Capitolo 11

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Sono passate due ore da quando ho improvvisato una riunione nella caffetteria dove lavora Ash.
Abbiamo passato la prima ora ad osservare Luke, sperando che parlasse da solo ma sembrava aver perso l'uso della parola. Continuava a giocare con il bordo della sua maglietta e a sospirare.
Sembrava una situazione irreale,tutti in silenzio persi nella propria matassa di pensieri. Poi però Ash ha interrotto il momento di silenzio annunciando quanto gli avevamo detto prima io e Micheal.
Per festeggiare mi sono ritrovata schiacciata in un fantastico abbraccio di gruppo, credo di aver toccato con dita la morte per soffocamento.
Ma dopo questo momento di allegria siamo tornati al silenzio stampa.
La tentazione di tirare fuori gli appunti di storia romana e improvvisare una lezione che gioverebbe a quei quattro quando, finalmente oserei dire,Luke apre rendendoci partecipi di quanto successo durante la sua mattina.
"Questa mattina mia madre mi ha costretto ad andare a prenderle delle nuove penne rosse perché a quanto pare ha fatto unaltra strage nellultima verifica. Mentre stavo percorrendo gli ultimi metri della strada che mi portano al vialetto di casa mia, già stavo pregustando la sensazione di tornare a letto a dormire, quando sono andato a sbattere contro un lampione..." "Come se fosse una novità" interviene Calum ridacchiando ma basta un mio sguardo fulminante per farlo smettere immediatamente.
"...Come stavo dicendo, ho avuto uno scontro ravvicinato con un lampione, e tra parentesi credo che mi stia uscendo un bernoccolo proprio nel centro della fronte quindi un po' di ghiaccio sarebbe gradito..." "Lukey caro, hai rotto le palle, racconta e basta" lo interrompe Ashton porgendogli comunque una busta congelata.
"...ok, ok. Stavo dicendo, ho sbattuto la testa ma ormai nel mio quartiere sono tutti abituati a quello che combino che nessuno mi ha prestato tanta attenzione, tranne una ragazza. Sembrava un angelo sceso in terra. Bionda, con gli occhi azzurri come il ghiaccio e qualche lentiggine sul naso. Aveva una voce melodiosa, mi ha chiesto se mi fossi fatto male", spiega con voce sognante e sguardo perso nel vuoto, Luke, mentre tutti noi lo osserviamo e, per quanto mi riguarda, penso a quanto ci ha raccontato.
"Sai il suo nome?" chiede Calum al biondo, che scuote la testa negando.
"L'hai mai vista prima? A scuola o nel quartiere?" chiede Ashton appoggiandosi con i gomiti sul bancone ed avvicinando il busto a Luke, che sussurra solo un flebile no.
"Sicuro di non aver sbattuto la testa più forte del solito?" chiede scettico Micheal alzando il sopracciglio.
"No lo giuro. Ok che sembrava un angelo ma non credo di essermi sognato la sua mano che si appoggiava sul mio braccio" spiega con un filo di voce il biondino mentre continua a tenere gli occhi incollati al pavimento.
"Luke?" provo a chiamarlo dolcemente e il biondino si decide ad alzare lo sguardo e puntare il suo azzurro nel mio, "Hai detto che non l'avevi mai vista nel quartiere ma almeno sei riuscito a vedere da che casa è uscita?" e ancora una volta il biondo scuote la testa.
La situazione è diventata complessa, il piccolo del gruppo si è infatuato, se di infatuamento si può parlare, di una ragazza di cui letteralmente non sa niente e che magari non vedrà più.
"Sono un disastro. Per chi dovevo andare a prendermi una sbandata? Per una perfetta sconosciuta di cui non so nemmeno il nome! Avrei potuto almeno chiederle il nome, ma no troppo facile, meglio fare una faccia da ebete e annuire silenziosamente" sbotta Luke improvvisamente sorprendendoci.
"Lukey io ho direttamente scopato con una sconosciuta, e solo dopo ci siamo concessi il lusso del nome" prova a rassicurarlo Micheal, ed è sorprendentemente serio. Nessuna battuta o cose simili. "E comunque hai sempre una faccia da ebete " ridacchia Micheal.
Ecco appunto ho parlato troppo presto, questo ragazzo non riesce a stare serio per più di unistante.
Ci vorrebbe qualcuno capace di usare le parole, qualcuno in grado di far capire al nostro gigante buono che non è un disastro.
Sarà ora che prenda in mano la situazione.
"Luke guardami, non sei un disastro. Secondo te i tuoi genitori si conoscevano quando si sono innamorati?" chiedo gentilmente al biondo che però controbatte "Veramente sì. Erano nella stessa compagnia di amici", perfetto ho sbagliato esempio.
Forza Avril pensa, qualcuno che quando si è innamorato non si conosceva...trovato!
"Riformulo allora, i miei genitori quando si sono incontrati ed innamorati dato il loro colpo di fulmine, si conoscevano?" chiedo sorridendo e il biondino mi controbatte ancora una volta, "Half Aussie ma i tuoi genitori non valgono, tu sei metà di questo continente e metà della parte opposta del globo".
"Se vogliamo proprio prenderla sotto un punto di vista filosofico nessuno di noi cinque è australiano al 100%. Io, tu, Micheal ed Ashton abbiamo origini europee, forse solo Calum si avvicina di più agli aborigeni australiani data la sua origine maori. Quindi mio caro Luke Robert Hemmings ritieniti australiano quanto vuoi ma se esisti devi ringraziare la cara madre Europa, non sono particolarmente patriottica e mi vergogno di numerose cose che gli europei hanno fatto in passato ma hanno colonizzato America ed Australia e hanno diffuso la razza caucasica un po' ovunque" spiego cercando di mantenere i nervi saldi. Se Luke oggi dirà qualcos'altro di non appropiato sarà la fine, ed i signori Hemmings si troveranno a dover sfamare un figlio in meno.
"Riprendendo il discorso che stavo cercando di farti,credo che il colpo di fulmine o l'amore che nasce tra due persona che non si conoscono sia il tipo di amore più bello che esiste al mondo. La possibilità di imparare ad amarsi ogni giorno al meglio, conoscere ogni giorno un aspetto nuovo del l'altro. E poi quando si arriva al momento in cui si conosce tutto dell'altro e l'altro conosce tutto di noi l'amore è ormai diventato indistruttibile.
Si cresce insieme, imparando cosa possiamo dire o non dire per ottenere certe reazione nella dolce metà..." e ancora una volta mi interrompe e spero per lui che sia una cosa intelligente se no devono chiamare uno psicologo bravo che sia in grado di diassudermi dal fare fuori Mr. Gambe chilometriche.
"Va bene, ho capito. Ma allora mi spieghi perché ti sei innamorata della tua migliore amica se già conoscevi tutto di lei?".
Resto spiazzata dalla profondità della sua domanda, lecita, acuta ed intelligente. Vedo Calum, Ashton e Micheal sbiancare di colpo. L'ultimo sembra ancor più cadaverico del solito mentre mi osserva cercando di capire se questa domanda mi ha colpito nel profondo, ma grazie a loro sta diventando sempre meno doloroso pensare a lei.
Mi sarebbe piaciuto tanto parlare ancora con Luke e gli altri ma si è fatto tardi e devo andare dai miei zii e poi al centro commerciale per lavorare.
"Lukey te lo spiegherò la prossima volta, ora devo andare", e dopo aver raccolto le mie cose e aver salutato quei quattro pazzi sono pronta per percorrere le sei miglia che mi separano dalla squisita cucina di zia Lydia.
Mentre sguscio silenziosamente tra le strade sempre affollate di Sydney vengo accompagnata dalla dolce voce di Avril Lavigne in Im With You.
...•••...•••...
Ormai sono diventata una commessa con i fiocchi. Il mondo degli ordini, rifornimenti di scaffali e così via non hanno più segreti per me. Ridacchio pensando queste cose mentre afferro dei capi che alcuni clienti hanno lasciato dentro i camerini di prova.
"Mi scusi signorina per caso sa dirmi c'è anche la taglia più grande di questa maglietta?" chiede una voce maschile, a me ben conosciuta e per poco il mio cuore non perde un colpo. Troppe emozioni ormai sono padrone di me, stupore, gioia, sbigottimento
Sapevo fosse totalmente imprevedibile e con qualche rotella fuori posto, ma mai mi sarei immaginata qualcosa del genere.
"Tyler Smith sei completamente pazzo" sorrido mentre abbraccio il mio fratellino, che ormai tanto -ino non è più.
"Sorellona per te questo ed altro ridacchia" stringendomi in uno di quegli abbracci spacca ossa e mozza respiro che però sanno tanto di casa.
Quel genere di abbracci, che nel nostro caso, trasmette tutto l'amore fraterno che ci unisce.
"Ty, non sai quanto io sia felice che tu sia qui! Devo assolutamente farti conoscere delle persone. Sai sicuramente li adorerai. Ma a casa come andate? Ci sei solo tu o ci sono anche gli altri? Giuro che se sei scappato prima ti tengo con me qualche giorno, poi ti rimando a casa con un calcio in culo capace di farti fare Sydney-Milano in via diretta" sparo frasi e pensieri a raffica, ancora incredula che lui sia qui con me.
"Avril sono felice che tu ti sia ambientata bene, comunque a casa sempre il solito però si sente la tua mancanza...nessuno ci implora di mettere su rai storia perché c'è qualche documentario che le interessa o che semplicemente ci ricorda che fatti sono accaduti in quel preciso giorno. Non sono scappato tranquilla, quella è solo una tua prerogativa, sono venuto con papà" spiega Tyler continuando a stringermi come se anche lui non avesse ancora realizzato di essere qui con me.
"Dai vieni, magari riesco a convincere James a farmi smettere prima" "Tranquilla, ci ha già pensato Max, appena mi ha visto mi ha trascinato qui e ha parlato con il suo fidanzato" spiega sorridendo maliziosamente, credo proprio che non entrerò mai più da sola nel ripostiglio.
"Ok, perfetto direi. Fammi prendere la borsa e il cappotto. Ah e fammi togliere la maglietta del negozio e poi sono tutta tua".
Qui seduti ai tavolini del bar del centro commerciale ridiamo e scherziamo come sempre. Sono via da un paio di mesi ma sembra essere passata un'eternità .
"E quindi ti sei trovata anche degli amici eh? Ma che fine ha fatto la tua timidezza?" chiede divertito mio fratello, "Tranquillo c'è ancora la mia timidezza. Diciamo che inizialmente dovevo solo fare loro ripetizioni di storia, ma essendo molto ingombranti hanno deciso di farsi spazio nella mia vita. Sono quattro pazzi ma almeno rendono un po più movimentate la mia vita" "Immagino. Beh devono essere molto importanti" "Già. Pensa hanno anche una band e mi hanno chiesto di far loro da manager. Questa sera abbiamo una sorta di riunione, vieni che te li presento" propongo al mio caro fratello, anche se magari sarà stanco a causa del viaggio.

Buon pranzo a tutti!
Io devo ancora mangiare perché devo aspettare mio fratello e credo che finirò per mangiarmi il pupazzo a forma di alce che i miei nonni mi hanno portato dal Canada per quanta fame ho.
Ma torniamo alla storia, spero che vi piaccia. Io ci metto sempre il massimo per scriverla e chi mi conosce sa quanto impegno io metta in questa piccola passione.
Visto che vi ho annoiato anche troppo vi lascio e ci sentiamo al prossimo capitolo.

Half Aussie||5 Seconds Of SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora