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Delle risatine interrompono il mio sonno e mi trovo costretto ad aprire gli occhi.

Will e Lou stanno giocando sul letto e non si curano, minimamente, di me.

Così, rimango a guardarli.

Louis ha le mani sui fianchi del piccolo mentre, quest'ultimo, si dimena ridendo.

Sul viso del liscio si stende un, meraviglioso, sorriso.

"Fa piano piccolino, così svegli papà."

Sussurra Lou a Will, che annuisce e si tappa la bocca...continuando, però, a sorridere.

Un sorriso, con tanto di fossette, si fa spazio anche sul mio viso.

Ecco, era questa la famiglia che volevo.

È questa la famiglia che voglio.

Ma non si può avere tutto.

Asciugo una lacrima solitaria e sbadiglio.

I due si girano nella mia direzione e in un secondo sono travolto da una massa di ricci.

"Buongiorno"

"BUONGIORNO PAPI, BOO FA SOLLETICO. PLOTEGGIMI"

Mi metto a ridere e guardo "minacciosamente" Louis.

"Tu non farai il solletico al mio bimbo"
Dico in modo autoritario. Vengo, però, tradito dal mio sorriso.

Louis alza le mani al cielo.

"Io non ho toccato nessuno"
Esclama facendo il finto tonto.

"NO VERO PAPI. Boo fa tanto solletico!"
Urla Will.

"Lo so che sta mentendo bimbo, ma ora ti proteggerò io."

Will esulta e fa una linguaccia a Louis.

"Okay okay...non farò il solletico a Willy..."

Si arrende Louis.

"Ben-"

"Perchè lo farò a te."

Ho solo il tempo di elaborare le parole che me lo ritrovo sul bacino mentre mi solletica i fianchi.

E mettiamo le cose in chiaro...io soffro il solletico. Tanto.

Comincio a dimenarmi in tutte le mosse possibili.

Lo prego di fermarsi ma lui non mi ascolta e continua a ridere torturandomi.

Poi smette.

E in un secondo, i suoi occhi sono incastrati nei miei.

"Ciao..."
Mi sussurra.

Il mio petto, fin troppo vicino al suo, prende a muoversi ancora più velocemente a causa del mio respiro irregolare.

Non so che rispondere...vorrei solo...solo...baciarlo...

Will salta in mezzo a noi, interrompendo il nostro momento.

"Opss"

Diciamo insieme io e Lou, abbracciando poi il bambino.

Louis, finalmente, scende dal mio bacino.

Finalmente.

Mi stava creando gravi problemi.

Chi vuole capire, capisca.

Ci alziamo tutti e tre dal letto, stiracchiandoci e sbadigliando.

"Io vado a preparare la colazione, venite con me?"

Ci chiede Louis.

"Si!"

Rispondo, con troppo entusiasmo.

Dio...cosa mi sta facendo? Io lo odio.

Lo odio. Vero?

Prendo William e scendiamo tutti e tre al piano inferiore.

Ci sediamo in cucina e mentre Lou prepara la colazione, canto qualche canzone a Will.

Louis muove i fianchi a ritmo, riconoscendo le canzoni, e canta alcuni pezzi insieme a me.

" I'm in love with you..."
Canto.

"...and all these little things."

Prosegue lui.

Aiutatemi.

Comunque, quando la nostra colazione è pronta, mangiamo tutti insieme ridendo e raccontandoci stupide barzellette.

"NE HO UNA IO"
Esclamo.

"Harry no, ti preg-"

"Knock Knock..."

Entrambi stanno zitti.

"Ho detto: Knock Knock..."

Louis sospira.

"Chi è?"

"Una mucca che fa..."

"Una mucca che fa cosa?"

"No. Le mucche fanno《Muuu》"

Louis mi guarda confuso ma poi...

" Io non posso crederci..."

Si porta una mano alla fronte e scuote la testa in senso di negazione.

"Ma...ma era carina..."

Mormoro offeso.

"Io non l'ho capita"

La vocetta di Will ci fa girare nella sua direzione e io scoppio a ridere, seguito da Louis, per il modo in cui lo ha detto.

La nostra risata contagia anche William.

Quando ci riprendiamo, Tomlinson mi guarda.

"Oggi, vengono a trovarmi dei miei amici, li conoscerete. Sono molto simpatici."

Mi sorride e io annuisco.

Non ho problemi a fare amicizia.

"E...questo pomeriggio ho una partita...volete venire a vederla?"

Aggiunge Louis.

"SIIII, SIII BOOO SIII"

William salta giù dalla sedia e comincia a saltellare per tutta la cucina.

Louis sorride.

"Va bene cucciolo, ma devo chiedere a papà."

Entrambi si girano verso di me.

E come faccio a dire di no?

Un momento. Io non voglio dire di no.

"Certo che veniamo Lou!"

Esclamo e Will urleggia.

"Perfetto, allora andiamo a prepararci"

Annuisco.

Solleva Will e lo mette sulle sue spalle, mentre io sparecchio.

"Io e questa piccola peste andiamo, prima, a vedere un pò di cartoni"

Li guardo allontanarsi verso il salone.

Una perfetta famiglia.

Sospiro e metto le tazze, della colazione, a lavare.

Different||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora