Capitolo 40 - At school

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Levi's Pov
Apro gli occhi infastidito dal vibrare del mil telefono.
Lo prendo e vedo che Farlan mi sta chiamando.
Che vorrà di prima mattina?

Mi alzo lentamente, per non far svegliare Eren visto che è presto, è vado in salotto.
Rispondo.

-Farlan?-
-Levi, dobbiamo parlare.- ha un tono molto serio.
-Riguardo?- sbadiglio.
-Eren.- qui mi allarmo.
-Vengo da te?-
-Incontriamoci fuori scuola tua, tra cinque minuti.-
-D'accordo.-
-A tra poco.-
-Ciao.- stacchiamo.
Mi ha fatto preoccupare il tono serio che aveva.

Vado di sopra, facendomi una doccia velocissima e vestendomi in completo silenzio.
Scendo di sotto e preparo una colazione veloce ad Eren, così che mangi.
Prendo le chiavi di casa e lo zaino e esco.



Eren's Pov
Mi sveglio per via della sveglia che mi trilla nelle orecchie.
Allungo un braccio dall'altro lato del letto, trovandolo vuoto.
Si sarà alzato prima?
Mi alzo dal letto e vado in bagno, facendo una doccia.
Torno in camera, mi vesto, prendo il cellulare e vado di sotto, non trovando Levi come invece pensavo.
Ma dove sarà andato?

Vado in cucina, trovando sul tavolo la colazione.
Sorrido leggermente, sedendomi.
Inizio a mangiare quando noto un bigliettino ripiegato male.
Lo apro e leggo.

"Farlan mi ha chiesto si vederlo prima di scuola.
Ci vediamo in classe.
Ti amo."

Sorrido a quel "ti amo" e finisco la colazione.

Prendo lo zaino e esco, dirigendomi a scuola.

[...]

Arrivo appena in tempo per la campanella.
Vado in classe e già sento il solito gruppo sghignazzare alle mie spalle.
Mi siedo al mio posto, in fondo.

Vedo entrare poco dopo Levi che chiacchiera con Armin.
Da quando sono amici quei due?
Sento le risate degli altri, e abbasso la testa.
-Eren!- mi si avvicina Armin.
-C-ciao Armin...- sussurro guardandolo.
Vedo avvicinarsi Levi.
Si avvicina velocemente, mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
Spalanco gli occhi per un attimo, per poi chiuderli.
Lui si stacca da me e apro gli occhi, vedendo che mi sta sorridendo.
-Ciao amore.- mi sussurra.
Gli sorrido.
-Dai vieni avanti!- mi prende la mano e io prendo lo zaino, tornando al mio posto, al suo fianco.
Mi giro verso quelli lì e noto che sono scioccati.
Ridacchio alla scena e mi giro verso Levi.
Li sta guardando anche lui, senza farsi notare, e non ha una faccia molto amichevole...
Che lui sappia...?

Si gira all'improvviso verso di me, sporgendosi e lasciandomi un bacio veloce, per poi prendermi la mano e stringermela forte.
Mi sorride dolcemente e io ricambio.
Entra il prof e inizia la lezione.

[...]

Arriva la ricreazione.
-Amore, mi accompagni alle macchinette?- Levi si alza e lo faccio anche io.
Andiamo in corridoio, mano nella mano.
Mentre ci avviamo vediamo Erd, che appena ci vede così sorride a trentadue denti e corre verso di noi.
-Hey! Siete tornati insieme?-
-Si!- Levi mi abbraccia per il torace, e io metto un braccio sul suo bacino.
-Finalmente.- sospira soddisfatto Erd, facendoci sorridere.

-Capitano!- guardiamo alle spalle di Erd, vedendo Jean e Marco.
Si affrettano a venire verso di noi.
-Hey, finalmente ti vediamo.- Marco si avvicina a me.
Levi si fa da parte, andando verso Erd.
-Mi hai fatto preoccupare un botto sai?- Jean mi abbraccia.
Ricambio la stretta.
-Scusatemi.- sussurro sciogliendo l'abbraccio con Jean.
-Non farlo mai più ok?- mi sorride Marco e io annuisco, ricambiando il sorriso.
-Vedi di non mancare più agli allenamenti, senza di te siamo persi.- Erd mi si avvicina, mettendomi un braccio intorno alle spalle.
-Scusate.- sorrido a tutti.

-Ora dobbiamo tornare in classe Jean.-
-Hai ragione.- Jean rivolge un occhiata a Marco e poi si avvicina a me.
Mi mette una mano sulla spalla e si fa serio.
-Torna ok?-
-Ovviamente, non vi lascio.- ci sorridiamo e loro vanno via.
-Devo andare anche io.- Erd si allontana da me e ci saluta, per poi andare via.

-Andiamo?- Levi si avvicina a me.
-Mh.- annuisco e andiamo alle macchinette.

[...]

Le lezioni finiscono e usciamo da scuola.
Arriviamo davanti al cancello e Levi mi stringe la mano, attaccandosi al mio braccio.
-Levi, stai bene? È da stamattina che sei strano.-
-Beh, se fare il fidanzato per te è essere strano, allora si, sono strano.- ridacchia.
-Mh...- lo guardo non convinto e lui ride.
-Dai andiamo, ho fame!- si stacca dal mio braccio e cammina avanti a me, lasciandomi vedere solo la sua schiena e la sua mano stringere la mia.

Camminiamo per tutto il tempo così.
Per strada non ci sono molte persone.
Solo ora mi rendo conto di quanto sia minuto Levi.
Ha le spalle strette, ma non troppo.
Ha i fianchi stretti che vanno bene con il resto del corpo.
I piccolo non solo di altezza.
È questa sua particolarità mi ispira allegria, tranquillità.
Mi ispira dolcezza, quando lo abbraccio e riesco a coprirlo completamente.
Mi ispira tenerezza, quando riesco a sollevarlo da terra con leggerezza.
Mi ispira amore quando mi dice che per via delle mie spalle larghe, nelle mie braccia si sente al sicuro.

Levi è decisamente una cosa più grande di me, e a volte mi fa paura.
Mi fa paura il pensiero di perderlo.
Mi fa paura il pensiero di perderlo e non poter mai più amare in questo modo.
Perché, diciamocelo, se un giorno non potessi amare Levi, non potrei amare nessun' altro in questo modo.
Perché è stato lui ad insegnarmi ad amare in questo modo.
Con tutto me stesso.
E solo a lui, io posso dare tutto me stesso.
Solo lui posso amare con tutto me stesso.
Solo lui posso amare senza aver paura di nulla.
Solo lui posso amare senza aver paura di essere rifiutato o non ricambiato.
Solo lui io posso amare.
Solo lui.

Lui è l'unico per me.









Leh meh
Zalveeee!!
Si, non sono morta (alla faccia vostra).
È che ultimamente c'era stata poca fantasia e il gruppo con voi mi sta togliendo gli anni di vita (ed è diventato una role di aot).
Ah, giusto!
Sul gruppo è in atto una fanfiction, ed avevamo in mente di pubblicarla come storia.
Che ne pensate?
Vabè.
Preparatevi che tra qualche capitolo succede qualcosa.
Scusate l'orario indecente ma vi meritate il capitolo.
Goodnight my fellows bad bitches 💜

𝙱𝚛𝚎𝚊𝚔 𝚝𝚑𝚎 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚊𝚗𝚌𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora