Capitolo 7

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La madre di Liam scoppiò a piangere, correndo ad abbracciarlo, anche se il ragazzo non ricambiò l'abbraccio. Quella era sua madre e quello il suo padrino, ma lo avevano abbandonato per paura, esattamente come tutti gli altri. Non differivano un granché da coloro che per mesi avevano tentato di ucciderli. Liam era certo che, se non fosse stato loro figlio, non si sarebbero fatti problemi nel seguire Monroe e Gerard. Non avrebbero pensato al fatto che erano solo dei ragazzini, che non erano davvero dei mostri, che per anni avevano tentato di salvare e aiutare Beacon Hills, rischiando la vita per persone che nemmeno conoscevano, oltre che ai loro amici e alle loro famiglie.
Anche il padre di Liam lo abbracciò, restando alquanto stupito da quanto fosse dimagrito; non notarono Theo fino a che quest'ultimo emise un finto colpo di tosse.

<<Liam... Quanto ci sei mancato>> disse la donna, accarezzando il volto del figlio, il mascara che tingeva le sue lacrime di nero. Il beta non poteva mentire, anche a lui erano mancati, ma non riuscì a  perdonarli così facilmente. I genitori dovrebbero rimanere sempre, qualsiasi cosa accada. Nemmeno con la partenza di Theo si era sentito così tradito, quelle persone da cui più di tutti si aspettava sostegno avevano avuto paura di lui.
<<Cosa ci fate qui?>> chiese allora il ragazzo quando riacquistò la facoltà di parlare.
<<Siamo ancora i tuoi genitori, Liam>> disse serio suo padre. O meglio, il suo padrino. Tutta la rabbia contenuta, tutta la tristezza messa nel dimenticatoio per la questione dei cacciatori, in quel momento saltò fuori. Il beta si allontanò dai due, andando verso Theo, il quale gli prese una mano.
<<Tu non sei mio padre. Non ho nemmeno il tuo cognome>> sputò acido Liam verso colui che lo aveva cresciuto.
<<Mi avete abbandonato quando avevo più bisogno di voi. Ve ne siete andati perché non potevate unirvi ai cacciatori, non perché pensavate che uccidere dei lupi mannari fosse una cosa sbagliata>> continuò il ragazzo, tenendo strette le dita di Theo. Sua madre scoppiò nuovamente a piangere, venendo stretta dal padrino di Liam.
<<Devi capirci. Per noi é stato un duro colpo sapere non solo che sei un... Un lupo mannaro, ma dell'esistenza del sovrannaturale. Tu cosa avresti fatto al nostro posto, eh?>> ribatté allora l'uomo, lasciando la sua compagna per andare davanti a Liam. Quando litigavano, faceva sempre così: cercava di imporsi, di far abbassare lo sguardo all'altro, di fargli capire chi deteneva il potere. Ma le cose non stavano più così.
<<Sarei rimasto. Io ho rischiato di morire almeno un centinaio di volte nell'ultimo anno. Un anno. Avete avuto un anno per smettere di avere paura. Mentre io mi prendevo delle pallottole, voi non vi siete degnati di farvi sentire nemmeno una volta>> sussurrò il beta con fare estremamente minaccioso. Tirò fuori le unghie, conficcandosele nei palmi delle mani, venendo richiamato debolmente da Theo. Vederlo così arrabbiato incuteva un certo timore e non era l'unico a pensarla così.
<<Ti abbiamo visto nascere, crescere e poi veniamo a sapere che potresti fare a pezzi un corpo se solo volessi. Noi possiamo aiutarti, non siamo rimasti con le mani in mano durante questo anno: siamo andati a cercare qualcuno che sapesse come curarti, come farti tornare umano>> disse la madre del beta, affiancando il marito, lanciando uno sguardo a Theo, il cui respiro si era fatto irregolare: stava iniziando ad innervosirsi anche lui.
<<E chi é lui, comunque?>> sbottò la donna, infastidita da non avere la privacy che desiderava.
<<Il mio ragazzo>> rispose secco Liam, facendo un ghigno che di innocente non aveva nulla. In risposta, ricevette un pugno in pieno volta da parte del suo padrino. Fu a quel punto che gli occhi di Theo si colorarono e, se non fosse stato per la stretta del beta sulla sua mano, non avrebbe esitato a lanciarsi contro a quell'uomo. Aveva osato fare del male a Liam; padre biologico o meno, persona che lo aveva cresciuto o no, nessuno poteva ferire quel ragazzino in sua presenza e passarla liscia.
La mascella dolorante di Liam guarì subito, di rimise dritto come un fusto nel giro di pochi secondi. Loro pensavano che in lui ci fosse un mostro; ebbene, lo avrebbero visto. Eccome se lo avrebbero visto.
Gli bastò colorare gli occhi per far indietreggiare i suoi genitori, cosa che gli fece spuntare un sorriso soddisfatto sul viso. Sua madre era terrorizzata, mentre suo padre non si perse d'animo di fronte a un paio di occhi luminosi: si avvicinò di nuovo a lui, intenzionato a far prevalere la figura di padre, di adulto, di Alpha.
Quando provò a colpire ancora Liam, il su braccio venne prontamente bloccato dal beta, le cui zanne erano spuntate. Un sommesso ringhio gli nacque in gola, venendo affiancato da quello di Theo: si stava trasformando anche lui.
<<Aprite bene le orecchie perché lo dirò una volta sola. Non ho alcuna intenzione di tornare umano e comunque non rimarrei con voi. Potete dire a coloro che avete chiamato per "guarirmi" che possono benissimo andare a farsi fottere. Non c'è verso che mi tu mi metta di nuovo le mani addosso, perciò rassegnati. Se veramente volete togliere la parte di me che é lupo mannaro, so io come dovete fare: ficcatemi una pallottola d'argento in testa. E adesso fuori da casa mia>> disse Liam, ruggendo poi contro di loro. Quello non era minimamente forte quanto i ruggiti che solitamente faceva, si stava risparmiando solo perché si trattava dei suoi genitori. I due se ne andarono, quasi scappando dall'appartamento, impauriti da ciò che il loro bambino era diventato. Quello che non avrebbero mai saputo era che, appena si chiusero la porta alle spalle, Liam scoppiò in un pianto disperato.
Sapeva di averli persi per sempre.
Theo non poté fare altro se non abbracciarlo stretto, togliergli le lacrime dalle guance e sussurrargli che quel vuoto orribile che sentiva nel petto sarebbe più o meno presto diventato una parte di lui; non ci avrebbe fatto più caso dopo un po'. Lui lo sapeva bene, aveva vissuto quel vuoto in prima persona alla scoperta della morte dei suoi.
Non ci sono parole per descrivere la perdita di un genitore, tantomeno in quel modo.

Angolo autrice
Buonaseraaa. Vi spoilero solo una cosa: mamma e papà saranno solo uno dei problemi che girerà attorno ai Thiam.
Pace e amore xxx,
-A

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