Levi's Pov
Sto preparando la cena quando sento il citofono.
Vado ad aprire e vedo il moccioso con un borsone in spalla.
C'è la scritta "Scouting Legion".
-Fai parte della squadra si Basket?- domando mentre andiamo in sala da pranzo.
-Si. Comunque, ti va bene se resto qui anche domani?-
-D'accordo.- rispondo e vado in cucina a finire di preparare.
Sento dei passi dietro di me.
-Cosa cucini?-
-Pasta.-
-Con?-
-Pasta.-
Lo sento ridere e mi mordo un labbro per non farlo anch'io.
-Se vuoi ridere fallo.-
-Io non voglio--
-Si che vuoi. Fallo. Sai perché?-
Lo guardo.
-Perché?-
-Perché mi piace troppo quando lo fai.- mi lascia un bacio sulla guancia.
-Vado a mettere il borsone in camera.- mi dice mentre si allontana su per le scale.
Resto lì impalato.
Non me lo aspettavo per niente.Vengo risvegliato dal rumore della pentola da cui sta quasi cadendo la pasta.
Spengo velocemente il gas e prendo i piatti.Li metto a tavola.
-Eren! È pronto!- lo chiamo ma non ottengo risposta.
Decido di andare di sopra.
Che minchia sta combinando?Arrivo in camera e lo vedo che sta guardando una foto.
Mi siedo al suo fianco sul mio letto e vedo che sta guardando la foto mia e di mia madre.
-Ricordo che scattammo quella foto il giorno prima della sua partenza.- dico facendolo sussultare.
-È molto bella.--Ere--
-È bello averne una eh?- sussurra.
-Cosa?-
-Eh? No, niente. Dai andiamo di sotto.- si alza posando la foto al suo posto e si avvia alle scale.
Mi alzo e lo seguo.[...]
Mi alzo e prendo i piatti.
-No, li lavo io questa volta.- si alza anche lui e prende i piatti dalle mie mani per poi andare in cucina.
Lo raggiungo in cucina.
-Eren?-
-Mh?-
-Stai bene?-
-Che vuoi dire?- non mi guarda nemmeno.
La sua voce è piatta, non ha più quella vitalità di prima.
-Voglio dire...quella cosa che hai detto prima--
-Non era nulla Levi.- mi guarda.
Ha gli occhi più...scuri, spenti.
Quasi mi fa paura...
-D'accordo, scusa.- abbasso lo sguardo e vado in sala da pranzo, a sparecchiare.[...]
-Andiamo a dormire?- domanda Eren.
Annuisco e aspetto che lui salga le scale e vada in camera per spegnere le luci di sotto.
Lo raggiungo in camera e prendo il mio pigiama.
-Io vado a lavarmi.- dico e lui annuisce.Esco dalla doccia vestito, pulito e profumato e vado in camera dove vedo Eren in pigiama steso sul mio letto a fissare il soffitto.
Nemmeno si è accorto che sono arrivato in camera.
Mi viene un idea.
Cerco di fare il meno rumore possibile e mi avvicino a lui.
Poi gli lascio un bacio poco distante dall'angolo delle labbra.
Lui sgrana gli occhi e mi guarda.
-L-levi!- si mette velocemente seduto e io rido.
-Ti sei accorto di me finalmente.- mi siedo affianco a lui.
-Ti sei vendicato del bacio di prima giusto?- mi sorride malizioso.
-Molto probabilmente...- rispondo vago stendendomi.
Poi vedo lui che mette la sua faccia poco distante dalla mia.
Gli do una manata e cade al mio fianco, mentre ride.
Io mi metto a cavalcioni su di lui e gli alzo la maglia.
-C-cosa cazzo fai?- mi chiede.
-Vedrai.- sussurro e...Inizio a fargli il solletico.
-L-levi! Bast-ahahahahaha! Smettila! T-ti prego! Ahahahahaha!-
Mi accorgo che quasi non respira più e allora lo lascio stare.
-S-sei...tutto scemo.- dice facendosi scappare ancora qualche risatina e si asciuga le lacrime per le troppe risate.
-Sai cosa?- dico restando seduto sulle sue gambe.
-Cosa?-
-Mi piace troppo quando ridi.- e gli lascio un bacio sulla guancia.
Lui poi, inaspettatamente, mi prende per le spalle e mi scaraventa su di lui, abbracciandomi mentre si stende.
Sento le sue braccia, non molto muscolose, tenermi stretto a lui.
-E-eren...-
-Fa silenzio.-
Restiamo così per un pò, fino a quando non sento la suoneria di Skype dal mio computer.
Mi alzo e vedo che mi sta chiamando Farlan.
Salto dal letto e mi siedo alla scrivania, accettando la chiamata.
-Leonaddeeeeee!- urla.
-Oooh!- urlo.-Ma vi trovate normali voi due?- mi giro verso il moro che sta ridendo.
-Fatti i cazzi tuoi.-
-Oh, ciao Eren!-
-Ciao Farlan.- si alza e viene vicino a me, per poi sedersi al mio fianco.
-Ancora qui eh? Non è che mi nascondete qualcosa?-
-Farlan.- lo guardo.
Lui sembra capire e abbassa lo sguardo.
-Scusa.- sussurra.
-Ne riparliamo dopo.-
Mi guarda e gli sorrido, per dirgli di non preoccuparsi.
-Ma state parlando in codice o cosa?- guardo il moro che è confuso e il biondo scoppia a ridere.
-Abbiamo...- inizio.
-Un vocabolario tutto nostro, diciamo.-
-Ok, ora finite anche le frasi? Si vede che siete migliori amici.-
-Lo so. È una cosa che abbiamo sempre fatto sin da piccoli, vero Levi?-
-Mh.-
Sentiamo la porta della camera del biondo aprirsi.
-Ah, siete tornate?- vedo il biondo sorridere e guardare oltre lo schermo del computer.
-Vieni qua.- dice a qualcuno e sentiamo qualcuno avvicinarsi.
Poi vedo che è mia madre.
-Ciao amore!- si siede accanto a Farlan.
-Ciao mamma.- la saluto sorridendole.
-Mi manchi.- fa il labbruccio.
-Anche tu.-
-Chi è lui?- fa segno Eren.
-Io sono Eren, Eren Jaeger.-
-Piacere, io sono Kuchel. La mamma di Levi. Sei suo amico?-
Lui annuisce.
Lo guardo. Sembra di nuovo spento...
-Mamma, siamo stanchi. Farlan ci vediamo domani. Buonanotte.- e stacco senza aspettare una risposta.
Spengo il computer e mi alzo, prendo per il polso il moccioso e lo porto con me sul letto.
Mi stendo e faccio stendere lui sul mio petto.
Inizio a giocare con le ciocche dei suoi capelli. Lui sospira.
-Eren, vuoi dirmi cosa c'è che non va?-
-Sai, mia mamma è morta quando io avevo 11 anni.
Da allora sono sempre stato con mio padre e mia sorella adottiva Mikasa, di vent'anni.
Mio padre è sempre fuori per lavoro e mia sorella si è trasferita a Londra con suo marito, quindi io sono sempre stato da solo.
Vedere come tu andavi d'accordo con tua madre...mi faceva sentire...solo...- lo sento tirare su col naso.
-Non sei solo.-
-Ho te?- mi chiede sarcastico.
-Hai me.-
Lui mi stringe e decido di coprirci con le coperte.
Lui si mette nuovamente sul mio petto e io continuo a coccolarlo.
Spengo la luce e così ci addormentiamo.Autrice time
Ciao ragah!
Finalmente si accenna qualcosa.
Ciao.
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𝙱𝚛𝚎𝚊𝚔 𝚝𝚑𝚎 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚊𝚗𝚌𝚎
FanfictionYaoi-boyxboy. Don't like? Don't read! "-Ci vediamo in Italia? -Ci vediamo in Italia."