Capitolo 2

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Un mostro, ecco cos'era. Lo aveva lasciato, aveva infranto una promessa. Cercava di ripetersi che aveva fatto tutto quello per lui, ma sapeva che non era una giustificazione. Era da tanto tempo che non sentiva il sangue scorrere sulle dita, che non vedeva la vita abbandonare degli occhi, e tornare a uccidere gli fece un effetto strano, più del dovuto.

Erano sei mesi che Theo girava per i boschi freddi della Norvegia, seguendo e venendo inseguito. Sei mesi in cui aveva ucciso persone che lo volevano ancora con loro, che lo avrebbero diviso da Liam, a costo di uccidere il beta. E Theo non avrebbe mai permesso che lui morisse a causa sua. Sapeva di averlo ferito molto andandosene in quel momento, ma non aveva altra scelta. Anche lui soffriva molto nello stare lontano dal Liam, ma era la cosa giusta da fare per garantire a entrambi un futuro tranquillo.

Era iniziato tutto alcune settimane prima di riuscire a intrappolare l'Anuk-Ite: dopo aver trovato i Dottori del Terrore, questi lo mandarono in Norvegia per testarlo. Lì incontrò un branco di lupi, un'altra specie ma pur sempre lupi mannari. Essendo metà coyote mannaro, aveva come loro la capacità di trasformarsi completamente, nonostante diventasse un lupo nettamente più piccolo. Si trattava di una tribù antica, con usanze antiche e mai uscita dai boschi, non conoscevano la tecnologia o, comunque, la rifiutavano. Il compito di Theo era quello di farli fidare di lui e di rubargli delle erbe e dei talismani con strani poteri, sfortunatamente nascosti troppo bene. Ci riuscì, dovendo però poi uccidere quasi tutti i membri del branco. Rimasero solo alcuni beta e l'Alpha che, indebolito, si arrese a Theo. Allora era solo un bambino di dieci anni, la malvagità e la sete di potere che avrebbero in seguito caratterizzato la sua vita non facevano ancora parte di lui.

Disse solo che li avrebbe lasciati liberi, che lui obbediva solo a degli ordini. L'Alpha, Amarok, rimase particolarmente colpito dalle sue parole, in quanto la sua ferocia e abilità nel combattimento sembravano appartenere a qualcuno che covava un profondo odio. Certamente Theo non era un maestro nel corpo a corpo, ma sicuramente era furbo, terribilmente furbo. Li aveva ingannati tutti, così come poi aveva fatto con altri numerosi branchi, tra cui quello di Scott.
Ma si sa, chi non muore ritorna. Sempre.
Lo stesso Amarok gli aveva inviato una lettera, nella quale spiegava, anzi imponeva a Theo di tornare da loro. Era stato osservato attentamente nel corso degli anni e lo voleva nel suo branco. La chimera aveva provato a dire che ormai apparteneva a un altro branco e non avrebbe mai lasciato Liam.
Gli antichi branchi solitamente credono che chi prima vede prima prende; ottengono tutto ciò che vogliono, anche con la forza. Così venne minacciato, avrebbero attaccato Beacon Hills e preso Liam.

Doveva pensarci da solo, Scott e gli altri non erano pronti ad affrontare una nuova minaccia e, oltretutto, se altri lupi mannari fossero giunti a Beacon, l'idea già negativa che i cittadini avevano di loro sarebbe solo peggiorata.
I lupi mannari che vivono nei boschi sono più simili ai lupi che agli umani: bestie. Cacciano per cibo, ma sono terribilmente spietati. I beta non sanno controllarsi durante la luna piena e raramente anche gli Alpha riescono in questo intento.

Perciò partì. Finse di voler tornare tra di loro, non avendo problemi nel fingere: era sempre stata la sua specialità. Poi se li era lavorati ben bene, i primi due mesi era stato alle loro regole, gli avevano insegnato tecniche di combattimento, come cacciare e come trasformarsi più un fretta. Erano informazioni utili, fu grato all'ormai vecchio Amarok. Ma doveva tornare dal suo Liam, sentiva come la sua lontananza lo rendesse triste.

Trovò così il modo di apparirgli in sogno, leggendo antichi scritti del branco che ormai nessuno di loro toccava da secoli. I lupi mannari selvaggi sono più forti e più veloci, ma sono ignoranti, non sanno leggere o scrivere, tanto meno ragionare di logica, soprattutto sotto forma di lupo. In quei casi, ossia quasi sempre, lasciano che l'istinto animale si impossessi quasi completamente di loro. Theo lasciava false tracce, sviando i lupi in trappole che li avrebbero intrappolati per molto tempo o addirittura uccisi.

Un giorno, però, fece un madornale errore: una ragazzina di appena otto anni aveva deciso di uscire col padre e con altri membri del branco per cercarlo. Era la seconda volta in un anno che veniva cacciato così insistentemente.
Quella trappola era destinata ad Amarok, doveva ucciderlo e andarsene, senza l'Alpha, il branco avrebbe abbandonato l'idea di trovarlo e di tenerlo con sé. Certo, probabilmente poi lui sarebbe diventato l'Alpha e, proprio per questo, avrebbe ordinato al branco di lasciarlo stare. Si sarebbero trovati qualcun altro, avrebbe ceduto i suoi poteri, non gli importava: voleva solo tornare da Liam.
Ma tutto andò a rotoli. Amarok si era allontanato per via di un richiamo e, nel passare in mezzo ai lupi, la bambina fece un passo indietro di troppo. Era bassa e piccolina, troppo poco in confronto a chi era destinata la trappola. Morì in un bagno di sangue.
Fu a quel punto che Theo si mostrò: era una sua trappola, era colpa sua se era morta in modo così rude e brutto. I lupi subito iniziarono a ringhiargli contro, facendo uscire le zanne e gli artigli. I loro occhi si colorarono di giallo, esortando Theo a proteggersi.
Quando anche lui fu trasformato, tutti sobbalzarono e indietreggiarono. Amarok lo spinse via con sguardo scioccato.
<<Vattene!>> aveva gridato <<Non vogliamo avere a che fare con uno come te. Non tornare, non ti cercheremo più. Ma va' via>>.
Nonostante Theo non capisse che cosa avesse fatto cambiare idea in modo così repentino, seguì il loro volere.
<<Mi dispiace per la bambina>> sussurrò semplicemente, trasformandosi in coyote e fuggendo via.

Era gioioso, solo pochi giorni prima era apparso in sogno a Liam e gli aveva detto che stava andando bene e da lì a non molto lo avrebbe rivisto! Certo, il viaggio comportava salire su una nave diretta in America e poi andare a Beacon Hills, ma era "solo" questione di poche settimane. Quando si fermò per bere ad un fiume, ciò che vide riflesso nell'acqua lo fece sobbalzare. Si avvicinò ancora un po', riuscendo a distinguere il suo manto nero e gli occhi: uno giallo e uno azzurro.

Angolo autrice
Ciao personeeee. Ed eccoci qui, i Thiam non si sono ancora ritrovati ma abbiate pazienza. Non dico che nel prossimo capitolo li farò rincontrare ma forse tra due o tre sì :3
E adesso vedo di mangiare perché ho fameee.
-A

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