Capitolo 5 - "My Boyfriend"

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Eren's Pov
Mi sveglio.
Ho tra le mie braccia Levi, che dorme ancora beato.
Aahhhh, voglio svegliarmi così ogni mattina!
Gioco con le ciocche dei suoi capelli quando poi sento la suoneria del mio cellulare.
Mi è arrivato un messaggio.
È Armin.

Armin: Dove sei? Non sei venuto.
Eren: Non mi sento bene. Ci vediamo domani.
Armin: Ok.

Vedo che sono le nove e mi viene un idea.
Mi alzo lentamente, e miracolosamente riesco a non far svegliare Levi.
Vado a farmi una doccia.
Poi prendo i miei jeans neri strappati al ginocchio e una felpa verde militare.
Metto le mie vans nere e mi sistemo i capelli come meglio riesco.
Poi torno in camera.
-Levi? Levi.- inizio a chiamare il corvino che poco dopo si sveglia.
Si siede e mi guarda.
-Vuoi andare a fare colazione?- chiedo.
Lui annuisce.
-E allora vestiti.- faccio per andare di sotto ma mi ferma.
-Dov'è il mio bacio mattutino?- chiede con ancora la voce impastata dal sonno.
Io sorrido e lo bacio dolcemente.
-Dai vestiti ora.- dico e vado di sotto.

[...]

Sono sul divano quando sento dei passi.
Mi giro verso la porta e vedo Levi.
Ha indosso un jeans nero, strappato e attillato.
Poi una felpa che gli arriva a metà coscia sempre nera e le vans bianche.
Cammina e prende le cuffie e per prenderle deve abbassarsi e così si alza la felpa e mi si apre il paradiso davanti agli occhi.

-Hai fatto bene a metterti quella felpa.-dico alzandomi.
-Perché?- si gira.
-Perché ti copre il culo.- lo avvicino a me e faccio arrivare le mie mani sul suo fondoschiena.
-E chi ti dice che io ora non vado a mettermi una maglia più corta?-
-Permettiti e ti ripudio.-
-Perché?- ridacchia.
-Perché sei il mio ragazzo e ci sono cose che solo io posso vedere.- enfatizzo la parola "mio".
-Tuo?-
-Solo mio.-
-Si, solo tuo.- mi bacia e per farlo si alza leggermente sulle punte.
Io lo prendo in braccio.

-Dai andiamo?- chiede mentre lo metto giù.
-Si, andiamo.- prendo il telefono e lui le chiavi di casa e usciamo.

[...]

Arriviamo ad un bar niente male.
Ci sediamo ad un tavolino un pò più appartato.
-Tu cosa prendi?- chiedo.
-Tè nero, amaro. Tu?-
-Cappuccino al cioccolato.-
Lui fa una smorfia disgustata.
-Cosa?- chiedo.
-Estremamente dolce.-
-Perché? Non ti piace il dolce?- sono scioccato.
-No.-
-Oh santo cielo. No, dobbiamo lasciarci.- dico in modo teatrale.
-"Oh, santo cielo"? Sei serio?- ridacchia.
-Si. Come fai a non amare il dolce?-
-Non mi piace e basta. Preferisco il salato o l'amaro.-
Intanto arriva il cameriere che prende i nostri ordini.
Vedo che Levi mi sta guardando e decido di fargli uno scherzo.
Inizio a guardare il cameriere di prima mordendomi lievemente il labbro.
-Eren.- lo sento chiamarmi ma non mi giro.
-Oh!- mi tira uno schiaffo al braccio.
-Cosa?-
-La smetti?- mi sta guardando malissimo.
-Di fare cosa?-
-Di fissare quello.- abbassa la voce.
-Io non lo stavo fissando.-
-Eren, si che lo stavi facendo.-
-Hey, gli stavo solo guardando il culo ok? Qualche problema?- mi sto trattenendo dal ridere.
-Sei serio?- ha la voce diversa.
-Serissimo.-
-Bene.- si alza e si avvia fuori.
Pago in fretta e furia e esco.
Vedo lui avanti che cammina velocemente.
-Levi!- lo chiamo.
Lui continua a camminare.
Riesco a raggiungerlo e lo prendo per un braccio facendolo girare.
-Cosa?!- sbotta.
Lo bacio.
Mi stacco da lui.
-Cosa vuol dire questo?- chiede.
-Che sei scemo.- sussurro e lui mi stacca da lui in malo modo.
-Stiamo da un giorno insieme e già ti sei stancato?-
-Lev--
-Rispondimi.-
-Ma se magari mi fai parlare!- sbotto, sto iniziando ad innervosirmi.
-Parla, veloce.-
-Quando ti ho detto che stavo guardando il cameriere e mi mordevo il labbro mentre lo guardavo l'ho fatto...per farti uno scherzo!- inizio a ridere guardando la sua faccia sconvolta.
-Ma tu sei scemo!- mi tira un pugno sul petto, non troppo forte.
Sta sorridendo.
-Tu sei pazzo.- mi sussurra mentre lo avvicino a me.
-Di te.- lo bacio.
-Torniamo già a casa?- chiede il corvino mentre ci incamminiamo.
-Vuoi andare da qualche parte?- mi metto le mani nelle tasche della giacca.
-Andiamo al parco.-
-Che parco sia.-

Sento una mano vicino al braccio e vedo che Levi si è aggrappato ad esso.
-Hey.-
Lui mi guarda.
-Siamo in pubblico.- sussurro.
-E io che devo fare?- sussurra anche lui.
Ciò mi fa ridere e lui appoggia la testa alla mia spalla.
Poi lo faccio staccare dal mio braccio e gli prendo una mano, così continuiamo a camminare.

Arriviamo finalmente al parco.
Ci sediamo su una panchina.
-Sai che a Farlan ancora non gli ho detto nulla?-
-Davvero?-
-Mh.- non stacca per un secondo gli occhi dal telefono.
-Levi, dovresti guardare me, non le foto degli altri su Instagram.-
-Si aspetta, un minuto.-
Mi stanco e glielo strappo dalle mani.
-Eren!-
-Smettila.- mi sto innervosendo.
-Non posso nemmeno stare sul cellulare ora? Sei proprio un moccioso.- si riprende il telefono.
Io mi alzo e vado a sedermi su un altra panchina, più vicina all'altalena.
Guardo una mamma che spinge il figlio.
È così contento lui.

Mi ricordo di quando era mia madre a spingermi sull'altalena.
Ridevo come un pazzo quando mi spingeva in alto.
Poi scendevo e le saltavo in braccio e mi sorrideva dolcemente come faceva sempre.
Ricordo che quando cadevo dallo scivolo e mi facevo male il ginocchio arrivava lei e mi lasciava un bacio sul punto fatto male, e io sorridevo a quel contatto tanto dolce che ricordo a stento.

Sento le guance umide e capisco di star piangendo.
Mi porto le gambe al petto e appoggio la testa sulle ginocchia.

Levi's Pov
Mi accorgo di non avere più Eren a fianco.
Alzo lo sguardo e lo vedo seduto su una panchina più avanti, con le gambe al petto e la testa sulle ginocchia.
Sta piangendo...?

Mi alzo e corro da lui.
Mi siedo.
-Eren, cosa c'è?- gli accarezzo la schiena.
Gli scappa un singhiozzo.
-Amore scusami. Non avrei dovuto risponderti male. Ora, ti prego, dimmi che hai.- mi sento terribilmente in colpa.
Lui abbassa le gambe e si appoggia con la testa sulla mia spalla.
-Sai, con mia madre amavo andare sull'altalena. C'era sempre lei dietro di me a spingermi.
Da quando è morta non ci sono salito più, nemmeno una volta.- si asciuga le lacrime.
-Torniamo a casa dai.- lo prendo per mano e ci avviamo fuori il parco, verso casa.





Angolo time
Stava venendo lunghissimo questo capitolo, e dovevo aggiungere ancora non so quanta roba!
Bhe, lo faccio nel prossimo capitolo.
Ciao belli.

𝙱𝚛𝚎𝚊𝚔 𝚝𝚑𝚎 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚊𝚗𝚌𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora