Capitolo 8

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Theo non aveva le parole per cercare di consolare Liam. Riuscì solo ad abbracciarlo e aspettare che smettesse di piangere, finendo poi entrambi sul divano.
<<Grazie>> sussurrò il beta quando anche l'ultima lacrima gli si seccò sulla guancia.
<<Per cosa? Non ho fatto niente. E mi dispiace, davvero, ma non ho la minima idea di cosa dirti per farti stare meglio; quando persi i miei genitori, niente e nessuno riuscì a tirarmi su il morale. Beh, non che i Dottori fossero particolarmente di aiuto...>> sussurrò Theo, riuscendo a strappare un sorriso a Liam. Decise, perciò, di continuare su quella strada.
<<Te li immagini? "Dai, piccolo esperimento fallito, smetti di piangere che dobbiamo trapiantarti un altro organo">> disse, cercando di imitare la voce robotica dei Dottori del Terrore. A quel punto, Liam iniziò a ridere, osservando il volto del suo ragazzo.
<<I Babysitter del Terrore. Dovrebbero farci un film: un bambino pazzo vede i propri genitori morire per mano dei suoi babysitter, che poi cercano di consolarlo. "Lo so che ti mancheranno, ma il Dottore numero 1 ha trovato la ricetta dei biscotti di tua madre".
Oh, beh, in quel caso... Che cazzo me ne frega, fammi i biscotti>> continuò la chimera, iniziando a ridere a crepapelle con Liam. L'immagine a dir poco raccapricciante ma allo stesso tempo divertente li fece ridere per dieci minuti buoni, dopo i quali riuscirono finalmente a calmarsi.
<<Prima che tu iniziassi a farmi capire che hai iniziato a drogarti, ti stavo ringraziando per non essergli saltato addosso>> spiegò Liam, riferendosi ai suoi genitori, accarezzando la guancia di Theo, lasciandogli poi un bacio a fior di labbra.
<<É stata dura trattenermi, se devo essere sincero>> ribatté la chimera, infilando una mano sotto la maglietta del ragazzo, sentendo i suoi fianchi magri.
<<Da quanto é che non mangi? No, scherzo, non dirmelo; non lo voglio sapere. Adesso tu ed io faremo un bel pranzetto di Natale, nonostante non ci troviamo esattamente nel periodo giusto>> borbottò la chimera, prendendo in braccio il ragazzo con estrema facilità. Lo posò sull'isola della cucina, aprendo il frigorifero e tirando fuori praticamente tutto ciò che vedeva.
<<Sei adorabile quando ti preoccupi per me>> lo canzonò Liam, abbracciandolo da dietro, mentre Theo cuoceva la carne.
<<Dovrei farlo più spesso>> fu tutto quello che il beta ricevette in risposta, accompagnato da un sonoro sospiro.

Mangiarono in silenzio, sentendo poi suonare il campanello poco prima di finire il loro pasto. Dall'altro capo del citofono, Theo udì le voci di Scott e Malia, cosa che lo fece allarmare e non poco. Sapevano già del suo arrivo? Beh, certo, probabilmente era stato Mason a dirglielo. Erano arrabbiati? Sicuramente. Lo avrebbero odiato per aver trasformato anche Liam in un assassino, nonostante solo per metà? Probabilmente.
Queste e altre domande gli ronzarono in testa, prima di veder comparire Scott e Malia al suo seguito sullo zerbino dell'appartamento di Liam.
<<Tu!>> esclamò Malia, puntando l'indice contro Theo con fare minaccioso. Se non fosse stato per un sommesso ringhio di Scott, gli si sarebbe avventata contro. Anche se aveva fermato la ragazza, Theo sapeva che l'Alpha era arrabbiato con lui.
<<Dove accidenti sei stato?>> domandò quest'ultimo con tono non esattamente calmo. Era raro vedere Scott seriamente arrabbiato ma si trattava di Liam, per questo era particolarmente protettivo.
A quel punto, Theo iniziò a spiegare nuovamente dove fosse stato per tutti quei mesi, cercando di rimandare sempre più lo spiegare perché fosse tornato. Ma, alla fine, non poté allungare più di tanto il suo racconto, dovette spiegare come una delle sue trappole aveva ucciso quella bambina di otto anni. E dovette anche mostrare i suoi occhi.
<<Perché ce n'è solo uno blu?>> domandò ovviamente Malia; la sua risposta non tardò ad arrivare, visto che anche Liam fece illuminare le sue iridi. Scott era solo... Scioccato. Non sembrava furioso o altro e, a dir la verità, nemmeno Malia lo sembrava.
<<Theo, capisco perché te ne sei andato. Avresti dovuto lasciare almeno una spiegazione più... Ampia, di una semplice parola, ma condivido e comprendo il tuo desiderio di proteggere Liam>> iniziò a dire l'Alpha, tenendo le braccia incrociate al petto.
<<Per quanto mi riguarda, tu ormai non sei più sotto la mia autorità, come invece lo é Liam. Essendo un beta che io ho reso tale, il suo legame con me ci terrà sempre in qualche modo uniti. In questi sei mesi ho anche fatto le mie ricerche e ho capito che, per quanto tu possa far parte del branco, come credo tutti abbiano capito, l'imprinting supera di gran lunga il mio potere. Perciò la decisione di perdonarti o meno non spetta a me, bensì a te, Liam>> parlò Scott, rivolgendosi infine al beta.
Entrambi i ragazzi erano sollevati dal non avere Scott contro, nonostante sapessero che Malia non era per niente d'accordo col suo Alpha.
<<Certo che ti perdono. Però resti un idiota e dovrai fare le faccende di casa per l'equivalente della tua assenza, vale a dire sei mesi>> disse Liam, girandosi verso il proprio ragazzo, toccandogli il petto con un dito. Theo sorrise, stringendolo poi a sé in un dolce abbraccio, non osando lasciarlo nemmeno quando sentì un finto colpo di tosse di Malia.
<<Beh, se questo é il tuo prezzo... Ad ogni modo, Theo, sappi che io, Malia, Lydia, Mason e Corey siamo qui a New York per seguire l'Università. Ovviamente siamo in posti diversi, ma ci troviamo sempre nei dintorni. Stiamo continuando a reclutare lupi mannari cacciati dalla Monroe e dai suoi seguaci, perciò mi aspetto di nuovo collaborazione da entrambi. E tu, piccoletto, vedi di iscriverti a scuola in autunno>> lo ammonì Scott. Aveva usato un tono duro, ma sapeva quanto il ritorno di Theo rendesse felice il suo beta. Se Liam era felice, allora lo era anche lui.

<<Grazie Scott. E anche a te, Malia. Per non averlo ammazzato, ovvio>> disse Liam ai due ragazzi, di nuovo sullo zerbino di casa sua. Li salutò, girandosi poi verso Theo; il ragazzo fece un sorriso a trentadue denti, prendendolo in braccio e portandolo sul divano, tenendolo a cavalcioni su di sé.
<<Liam, un giorno posso sposarti?>> gli domandò ad un certo punto Theo, dopo una sessione di dolci baci. Liam rimase di stucco di fronte a quella domanda così diretta ed esplicita.
Ci rifletté per alcuni minuti, voleva dare al ragazzo una risposta sincera e definitiva. La prospettiva di essere legati sotto il punto di vista legale, di convivere anche per il resto del mondo, di avere un futuro con lui... Solo in quel momento capì che era ciò che desiderava sopra ogni altra cosa al mondo. Prima del liceo, prima di Scott e del morso, non aveva la più pallida idea di cosa voleva dalla vita. Ma le cose erano cambiate tantissimo, solo fino a un anno prima si era reso conto che avrebbe voluto intraprendere la carriera di professore di storia, ma l'essere un lupo mannaro gli aveva fatto mettere da parte i suoi desideri.
Tutti i suoi amici avevano continuato gli studi e Theo era tornato, perciò perché non tirare fuori i sogni dal cassetto? Perché non iscriversi all'Università, trovare un lavoro part-time da qualche parte e costruirsi davvero un futuro? Perché non farlo proprio con Theo?

<<Certo che puoi sposarmi>> rispose Liam, facendo sorridere il ragazzo davanti a lui, il quale lo strinse dolcemente tra le braccia.
Di poche cose Theo era sicuro, ma certamente una di queste era che un giorno, lontano o meno che fosse, lo avrebbe sposato quel ragazzino con problemi di rabbia. Si promise che lo avrebbe fatto.

Angolo autrice
Chiedo venia. Scusate se ieri non ho postato :3
Però amatemi per questo dolcioso capitolo. Spero di non avervi annoiato, i drammi e le sofferenze arriveranno a breve.
Pace e amore xxx,
-A

Complicated |Thiam|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora