Capitolo 7 - Lies

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Levi's Pov
Mi sveglio.
Non vedo Eren al mio fianco.
Dove straminchia è andato ora?
Mi siedo e prendo il telefono.
Visto che non c'ho sbatti di alzarmi e andare di sotto lo chiamo.
-Levi?-
-Dove sei?-
-Sono uscito un attimo. Sto tornando già però.-
-Uscito? Per cosa scusa?-
-Tu...tu aspettami, sto tornando. Ti spiego tutto dopo. Ciao.-
-Er--mi stacca in faccia.

Ora che torna mi sente!

Mi stendo nuovamente.

Ma avete presente quella voglia di
vivere di prima mattina?
No?
Ma guardate nemmeno io, non so proprio che vuol dire.

Chiudo gli occhi, e poi sento la porta di casa.
Mi siedo.
Sento dei passi lungo le scale e poi vedo aprirsi la porta.
Vedo Eren sorridere con un vassoio in una mano e l'altra dietro la schiena.

-Eren...-
-Buongiorno amore.- si avvicina a me.
Mette il vassoio sul comodino e toglie le mani da dietro la schiena, mostrando una bellissima rosa bianca.
-Sai, le rose bianche in passato simboleggiavano il vero amore, più di quelle rosse.
Testimoniano l'unità e un amore indissolubile.- mi sussurra mentre prendo la rosa.
La guardo e poi ne sento il profumo.
-È bellissima, grazie amore.-
-Ora la colazione.-mi porge il vassoio e io mangio, nel mentre lui va a mettere la rosa in un vaso.

Torna quando io ho ormai finito.
-Buona?- domanda mentre si siede sul bordo del letto.
-Buonissima.- poggio il vassoio sul comodino.
-Allora Jaeger.-
-Dimmi Ackerman.-
-Dov'è il mio bacio mattutino?-
Lui ride e poi si avvicina.
-E se non volessi dartelo?-
Alzo un sopracciglio.
-Ah si eh?-
-Si.- ride.
Lo prendo per il colletto e lo bacio.

-Mi stai molestando, lo sai vero?-
-Ah si?- ridacchio.
-Si, mi baci senza la mia approvazione. Ti denunzio!-
Rido mentre lui si alza.
-Ah Eren.-
-Dimmi.-
-Oggi volevo andare in un posto.-
-Cioè?-
-Un...posto.- mi alzo ma mi accorgo di essere nudo, quindi mi risiedo subito e mi copro, mentre sento Eren ridere.
-Non guardarmi idiota! Portami dei boxer, cazzo!-
-Io non ti porto nulla.-
-Daiii!-
-No.-
-D'accordo.- prendo le lenzuola e mi copro tutto il corpo, per poi alzarmi e correre in bagno, facendo intanto il dito medio a Eren che non la smette di ridere.

[...]

Finito di fare la doccia vado in camera, con solo un asciugamano in vita, e trovo Eren che gioca sul mio telefono.
-Cosa mi metto?- domando aprendo l'armadio.
-Quello che ti pare.-
-Come sei utile.-
-Tanto eh? Cosa faresti senza di me.-
-Una bellissima fine amore.-
-Vaffanculo Levi.-
-Vaffanculo Eren.-
Ridiamo come scemi.
-Dai aiutami a scegliere.-
Si alza e finalmente mi guarda.
-Mettiti quel jeans nero attillato, ti fa un culo stupendo.-
-Vuoi davvero che esco e tutti mi guardino?-
-Ok...scordati quel jeans. Mettiti...ma tutti i tuoi jeans sono attillati!-
-...è vero!- rido.
-Allora: mettiti quel jeans.- indica uno nero.
-E sopra?-
-Intanto mettiti quel jeans.-
-Ok.- dico sbuffando.
Prendo un paio di boxer e me li infilo e poi metto il jeans.
-Allora?-
Eren mi guarda.
-Sei bellissimo...- si alza.
-Dimmi qualcosa che non so già.- dico in modo teatrale.
-Modestia portami via.- ridacchia.
-Dai sopra che metto?- mi avvicino all'armadio.
-Aspetta.- poi vedo lui cercare qualcosa nel suo borsone.
-Metti questa.- mi mostra una felpa verde militare, con davanti, all'altezza del cuore, un piccolo stemma con delle ali blu e bianche e sotto la scritta "Scouting Legion", e dietro la scritta Jaeger e il numero 2 sotto.
Gli sorrido.
-È bellissima.- la prendo.
-È tua.-
-Cosa?-
-È tua, puoi tenerla.-
-Davvero?-
-Davvero.-
Mi ci avvicino.
-Grazie amore.- lo bacio.

-Sei fidanzato col capitano sai?- dice tutto orgoglioso mettendomi un braccio intorno alle spalle.
-Davvero?- ridacchio.
-Si. Sei la pupa del capo.-
Alzo un sopracciglio facendolo ridere.
Mi stacco da lui e prendo un paio di calzini e le scarpe.
-Ma che numero hai?- domanda.
-40.-
-Io 42.-
-Ha ha ha.-
-Piede piccolo.-
-Sai però che non sono proporzionale.-
-Dio, almeno quello.-
-Vaffanculo. Mi lasciavi se scoprivi che ero proporzionale?- domando alzandomi dopo aver allacciato le mie Vans.
-Si. Mi sarei trovato una donna dai facili costumi più bella.-
-Ah si? Bene, vattela a trovare ora, perché oggi ti lascio.- esco dalla stanza, facendo il finto offeso.
Scendo di sotto e sento i passi veloci di Eren dietro di me.
Vado in salotto per prendere le cuffie.
Mi giro e vedo Eren vicino la porta.
-Che vuoi? Non devi andare a trovarti un'altra puttana?-
-Quanto delicato lui.-
-Scusate se non sono perfetto.- dico più a me stesso che a lui.
-Levi, stai bene?- mi si avvicina.

Eren's Pov
-Scusate se non sono perfetto.- lo sussurra ma lo sento.
Poi abbassa la testa e si guarda le mani che continuano a maltrattare quelle cuffie aggrovigliate.
-Levi, stai bene?- mi ci avvicino, preoccupato.
-S-si, si. Andiamo?- mi guarda.
È più cupo di prima.
-Si, andiamo.- usciamo di casa.

[...]

Levi non dice una parola per strada.
-Levi?-
-Mh?-
-Sei sicuro di star bene?-
-Si.-
Gli prendo una mano.
Lui appoggia la testa sulla mia spalla.

Poi subito si stacca da me.
-Lev--
-Zitto.-
Continua a fissare avanti a sé e allora mi giro.
Vedo alcune persone e poi una che saluta verso la nostra direzione.
Si avvicina.
-Ciao figliolo.-
-Ciao zio.- Levi si avvicina a lui e si abbracciano.
-Credevo che questo fine settimana saresti stato da me.-
-No, sono rimasto a casa.-
-Tutto solo?-
-No, gli ho fatto compagnia io.- mi intrometto.
-Lui è?-
-Il suo r--
-Un mio amico.- Levi mi interrompe.
Un suo amico?
Cosa?!
-Ah, bene. Bhe, ci vediamo Levi.-
-Si. Ciao zio.- si salutano e lui si allontana.

Guardo male Levi che subito abbassa lo sguardo.
Poi lo prendo per un polso e lo porto nel primo bar che trovo.

-Buongiorno. Mi scusi, potremmo usare un momento il bagno?- domando alla cassiera e lei mi sorride rispondendomi di si.
Vado in bagno portando lui con me.
Mi assicuro che non ci sia nessuno e chiudo la porta principale.
-Un tuo amico eh?- dico incazzato.
Lui tiene lo sguardo basso.
-Levi, rispondimi.-
Silenzio.
-Levi...rispondimi cazzo!-
Lui sussulta quando alzo la voce.
-L-loro...non lo sanno...- sussurra.
-Cosa non sanno?-
-Che...io...-
-Che sei gay?-
Annuisce.
Rimando basito. (Pasito suave suave sito...ok la smetto.)

-Amore...scusami.-
-Non è colpa tua.-
-Torniamo a casa.- usciamo da quel bar e torniamo a casa.



Angolo time
Shiaooo ragaaaaah
Stavo scrivendo sto capitolo alle 00:48 e il giorno dopo a scuola avevo le prove per classi parallele.
Vai così Euiko, che stavi fresca come una rosa.
Vabbe.
Ciaooo

𝙱𝚛𝚎𝚊𝚔 𝚝𝚑𝚎 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚊𝚗𝚌𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora