Capitolo 13

2.2K 153 22
                                    

Theo dovette alzarsi dal letto per via del suo cellulare che squillava, lasciando Liam e le coperte calde.
Il beta sentì solo dire da Theo cose come "Sì, sono io", "Ma certo", "La ringrazio molto".
<<Da oggi in poi ho anche io un lavoro!>> esclamò Theo quando tornò da Liam, stringendolo di nuovo tra le braccia.
<<Davvero? Congratulazioni! E in cosa consiste questo lavoro?>> domandò il più piccolo, sistemandosi a cavalcioni su Theo, il quale si mise seduto, tenendo le mani sui fianchi del ragazzo.
<<Va bene, non ti arrabbiare ma dovrò... Collaudare armi. Si tratta di un'azienda americana che le esporta legalmente in tutto il modo. Sai, pistole, fucili da caccia, anche cose più primitive come arco, balestre e lame>> gli spiegò Theo, accarezzandogli i capelli.
<<Non mi succederà niente, sono un lupo mannaro e guarisco in fretta, lo sai. Meglio io di qualche umano indifeso, no? Oltretutto mi danno tremila dollari al mese>> concluse la chimera, sperando così di rabbonire i bollenti spiriti del suo ragazzo.
<<Non mi piace che tu sia a stretto contatto con delle armi, ma devo dire che tremila dollari non sono niente male. E devi ancora farti perdonare del tutto i tuoi sei mesi di vacanza, quindi andata>> borbottò Liam, facendo sorridere Theo. Quest'ultimo gli pizzicò i fianchi, facendo sobbalzare il beta, che poi iniziò a ridere divertito.
<<Ti va di uscire con Corey e Mason?>> domandò Liam, non prima di aver lasciato un dolce bacio a stampo sulle labbra dell'altro. Theo sbuffò: era sempre stato un tipo tenebroso e preferiva starsene o da solo o con Liam, perciò le uscite di gruppo non gli andavano molto a genio. Nonostante questo, accettò l'offerta del beta, sapendo quanto la sua partecipazione alla vita sociale lo rendesse felice.
"Non puoi stare sempre solo o con me, devi farti degli amici!" gli ripeteva sempre, soprattutto quando di uscire non ne voleva proprio sapere.

I due si vestirono e lasciarono il loro appartamento, dirigendosi verso una tavola calda vicina, alla quale Mason e Corey avevano fissato l'appuntamento. Solo che, stranamente, i due non erano soli: al tavolo con loro si trovava pure Nolan.
<<Che ci fa lui qui?>> sbottò Theo appena arrivato dai tre, indicando il biondo con l'indice. Nemmeno a Liam andava a genio Nolan, ma sapeva che quel ragazzino sarebbe ronzato attorno al branco per un bel po' di tempo, perciò dovevano essere quantomeno cortesi.
Tirò una leggera gomitata a Theo, il quale gli rivolse uno sguardo truce.
Liam lo prese allora per un braccio, andando fino al bagno, in modo da non essere uditi da Nolan.
<<Theo, nemmeno a me quel tipo sta molto simpatico, ma sappiamo entrambi che non ce ne libereremo. Dobbiamo essere gentili con lui o, almeno, comportarci in modo civile e sopportare la sua presenza. Che Mason e Corey abbiano deciso di diventare loro amico é un'altra storia, ti basta non ammazzarlo, sorridere e annuire. Trattalo con indifferenza, mh?>> disse il beta, facendo ringhiare sommessamente Theo. Il moro ci rifletté per alcuni minuti, girando in tondo come faceva sempre quando era sovrappensiero, poi capì che Liam aveva ragione: Scott aveva la passione per i cuccioli abbandonati, era ormai sicuro che lo avrebbe aiutato, soprattutto dopo la scenata per Gabe.
<<Oh, e va bene!>> esclamò, uscendo poi dal bagno, seguito da un soddisfatto Liam. I due si avvicinarono di nuovo al tavolo dove i tre ragazzi parlottavano, sedendosi vicini a Mason e Corey.
<<Mi spiace se prima ho reagito così... Male>> riuscì a dire Theo, sorprendendo tutti, perfino Liam: non si aspettava certo che si sarebbe scusato con Nolan, pensava che lo avrebbe semplicemente ignorato per tutta la serata.
<<Non c'è problema>> ribatté solo il biondo, riprendendo una stupida seppur divertente conversazione con Mason e Corey. Liam si unì ai tre dopo pochi minuti, arrivando a ridere fino alle lacrime; perfino Theo si lasciò un po' andare.

Sembravano cinque amici che si divertivano in una fredda serata invernale, esattamente come molti altri gruppetti dentro a quella caffetteria.
Solo che, ad un certo punto, Liam si intromise in una conversazione tra Mason, Corey e Nolan, rammentando degli episodi divertenti capitati a scuola: in fondo erano coetanei, avevano passato quattro anni insieme e frequentato gli stessi corsi. Questo attirò l'attenzione di Theo, trovando Nolan e il suo ragazzo forse troppo in sintonia.
Non era mai stato un tipo geloso, tralasciando Hayden; una volta andata via lei, pensava che non ci sarebbero più stati episodi in cui avrebbe avvertito quella spiacevole sensazione al petto, eppure eccola lì. Vedere Liam ridere così pacificamente con Nolan lo mandava su tutte le furie: non si ricordava che aveva quasi ucciso quel biondino? E che lui aveva tentato di riempirlo di frecce? Che fosse diventato un lupo mannaro non poteva cambiare così in fretta le cose. Eppure, sembravano tutti così rilassati e tranquilli, soprattutto Liam; non voleva rovinargli la serata con un'esplosione di gelosia.
<<Vado a prendere da bere>> sussurrò, nonostante nessuno lo stesse ascoltando. Si avvicinò al bancone e la vide: la cameriera bionda che pochi giorni prima gli aveva fatto delle avance.
<<Si può sapere in quanti locali lavori?>> si lasciò scappare la chimera, attirando l'attenzione della ragazza; quando si girò, gli sorrise calorosamente, iniziando a pulire il bancone.
<<In tre. Sai, per coprire le spese dell'Università. E tu che ci fai qui, bell'imbusto?>> domandò la cameriera. Era strana, non sembrava ricordarsi minimamente di quello che era accaduto poco tempo prima. Se Theo fosse stata in lei, si sarebbe nascosto dalla vergogna: insomma, gli aveva lasciato il numero e lui le aveva detto di essere gay, per la chimera si trattava di una situazione piuttosto imbarazzante.
<<Sono solo a fare un giro con i miei... Ehm, amici>> terminò dopo pochi istanti la frase. Non sapeva bene come definirli: quelli erano gli amici di Liam, non i suoi. Non aveva mai davvero provato ad essere amico di qualcuno, oltre a Liam, a dire il vero: non aveva la minima idea di cosa dovesse fare. Emma era un'altra storia: si trovarono durante una missione di Theo e, appena lui compì sedici anni, andarono a letto insieme. Non la conosceva benissimo, sapeva ben poco di lei e, oltretutto, vederla morire non gli aveva fatto nessun effetto. No, Emma decisamente non era sua amica.
Con Liam aveva fatto un gran pasticcio: non gli diceva quello che davvero pensava quando ai trovava con lui, lo seguiva ovunque e spuntava quando il beta si trovava in difficoltà. Lo prendeva a pugni ma gli dispiaceva farlo, se cercava di essere gentile era terribilmente impacciato. Aveva addirittura provato ad imitare alcune espressioni di Mason, a fare cose che lui faceva con Liam, con il solo risultato di far allontanare il beta con un'espressione sconcertata in volto. Certo che era proprio un imbranato.
Solo dopo aveva abbandonato il falso Theo e deciso di tirare fuori quello vero: in quel caso aveva funzionato alla grande. Magari quella cameriera poteva diventare sua amica, ma doveva decidersi a mostrare quello che era veramente: impaurito, impacciato, aggressivo, meschino e pieno di insicurezze.
<<Oh, e c'é anche il fidanzato?>> la voce della ragazza riportò Theo alla realtà, facendolo annuire.
<<Sì, c'è. Ad ogni modo, mi chiamo Theo>> borbottò, porgendole la mano; la bionda la strinse, una stretta decisamente forte per una creatura che all'apparenza sembrava così delicata.
<<Alex. E chi di quei quattro ragazzoni é il fortunato?>> domandò ancora lei, indicando con un cenno del capo il tavolo.
<<Lasciami indovinare: quello che mi sta fissando intensamente sperando di uccidermi con lo sguardo?>> disse Alex, emettendo una risatina, prendendo l'ordine di una signora. Theo si girò, vedendo che Liam aveva smesso di ridere con Nolan, Mason e Corey, fissandoli attentamente e con le braccia incrociate. In un primo momento, la chimera arrossì, poi sorrise e fece segno a Liam di avvicinarsi. Il beta allora si sciolse in un sorriso e si avvicinò ai due, facendo girare Theo verso di lui, mettendosi in mezzo alle sue gambe e unendo le loro labbra in un bacio particolarmente passionale. Le mani di Liam finirono tra i riccioli scomposti di Theo, tenendolo vicino a sé per alcuni minuti.
Quando si staccarono, la chimera tenne ben stretto il beta, posando la testa sulla sua spalla e baciandogli il collo per alcuni attimi, prima di riportare l'attenzione su Alex.
<<Sono Liam, il suo ragazzo. Tu sei?>> domandò allora il beta, suscitando un ghigno divertito sul volto della bionda.
<<Sono Alex, già consapevole che lui fosse gay>> rispose allora la bionda, porgendo la mano a Liam, il quale la strinse con le guance rosse.
Theo si morse il labbro, guardando come ancora Liam tentasse di studiare la bionda con solo il suo sguardo.
<<Io sono Theo, sessualmente frustrato per colpa tua. Fila a casa. Ciao Alex, ehm... Ci si vede>> parlò allora la chimera, tirando una pacca sul sedere di Liam, il quale ridacchiò, salutando con la mano i suoi amici, uscendo dalla caffetteria per tornare a casa sua e di Theo.

Angolo autrice
Pardon se non ho postato ieri, ma sono stata impegnata nello scrivere la One-Shot sui Thiam di cui avevo parlato nell'ultimo capitolo. A breve sarà pronta, yay.
Pace e amore,
-A

Complicated |Thiam|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora