Capitolo 44 - Christmas Eve

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{quanto sono cuccioli cucciolosi nella foto 😍}

Levi's Pov
Vigilia di Natale.
La passeremo con zio e la famiglia di Eren.
E infatti, sono le 8:30 del mattino e noi siamo già svegli e attivi.
Io già ho fatto la doccia e già sono vestito.
Ho deciso di mettere una felpa verde militare, un jeans nero attillato con sotto delle Timberland nere.

Mentre Eren si veste io preparo la colazione.
Ho deciso di fare i pancakes, a lui piacciono.
Mentre cucino sento qualcuno stringermi da dietro e lasciarmi caldi baci sul collo.
Sorrido accarezzandogli un braccio.
-Amore...- socchiudo gli occhi poggiando la testa sulla sua spalla, mentre lui continua a baciarmi il collo.
-Buongiorno.- mi sussurra per poi baciarmi la guancia.
-Giorno.- gli sorrido e dopo avermi lasciato un bacio a stampo si allontana, sedendosi a tavola.
Io gli metto davanti, ormai pronti, i pancakes e mi siedo anch'io, bevendo del tè nero.
Mangio i miei pancakes mentre lo fa anche lui, tutto sorridente.
-Mhm, sei bravissimo a cucinare.-
-Ho fatto pratica sai, quindi poi uno ci prende la mano.- finisco e bevo gli ultimi sorsi del mio tè.
Finisce anche lui e mi aiuta con le stoviglie.
-Stai bene vestito così.- lo guardo sorridendo.
Ha addosso un maglione grigio chiaro, un jeans nero e sotto delle Dr Martens, mentre al collo ha una sciarpa rossa, messa come scaldacollo.
-Tu sei bellissimo.- mi abbraccia per i fianchi.
Ci sorridiamo, ma poi il nostro momento viene rotto dal cellulare di Eren.
Lui risponde, tenendomi stretto a sé.
-Papà, dimmi. Si. Già fatta. Si. Okay. Okay, arriviamo. Ah, okay. Okay, ciao.- attacca.
-Ci passa a prendere papà.-
-Oh, okay.-
Ci coccoliamo ancora un pò, quando poi sentiamo la macchina di suo padre.
-Eccolo.-
-Andiamo.-
Ci stacchiamo dal nostro abbraccio e andiamo a mettere io un giubbotto nero e lui una giacca grigio scuro lunga fino alla coscia.
Usciamo di casa e entriamo in macchina.
-Buongiorno.- saluto suo padre e lui mi sorride.
-Buongiorno, e buona vigilia Levi.-
-Anche a te Grisha.- sorrido.
Padre e figlio si salutano e poi andiamo a casa loro.
Entriamo in casa.
-Ah, c'è tua sorella in salotto.- Grisha comunica a Eren mentre toglie la giacca.
-Sul serio?!- chiede lui tutto contento.
-Si, sul serio.- ride il padre.
Vediamo Eren correre in salotto.
-Sua sorella?- guardo Grisha.
-Abbiamo una figlia adottiva, non te ne ha mai parlato?-
-Ora che ricordo si. Si era trasferita a Londra con il marito.-
-Si.-
-E ora passerà il Natale con noi, giusto?-
-Esatto.-
-Bene.-
-Su andiamo.-
Andiamo in salotto e vedo un ragazzo sulla ventina che sorride guardando Eren e una ragazza mentre si abbracciano.
Si staccano e iniziano a chiacchierare.
Ora che la guardo...
-Mikasa?-
Lei mi guarda, e dopo poco mi sorride.
-Levi! Dio, quanto sei cresciuto!- si alza e mi viene ad abbracciare.
-Non sapevo fossi tornata.-
-Solo per Natale. Avrei fatto un salto anche da voi, ma vedo che sei qui...a proposito, che ci fai qui?- mi guarda confusa.
-Amh, si, amh...- troppo imbarazzante per dirlo.
-Stiamo insieme.- Eren si avvicina e mi prende per i fianchi, stringendomi a sé.
Arrossisco all'istante.
-Che? Sul serio?- la corvina ci guarda.
-S-si...- confermo.
Lei sorride intenerita.
-Siete adorabili, non è vero Adam?- lei si gira verso il biondino dietro, seduto sulla poltrona.
-Si, sono teneri.- anche lui ci sorride.
-Finalmente te lo sei trovato il ragazzo, marmocchio.- ghigna guardando Eren.
-Fottiti.- gli risponde, e dopo poco scoppiano a ridere.
-Andate d'accordo.- sussurro a Eren.
-Da sempre.- lui mi sorride per poi baciarmi la testa.
Ci andiamo a sedere sul divano, con Mikasa, mentre Grisha si siede sulla seconda poltrona.
-Allora, come vi conoscete voi due?- mi domanda Grisha.
-Siamo cugini.-
-Davvero?- mi guarda Eren.
-Si.-
-Mhm, non mi avevi detto nulla.-
-Non avevo capito che era lei tua sorella adottiva.-

-Da quando state insieme?- ci domanda mia cugina.
-Due mesi.- risponde il castano, abbracciandomi dalle spalle.
-Aww, siete davvero adorabili.- sorride.
-Tu cosa che pensi zio?- guarda Grisha.
-Levi è davvero un bravo ragazzo, sono felice che sia riuscito a tenere testa e quello lì.- guarda Eren, che fa il finto offeso, facendoci ridere.
-Poi è talmente tenero ed educato. È tutto sua madre.-
-Ah, conosci anche sua madre?- lo guarda la corvina.
-Siamo amici di vecchia data, mi ha fatto piacere rivederla.-
-Capisco.-
Mikasa mi guarda.
-Zia cosa ne pensa?-
-Mamma adora Eren, sul serio. Lo tratta come un figlio.-
-E Farlan?- mi sorride.
-Vanno d'accordo. Si vogliono molto bene.- sorrido.
-Quella zuppa di farro mi manca.- guardo Eren.
-Non parliamo di mancanza che scoppio a piangere, please.- lui mi guarda ridendo.
-Erano scesi in Italia?- guardo la corvina.
-Si, sono tornati in Germania qualche giorno fa.-
-Ora avrai un Levi depresso per le prossime tre settimane, sappilo Eren.- ride guardando il castano.
-Lo so, lo so.- lui mi stringe, accarezzandomi la testa.

-Voi andate via dopo Natale?- chiede il castano alla sorella.
-Si, capodanno lo festeggiamo con la famiglia di Adam, a Londra.-
-Bello.-
Si sorridono.
-L'anno prossimo un viaggetto potreste anche farlo.- ci sorride Adam.
-Potrebbero stare da noi, hai ragione.-
-Possiamo sul serio?- li guarda Eren, con occhi sognanti.
-Certo.- ridacchia la corvina.
Lui esulta, facendoci ridere.

-Comunque, dimmi un pò Levi, com'è Eren?- mi sorride la corvina.
-Eren? È...- guardo il castano.
-Il ragazzo migliore che potessi avere.- sorrido e lui mi bacia la fronte.
-E Levi?- guarda Eren.
-Levi è tutta la mia vita.-
-Ma aww.- lo abbraccio e lui mi stringe.
-Awwww!!!- Mikasa fangirla intenerita.
-Siete troppo belli. Sono felice che vi siate trovati. Non potevate trovare di meglio, se non l'un l'altro.- ci sorride contenta.
Io e Eren ci sorridiamo, e lui mi lascia un dolce e leggero bacio a stampo, facendo ridacchiare gli altri.

Sentiamo il campanello.
Grisha va ad aprire e torna poco dopo in salotto con dietro zio.
-Zio.- gli sorride Mikasa.
-Mikasa? Che ci fai tu qui?- le si avvicina sorridendo.
-È mia sorella adottiva.- gli risponde Eren.
-Ah si? Caspita, non ne avevo idea. Dio quanto sei cresciuta.- si sorridono per poi abbracciarsi.

Lui si siede accanto a noi e continuiamo a chiacchierare fino all'ora di pranzo.











Leh meh
IM BACK BITCHES!
Si, non sono morta.
È solo che ultimamente la voglia di scrivere e l'ispirazione erano andate a fottere in qualche bordello sperduto.
Comunque, tranquilli che non farò passare di nuovo tutto questo tempo per il prossimo capitolo.
Preparatevi alla sorpresina 🌚.
Euiko vi vuole bene, so much.
Eeeee niente, sono viva, scriverò, basta cazzate.

See you later, my fellow bad bitches 💜
Stay bad ✨

𝙱𝚛𝚎𝚊𝚔 𝚝𝚑𝚎 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚊𝚗𝚌𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora