempre di più. Ti prometto di rimanerti sempre accanto, sempre presente e sempre innamorato come il primo giorno". Gli occhi di Lu si riempirono di lacrime mentre sorridendo guardava suo marito prometterle di amarla sempre. "Io ti accolgo come mio marito, come unico uomo della mia vita. Come padre dei miei figli e mio uragano personale. È tutto iniziato per caso, e il mio per caso sei tu. Sei la mia volta buona con l'amore e mi auguro -e ci auguro- di svegliarmi abbracciata a te per tantissimo tempo. Ti prometto di rimanere sempre così, di amarti oggi più di ieri e meno di domani, prometto di rimanere al tuo fianco sempre, nella gioia e nel dolore." Lo sciamano mise loro gli anelli e li benedisse, dopo li legò in matrimonio facendo unire le labbra dei ragazzi in un dolce bacio. "Siamo finalmente marito e moglie" disse Alvaro mano nella mano con quella che ormai era diventata sua moglie. "Sono la signora Morata in Polinesia" "E presto lo sarai anche in Italia e in Spagna. Tipo il prossimo anno" "Tipo il prossimo anno" ripeté lei sorridendogli.

La volta buona - EC19 || S. Ramos e A. MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora