Capitolo 9

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I giorni passarono lenti. Theo e Liam si unirono al branco nella ricerca di lupi mannari inesperti da proteggere durante la notte, mentre il giorno entrambi cercavano un lavoro.
Theo ci aveva riflettuto a lungo e si era reso conto di non saper proprio cosa fare. Gli sarebbe piaciuto continuare gli studi, iscriversi all'Università, ma a quale facoltà? Cosa gli era sempre piaciuto fare, oltre ingannare le persone?
Ci perse delle nottate intere, stando a fissare il soffitto bianco della camera da letto, stringendo Liam tra le braccia e ascoltando il suo respiro irregolare.
Osservava il suo volto rilassato, poi gli accarezzava i fianchi, costatando che stava riprendendo peso, finalmente.
Era bravo nel far arrabbiare le persone ma anche a calmarle. O almeno con Liam funzionava. Al liceo in quali materie eccelleva? Beh, in biologia non se la cavava per niente male. A dir la verità, nemmeno in lingue; seguiva molti dei corsi avanzati; con i Dottori del Terrore aveva avuto la possibilità di viaggiare e, quindi, di imparare nuove lingue. Solo a undici anni e con il suo primo incarico, aveva imparato il norvegese. Conosceva il francese, lo spagnolo, il tedesco e anche qualcosa di cinese.

<<Liam, tu mi ci vedresti a studiare lingue?>> domandò Theo al beta, una mattina mentre prendevano un caffè. Per Liam si trattava del suo primo giorno di lavoro, giusto per pagare l'affitto e stare un po' più tranquilli.
<<Beh, devo dire che sentirti parlare in spagnolo é qualcosa di estremamente eccitante... Tralasciando il fascino, se é qualcosa che ti piace fare, perché no? Si tratta del tuo futuro, Theo. Puoi prendere in considerazione tutto ciò che desideri fare, non ti frena nessuno>> gli rispose il beta, cercando invano di farsi il nodo alla cravatta; avrebbe lavorato in un'agenzia di viaggi e serviva la divisa.
Theo alzò gli occhi al cielo e si mise davanti al ragazzo, aiutandolo a sistemarsi, togliendogli poi una ciocca di capelli dal volto.
<<Beh, credo che a settembre inizierò a studiare per laurearmi in lingue. Ne conosco un discreto numero, potrebbero tornarmi utili. E adesso va', altrimenti farai tardi>> disse la chimera, lasciando un piccolo bacio sulle labbra di Liam. Quest'ultimo gli sorrise ed uscì di casa, salutando il suo ragazzo. Si fece dare un passaggio da Mason, che a quell'ora seguiva dei corsi all'Università.

Nel frattempo, Theo uscì di casa per fare dei colloqui di lavoro, i quali durarono circa fino a mezzogiorno. A quel punto, la chimera si fermò in una caffetteria, decidendo di prendere qualcosa da mangiare e di tornare a casa in seguito. Si mise seduto ad un tavolino semi nascosto, da solo e con mille pensieri in testa: i lupi mannari da aiutare stavano diventando sempre più numerosi, così come i cacciatori che tentavano di ucciderli. Monroe ce la stava mettendo tutta pur di sterminarli; il suo odio doveva essere davvero tanto. Theo non la trovava esattamente simpatica, ma in qualche modo provava compassione e capiva le motivazioni che l'avevano portata a provare tanto disprezzo verso Scott e il suo branco. Anche lui, per molto tempo, aveva provato odio verso delle persone, alcune le aveva uccise, altre no. Per quanto inesperta Monroe potesse essere, quando le persone sono arrabbiate diventano particolarmente pericolose. Troveranno sempre il modo di avere la loro vendetta, sempre.

La chimera venne distratta dai suoi pensieri quando una cameriera dai capelli biondi gli chiese se volesse ordinare qualcosa. Gli porse il menù, prendendo poi l'ordinazione di Theo, sparendo poco dopo, anche se non prima di avergli lanciato un'occhiata di troppo. Trovava buffo che quella ragazza lo trovasse attraente e che in qualche modo ci stesse provando con lui: a vederlo così, la chimera poteva sembrare un semplicissimo ragazzo, senza alcun apparente legame affettivo con qualcuno. Alla cameriera non sarebbe mai venuto in mente che Theo potesse essere mezzo lupo mannaro e mezzo coyote che aveva subito l'imprinting con un beta. Se Liam non fosse stato il centro di ogni suo pensiero, avrebbe accolto a braccia aperte le avance della bella cameriera.

Rimase a fissare il vuoto per alcuni minuti, fino a che un odore familiare lo travolse. Cercò con lo sguardo la fonte di quella particolare colonia che solo poche volte aveva sentito nella vita, mischiato a uno shampoo alla mela verde. Il naso di Theo non perdeva un colpo, su questo non c'era alcun dubbio. Nonostante i suoi occhi azzurri continuassero a vagare per il locale, non riuscì a capire chi potesse averlo destato così improvvisamente dai suoi pensieri. Sorrise distrattamente alla cameriera, la quale era tornata con la sua ordinazione. Quell'odore non lo lasciò in pace nemmeno per un secondo, non riusciva proprio ad associarlo ad alcun volto e, più si sforzava, più non gli veniva in mente nessuno. Finito il pasto, decise di rinunciare nella sua impresa e andò a pagare il conto alla cassa.
Una volta preso lo scontrino in mano, notò che la cameriera gli aveva lasciato il numero di telefono. Dovendo lasciare una firma, allegò un piccolo messaggio per la ragazza:
Sei molto carina, ma ho un ragazzo. xxx

Attese di vedere la reazione della bionda, prima di girare sui tacchi per andare via da quella caffetteria. L'espressione sul suo volto fu impagabile, Theo dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere. Si era quasi dimenticato del "misterioso odore", quando questo lo travolse un'altra volta. Un ragazzo biondo gli andò contro, nonostante Theo fosse rimasto ben saldo al suo posto.
Rimase a guardare il volto di chi emanava quell'odore familiare, il quale lo osservò a sua volta con stupore: Nolan.

Angolo autrice
Ma buonaseraaa. Cosa ci farà mai il piccolo e cute Nolan a New York? Okay che il personaggio non é esattamente uno stinco di santo, ma Froy Gutierrez é il sesso. Ed é adorabile, punto. La sua voce é così da elfo, adoro.
Oggi ho deciso di convertire all'omosessualità tutta la mia scuola, ho fatto venire dei dubbi a due miei compagni di classi sul loro orientamento grazie alle mie doti di manipolatrice. In sintesi, hanno perso una scommessa e hanno dovuto baciarsi, solo che poi hanno continuato per conto loro. E io ero tipo: ODDIO SÌ, SHIPPO.
Basta, scriverò una fan fiction anche sui miei compagni di classe.
Xoxo
-A

Complicated |Thiam|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora