Capitolo IV

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Mi guardava, mi stava guardando ma non capivo cosa stesse pensando! Non riuscivo più a leggere nei suoi occhi. I ragazzi facevano un casino assurdo ma io non ascoltavo più niente! Si avvicinò e mi disse: "Piacere Sergio Ramos, centrale difensivo". Io lo guardai perplessa, poi guardai Iker che era sconvolto come me ed in fine dissi "Ludovica ma chiamami Lu! Mi chiamano tutti cosi" "Se non ti dispiace preferisco chiamarti Ludovica" mi rispose. Ero scioccata, arrabbiata, incasinata! Come aveva fatto a far finta di niente e mi aveva anche detto "NO preferisco Ludovica" era stato lui a dirmi quattro anni prima "preferisco Lu"! Continuò l'allenamento e il Mister mi seguì per tutto il tempo cercando di spiegarmi le dinamiche della squadra. Ma io pensavo solo a quel deficiente e a quel suo sguardo gelido che mi perforava ogni volta che mi guardava. I ragazzi tornarono nello spogliatoio mentre io stavo ancora parlando con il mister entusiasta della mia presenza li a Madrid! "Allora signorina, ho chiesto a Del Bosque di lei e mi ha detto di farle fare la cena con le famiglie! Che ne dice? Ne vuole parlare con i ragazzi? Andiamo su". Lu intanto pensava tra sé e sé cosa diavolo le chiedesse di fare il mister se decideva sempre lui; solo quando entrò in spogliatoio si rese conto di quello che doveva fare! Il mister richiamò i suoi ragazzi e poi lei esordì "Del Bosque non si fa mai gli affari suoi!" e tra le risate di Iker e Xavi continuò "Ha parlato al Mister della famosa cena delle famiglie che obbligo a fare di solito, capisco se non avete tempo e se le vostre mogli o compagne non ne hanno voglia" "Suvvia Lu, sei venuta per lavorare con noi. Hai sempre voluto incontrare le nostre famiglie, di solito fare la cena ti aiuta a lavorare con serenità, quindi, si che facciamo questa cena" disse entusiasta Arbeloa che venne subito fulminato da Sergio! "Perfetto!" pensò Lu tra sé e sé con una voglia di scappare che non aveva mai avuto. "Ditemi quando va bene che organizzerò" riuscì solo a dire, "Ma per tutti noi va bene anche stasera stessa" riprese Cristiano "OK! Allora a stasera. Dite a Iker il posto che vi raggiungo li con lui Sara e Martin" disse Lu, pensando a come fuggire meglio! Intanto non la lasciavano neanche respirare e la ragazza che l'aveva accolta quella mattina tuonò dalla fine del corridoio "Signorina Cambiol, venga le mostro il suo ufficio! Quando è pronta può dirmi con chi vuole iniziare." "Iniziare a fare cosa?" domandò perplessa "A parlare con i giocatori no!" "Ora??"replicò "Certo, allora?" chiese la segretaria "Cominci con chi vuole" "Va bene Casillas?" "No iniziamo con Bale che almeno non lo conosco"
Più parlava con i ragazzi e più si sentiva rilassata! Erano un grande gruppo, con dei giocatori fantastici. Si stava divertendo da matti. Aveva preso confidenza con Ronaldo, con Marcelo, che era peggio di Simone Pepe, con Gareth e Morata! Stava pensando a quanto aveva riso con Fabio (Coentrao) e a quanto cattivi fossero i loro scherzi quando bussarono alla porta! Si ricompose quando entrò Iker con la sua solita calma! "Devo davvero intervistarti o possiamo fare quattro chiacchiere tra amici?" disse lei "Facciamo che oggi mi tolgo io i dubbi Lu" ribatté il capitano "Non è il momento" rispose lei mentre compilava la scheda del numero 1. "E' rimasto di sasso e sapendo che ti deve affrontare è teso come una corda di violino. Perché sei andata via così? Ti amava" disse il Iker fissandola. "Lui sa perché sono andata via! Lui era il solo a saperlo, e non ha sofferto solo lui Iker! Quando le nozze?" chiese per sviare il discorso "Che nozze? Non hai davvero voglia di parlarne? Neanche con me?" "No! Non voglio parlare, non so cosa dire, non so cosa dirgli ma dico hai visto cosa mi ha detto? 'Piacere Sergio' ma davvero?" disse lei imbestialita. "Se ti avesse detto "ciao" non ti sarebbe andato bene neanche quello, è in difficoltà, non lo uccidere" le raccomandò alzandosi e andando verso la porta "ti aspetto di là straniera". Stava finendo di compilare la scheda di Isco quando alzando la testa lo trovò li immobile a guardarla "Ramos! Che fai? Hai perso l'abitudine di bussare alla porta prima di entrare? O devo dire, a casa non ti hanno mai insegnato a bussare?" era li che la guardava, si sedette sulla poltroncina mentre continuava ad osservarla, mandandola nel panico più totale. Solo quando lei disse "Allora hai perso la lingua o vuoi continuare a torturarmi a vita" lui sorrise e disse "Allora non sei cambiata! Sei ancora li da qualche parte" "Di che stai parlando Ramos? Sono io, sono sempre stata me stessa Sergio! Potevi evitare di presentarti oggi! Sei sempre il solito, come se mezzo spogliatoio non sapesse come sono andate le cose tra noi. Sei il solito idiota! Vuoi che faccia finta di niente? E allora non prendermi per il culo. Nome, cognome e data di nascita grazie!" disse aprendo una nuova scheda. "Non voglio fare finta di niente, ero sicuro che tu lo volessi! Sei tornata a Madrid dopo quanto? 2 anni? E sei diversa. So bene, quanto te, che compileresti quella scheda ad occhi chiusi. Non fare la dura, con me non vinci e lo sai" disse lui cercando di provocarla. "Stai mettendo a dura prova i miei nervi! E non dire di sapere cosa voglio! Sono cambiata, sono andata avanti come te! Cosa ti aspettavi? Che tornassi piangendo dopo quello che è successo? Che tornassi urlando di amarti? Che mettessi da parte la carriera perché tu non eri più in grado di aspettare? Che ti dicessi che volevo un figlio da te? Il figlio lo avrai quindi! Ora vai, non mi serve la tua presenza per completare la scheda" lui si alzò e uscì con il cuore in gola! Lu le faceva sempre questo effetto!

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Sono le 19 e 30, sono al locale e sono nervosa! Ho messo un vestito nero e i mie immancabili tacchi! Sono al tavolo con Sara e sto aspettando le mogli e compagne dei ragazzi del Real! Eppure non ero così nervosa quando conobbi le wags Juventine. So che a rendermi nervosa è lei! Sara mi ha detto che si chiama Pilar e che sta con Sergio da un annetto. Mi ha detto che è più grande di lui e che stanno bene insieme! "A cosa pensi italiana?" esordì Nagore Alonso "oh!! Nagore" disse Lu abbracciandola. "Stavo pensando a voi, a cosa devo dire e a quanto mi sia mancata la Spagna" ammise dopo aver sciolto l'abbraccio con l'amica. "Ci sei mancata anche tu piccola! Ci sei mancata qui a Madrid, alle nostre serate tra ragazze e sei mancata ai ragazzi, ad uno più di altri. Ma questo già lo sai" la stuzzicò Nargore "e i piccoli? Quando arrivano?" chiese per sviare il discorso. "Arrivano con papà, ora fai vedere a queste wags chi è Lu la straniera". Erano arrivate tutte, c'era anche Pilar, era bellissima e Lu era nel panico più totale! Si alzò e disse: "Ciao Ragazze!... Scusate per il poco preavviso... sono stati i ragazzi a voler organizzare per questa sera. Sono contenta di conoscervi, io sono Ludovica, ma chiamatemi Lu!... Lavorerò con i ragazzi per le prossime settimane! ... Ho già lavorato con alcuni di loro e li conosco, quello che dico di solito in queste situazioni è che sono abituata a lavorare con tanti maschi intorno e che conoscere le loro famiglie mi aiuta a capire loro. Spero di non crearvi problemi, da oggi sono anche qui per voi! Grazie" tutte la guardavano e annuivano! Non capiva perché la stessero guardando. Fu Irina a prendere parola dicendo: "Se con questo dici che provi a non fregarci i ragazzi..è un piacere! Benvenuta al Real" "Non aspettavo altro" rispose. Da ora non poteva fare più casini!

La volta buona - EC19 || S. Ramos e A. MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora