Capitolo 11

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Liam si sentì terribilmente triste nel vedere Nolan ridotto in quello stato. Stava singhiozzando, ma si copriva il volto con le mani per non fare vedere le lacrime. Quello non era il pianto di qualcuno che aveva perso "solo" un amico e tutti lo sapevano bene. Agli occhi del branco, Gabe era un ragazzo particolarmente sadico ma non per Nolan, che lo conosceva meglio di chiunque, per lui era qualcosa di più.
Liam capì che come si sentiva il biondo in quel momento, per questo si avvicinò a lui e gli strinse delicatamente un braccio. Cosa avrebbe provato lui se Theo fosse morto? Il solo pensiero gli fece venire i brividi, le ginocchia avrebbero potuto cedergli. Nolan alzò lo sguardo su di lui, evidentemente stranito da quel gesto; non gli ci volle molto per stringersi a Liam e piangere sulla sua spalla, il ricordo di Gabe lo faceva stare così tanto male...
Ma, dopotutto, un abbraccio era proprio quello che gli ci voleva. Sapere che probabilmente qualcuno lo capiva, tirava su il morale di Nolan e le sue lacrime smisero di scendere sulle sue guance.
<<Grazie>> riuscì solo a dire, staccandosi poi da Liam. Si guardò allora attorno, con le guance rosse sia per l'imbarazzo che per il pianto.
<<Scusate... Ehm, non volevo fare una scenata simile>> tentò di giustificarsi Nolan, guardando di sottecchi Liam che tornava da Theo; la chimera lo strinse in modo possessivo tra le braccia, lanciando un'occhiataccia a Nolan. Era evidentemente geloso, ma si era contenuto perché comprendeva il gesto di Liam. Rivedeva in Nolan e Gabe quello che avevano passato loro; non era esattamente uguale, ma le fondamenta c'erano. Un ragazzo definito da tutti "il cattivo", qualcuno che invece aveva trovato del buono e i tentativi di aiutarsi. Sfortunatamente, Nolan non era riuscito a salvare Gabe come invece Liam aveva fatto con Theo.

<<Non ti preoccupare, Nolan. Essere un lupo mannaro non significa essere esenti dal provare emozioni umane>> gli spiegò Scott, lanciando uno sguardo riconoscente a Liam.
<<Sappi che, ad ogni modo, gli atti che hai compiuto in passato non verranno perdonati tanto facilmente, dovrai guadagnare la nostra fiducia>> continuò l'Alpha, osservando i membri del suo branco, i quali annuirono, d'accordo con la sua affermazione.
<<Farò tutto quello che volete>> disse soltanto Nolan, forse un po' troppo velocemente. Era ovvio quanto volesse far parte di quel branco, ma Scott sceglieva attentamente chi far entrare nella sua stretta cerchia.
<<Per ora non verrai direttamente coinvolto con i nostri progetti, ti limiterai a seguire le mie indicazione, come fanno i novellini. Ti addestreremo, ti aiuteremo a controllarti durante la luna piena e valuterò>> concluse Scott. Nolan annuì, non sapendo poi bene cosa fare; semplicemente la riunione si sciolse e ognuno andò per la sua strada. Per loro erano quelle le tipiche "pause caffè". Non avendo tempo per potersi davvero confrontare davanti a una bella tazza di caffè fumante, approfittavano delle frequenti riunioni per confrontarsi come dei semplici amici. Malia e Lydia solitamente iniziavano a parlottare tra di loro, si aggiornavano sulle loro "vite di coppia", come andava la scuola e quando sarebbero andate a fare un giro insieme. I ragazzi si riunivano tutti in cerchio e iniziavano gli schiamazzi, le risate e le battute fuori luogo. Per Nolan fu bello vedere come quei ragazzi si trasformavano da perfetti lupi mannari a perfetti amici. Rimase in disparte, non ascoltò nemmeno i loro discorsi, semplicemente si perse in quell'atmosfera allegra, nonostante lui non fosse direttamente coinvolto. Attese di vedere i gruppetti dividersi per andare incontro a Liam.
<<Ehm... Io... Volevo solo ringraziarti per prima>> borbottò, particolarmente intimorito dallo sguardo di Theo. Temeva di poter fare un passo di troppo, ma doveva ringraziare il beta, in fondo lo aveva consolato in un momento di bisogno. Un grazie era il minimo.
<<Sta' tranquillo, Nolan. Ci vediamo>> disse solo Liam, con tono educato, seppur freddo. Certo, aveva provato compassione per lui, ma non poteva dimenticare in così poco tempo tutto ciò che gli aveva fatto passare.

<<"Volevo solo ringraziarti per prima">> iniziò Theo, imitando la voce di Nolan mentre si avviavano verso casa. Avrebbero dovuto prendere un'auto al più presto, era poco ma sicuro.
Liam ridacchiò, mettendo un braccio attorno al busto di Theo e attirandolo a sé.
<<Che c'é, sei geloso?>> gli chiese allora, canzonandolo e ghignando mente lo guardava. La chimera sbuffò, circondando le spalle di Liam con un braccio, non rispondendo alla sua domanda. Il beta sapeva perfettamente quanto fosse geloso. Appena entrati in casa, Theo prese in braccio Liam, facendolo sedere sull'isola della cucina, infilandosi tra le sue gambe per poterlo guardare negli occhi.
<<Sì che sono geloso, cucciolo con problemi di rabbia. Non mi piacciono le persone che ti ronzano attorno>> sussurrò la chimera, facendo nascere un sorriso sulle labbra di Liam.
<<Non ho più problemi di rabbia>> rispose per stuzzicare il suo ragazzo. Questo iniziò a baciargli il collo, mentre le sue mani scesero ad accarezzare delicatamente i fianchi del beta da sotto la maglietta.
<<Infatti li ho io>> borbottò Theo sulla pelle di Liam, iniziando a morderla e a succhiare alcuni lembi. Le labbra dei due si unirono per un bacio inizialmente lento e sensuale, sfociando sempre più nella foga e nel bisogno di sentirsi vicini. Si spogliarono delle magliette, lasciando che queste cadessero a terra, poi Theo prese ad accarezzare una delle cosce di Liam, toccando il suo inguine col pollice. Solo quando i jeans di entrambi divennero stretti la chimera decise di prendere ancora in braccio Liam e di portarlo in camera da letto.

Angolo autrice
Ma buonaseraaaa. Ho sonno, quindi vi lascio senza lo smut e vado a letto, muahahah. Theo geloso é il sesso e non sarà l'ultima volta che lo vedrete comparire :3
Xoxo,
-A

Complicated |Thiam|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora