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"Louis ma cos-"

"Sta zitto."

Il suo corpo è completamente premuto sul mio e i miei polsi sono bloccati, dalla sua presa, ai lati della mia testa.

"Non ti piace Zayn eh?"

Lo guardo confuso e lui ghigna.

Si avvicina al mio collo e comincia a lasciare baci, morsi e succhiotti per tutta la pelle.

Rimango paralizzato e un miscuglio di emozioni contrastanti, accompagnate da confusione, mi investe. Sento i pantaloni cominciare a stringere.

"Sei stato tutta la sera attaccato a lui"

Mi dice continuando a dedicarsi al mio collo.

Un gemito acuto mi scappa quando morde una porzione di pelle vicino ad una clavicola.

"Lou-"

"Sta zitto Harry. Zitto."

Il suo ginocchio finisce in mezzo alle mie gambe, sulla mia erezione, facendomi ansimare vergognosamente.

La mia testa mi sta urlando "NO" ma il mio corpo è completamente in balia del suo tocco.

"L-Lou basta! F-Fermo!"

Riesco a dire.

"Vuoi che mi fermi, Harry?"

Annuisco con gli occhi lucidi.

"E allora fermami."

Spinge con il ginocchio sul mio membro e comincia a muoverlo continuando a dedicare attenzioni al mio collo.

In risposta prendo ad ansimare e gemere.

So che me ne pentirò.

"Sei mio. Solamente mio Harry. Sei così duro per me. Il mio bravo bimbo...solo mio, mh? Solo io posso toccarti così e farti gemere disperatamente."

Comincio a piagnucolare e a muovermi verso la sua gamba.

È troppo. Tutto questo è troppo forte.

"Lou-Ah...ti prego...fa m-male..."

Balbetto.

"Oh, il mio bimbo vuole essere aiutato. Vuoi che Daddy ti faccia sentire bene?"

Annuisco vigorosamente ansimando.

In un secondo non sento più il suo corpo premuto al mio e piagnucolo per la mancanza.

Apro lentamente gli occhi e lo trovo seduto alla fine del letto con le gambe leggermente aperte mentre mi fa cenno di avvicinarmi.

Cammino verso di lui e, quando gli sono di fronte, lui ha praticamente il viso ad un centimetro dal mio membro.

Posa le mani sui miei glutei e con un rapido gesto, che mi strappa un urletto poco virile, mi gira e mi fa sedere su di lui.

Ho la mia schiena appoggiata al suo petto, la sua erezione a stretto contatto con il mio sedere e le mie cosce volgarmente spalancate sulle sue.

Una sua mano si avvicina alla zip dei miei pantaloni e, velocemente, la slaccia e li abbassa leggermente.

Passa l'altra sua mano sul mio addome e stuzzica i miei capezzoli facendomi ansimare e stringere gli occhi.

"Dio bambolina...dovresti vederti. Così bello e bisognoso."

Passa la sua lingua sul mio collo e mi lascia un altro succhiotto.

Sarà difficile coprirli ma ora non importa.

La sua mano raggiunge i miei boxer e massaggia il mio cazzo da sopra il tessuto facendomi gemere acutamente.

"L-Lou..."

"Shhhh"

Supera i miei boxer e afferra la mia erezione saldamente scatenando in me una scarica di puro piacere.

Inarco la schiena e butto la testa all'indietro appoggiandola ad una sua spalla.

"Lou...ti prego."

"Cosa bimbo? Cosa vuoi che faccia?"

Mi sfugge qualche lacrima di frustrazione.

"Muovi la mano. A-Aiutami, Daddy"

"Bravo bambino."

Prende a muovere la sua mano su tutta la mia asta. Prima lentamente e poi sempre più velocemente.

Io sono un disastro di gemiti e ansimi, spingo il bacino verso di lui e mi sento sempre più vicino.

"LOUIS!"

Urlo quando passa il pollice sulla mia cappella.

"Shhh piccolo. Abbassa la voce. C'è Will che dorme nella stanza accanto. Non vorrai svegliarlo, vero? Non vuoi far vedere al nostro piccolino quanto il suo papà, in realtà, sia sporco per Daddy, non è vero piccolo?"

Scuoto la testa negando e soffocando un forte gemito.

Sono così vicino e sento le gambe tremare.

Cerco di regolarizzare il mio respiro ma otteggo solo svariti "Lou" che escono incontrollati dalla mia bocca.

"Cristo Harry, non ti ricordavo così rumoroso."

Infila la mano libera sotto la mia camicia e pizzica il capezzolo destro obbligandomi a mordermi il labbro, a sangue, pur di non urlare disperato.

"B-Boo...c-ci sono qua-Mhh-asi."

Lo avverto e sento la sua mano andare più veloce.

"Come mi hai chiamato?"

Rimango in silezio a riflettere.

Lui ferma la mano e io inizio a piangere.

"Ho detto: Come mi hai chiamato?"

"B-Boo ah...ti ho c-chiamato B-Boo."

Riprende a muovere velocemente la mano su di me.

"Si, sono il tuo Boo."

Inarco di nuovo la schiena e tremo leggermente.

"LOUIS CI SONO."

Urlo.

"Si? E allora vieni bimbo. Vieni per me."

Vengo urlando il nome di Louis.

Il mio seme sporca, completamente, la sua mano e una parte del mio petto.

Lui continua a muovere la mano aiutandomi a cavalcare l'orgasmo e sussurrandomi frasi sporche.

"Bravo piccolo. Bravo."

Chiudo gli occhi abbandonandomi a lui e cercando di regolarizzare il mio respiro.

"L-Lou?"

"Shh, sei distrutto, stanco e così dannatamente bello. Domani ne parlaremo, ora dormi."

Annuisco e mi sdraio chiudendo gli occhi e lasciandomi andare tra le braccia di Morfeo.

Different||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora