Different||Larry Stylinson||

54

Le valige giacciono indisturbate sul pavimento della loro camera d'Hotel.

Camera si fa per dire, Harry preferisce definirla come un piccolo lussuoso appartamento.

Quest'ultimo e William sono sull'enorme letto da soli, Louis è dovuto scappare per gli allenamenti con la promessa che, al suo ritorno, avrebbero fatto un giro per Roma.

Perchè si, Louis avrebbe dovuto giocare a Roma la sua partita.

Mentre il piccolo guarda la tv su un canale inglese che Harry ha miracolosamente trovato, il riccio è immerso nei suoi pensieri e tutti puntano ad un solo nome.

Louis.

Pensa spesso a lui e a tutto quello che sta facendo per loro. Per la loro famiglia.

Sorride ripensando alle parole di Louis dette su quell'aereo mentre, lui, faceva finta di dormire.

Si morde un labbro pensando che le cose stanno finalmente andando bene.

Quando Louis torna è tardo  pomeriggio. Il castano è stanco e pieno di sudore ma ha intenzione di mantenere la promessa fatta.

"Mi faccio una doccia e poi andiamo, va bene?"

Annuncia correndo in bagno.

Harry annuisce ad una porta ormai chiusa e si appresta a preparare Will.

"Papi, tu ami papi Lou? Perchè lui ti ama, me lo ha detto. Ma tu non dirglielo eh, ha detto segreto."

Harry sorride intenerito e prende William in braccio.

"Io voglio tanto bene a papi Lou, ma nel mio cuore c'è posto per un solo uomo."

Il piccolo si imbroncia e guarda Harry confuso.

"Chi?"

Harry ridacchia e gli stampa un bacio in guancia.

"Tu."

In quel momento Louis fa capolino dal bagno, già vestito, e si ferma ad osservare la scena.

"Sono un pò geloso."

Harry e Will si girano verso di lui ed il piccolo comincia ad aggitarsi nelle braccia di Harry.

"PAPÀ PAPÀ"

Louis si avvicina e prende il figlio sorridendo.

"Papà Harry mi ama di più di quanto ami te."

Louis scoppia a ridere notando il rossore di Harry.

"Lo so, amore. Credimi, lo so"

Si avvicina ad Harry e lo prende nuovamente per mano.

"Andiamo?"

Il riccio annuisce e tutti e tre si incamminano per le strade di Roma.

Louis ha portato Harry e William sulla terrazza del Pincio. Una delle terrazze più belle al mondo che offre la piena visuale di tutta Roma.

Harry è estasiato da tanta bellezza e William ridacchia felice per tutto.

Louis si avvicina ad Harry.

"Sei silenzioso sta sera."

Da voce ai suoi pensieri il castano, un pò preoccupato.

"Sono felice. Sono solo felice."

Risponde Harry con il sorriso più sincero che Louis gli abbia mai visto fare.

Il cuore del maggiore perde qualche battito e si avvicina al viso di Harry.

"Harry...posso?"

Il riccio nega con la testa.

"Non chiedere, fallo e basta."

Louis lo bacia e il mondo di entrambi si ferma.

Con la mente tornano a quando erano adolescenti, a quando dormivano insieme, ai vari abbracci, alle coccole e ai complimenti che, fra due amici, non sono normali.

Tornano al loro giovane amore che era stato rovinato nel modo peggiore.

Ma poi pensano entrambi al loro presente insieme, con il loro bambino e quando si staccano hanno gli occhi lucidi.

"Io ti amo, lo sai?"

Sussurra Louis ad un palmo dal viso di Harry.

Quest'ultimo annuisce abbracciandolo.

"Lo so Lou, lo so..."

Quando tornano in Hotel, quella sera, hanno entrambi il cuore più leggero ed Harry crolla subito sul letto con il figlio stretto tra le braccia.

Louis si sente immensamente fortunato e lo è, cristo se lo è.

Rimasto sveglio e solo, il liscio prende il proprio telefono che aveva completamente abbandonato notando il messaggio di Liam.

Confuso, entra in bagno decidendo di chiamarlo.

Dopo tre squilli l'amico risponde.

"Liam, prima cosa: ma che cazzo hai nel cervello? Che fai con Niall?"

"Louis, non c'è tempo per Niall...io devo assolutamente parlarti di Harry."

Il liscio sente la preoccupazione salire.

"Si, ho letto il messaggio. Dimmi."

Sente Liam sospirare dall'altro capo del telefono e rimane in silenzio aspettando.

"Ho fatto delle ricerche Louis e..."

"E?"

Lo sprona il castano mordendosi le unghie.

"Will non è tuo figlio."